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Se non è eversione, che altro è?

La vicenda politica che stiamo vivendo non può essere certo
paragonabile a quella nefasta dei regimi totalitari, tuttavia, ha
in se molti elementi che secondo il "capo" sono innvovativi e riformisti
mentre, a mio modesto avviso, non sono altro che "eversivi".
Il susseguirsi, dall'inizio dei suoi governi (ad personam), delle sue leggi
(ad personam), ha già impresso a questo paese una deriva culturale
per niente lusinghiera (e con possibili sviluppi inquietanti).
La logica berlusconiana è questa: 
" io capo di governo, legittimato dalla volontà popolare, anche se ho
conti da regolare con la giustizia (che mi perseguita), faccio mia
la prerogativa di "essere immunizzato" da ogni processo presente
o passato (e magari futuro) "

Per lui è quindi giusto essere"protetto" da ogni scandalo ed imputazione,
in quanto "capo"!
Questo assunto, ovviamente stravolge ogni legalità costituzionale ma,
concependosi principe del popolo, prima o poi tale assunto, finisce
col passare in qualche modo giustificato, o, quanto meno, tollerabile.
E'dall'anno della sua "discesa in campo" che Berlusconi sta riuscendo
pericolosamente a diffondere nel paese la sua personalissima 
interpretazione della Legalità (appunto ad personam), della Giustizia
e della Costituzione.
La Costituzione  non le ammette, tuttavia, di leggi ad personam
(in favore di se stesso) se ne contano a decine e sono tutte vigenti!!!
Quando si piega la legge in favore di uno solo o di un gruppo, si compie
un atto incostituzionale in quanto sovverte un ordinamento giuridico
fondamentale.
Ciò che ne consegue è poi la relativizzazione "culturale" che determina
di fatto un pericoloso  senso di assueffazione e di resa all'illegalità.
Rischia così di essere percepito come normalità di costume il fatto
che il furbo,
il potente, se infrange la legge, può tranquillamente farla franca.
Questo è "il caso Brancher". Grazie alla legge "ad personam" voluta
dal suo principe, questo cortigiano devoto sarà salvato dai propri guai
giudiziari grazie alla previdente legge (ad personam) (legittimo
impedimento) predisposta (e già usata) dal principe.
Il principe, così come sta facendo  da sempre per sè, lo difenderà ad
oltranza, incolpando non lui rinviato a giudizio ma ma la procura
che lo indaga!
Ma anche chi, come Dell'Utri, condannato per "implicazioni" mafiose
a sette anni, probabilmente se la caverà (e ...tutti magari riconosceranno
che Mangano è davvero un eroe…?).
Infrangere la legge, sia per corruzione sia per mafia, sia per qualsiasi cosa,
insomma,  per un politico (purché protetto ad personam ) uscirne impunito è
quasi un gioco da ragazzi.
Tutto questo avviene in un'Italia che sembra sfiduciata, inerte ed arresa
davanti al malcostume politico (tanto tutti lo fanno) dove sembra
ineluttabile l'accettazione della "legge del più forte e del più furbo"
con tanto di imprimatur ,
Se questa non è eversione , che altro è?