La sosta presso il monastero di Agiou Panteleimonos è l'ultima tappa nel rientro che ci vedrà tra non molto varcare le onde in direzione di Ouranòpolis da cui siamo venuti. E' il monastero grande che notammo nel viaggio di andata, fortezza imponente sulla costa boscosa. Il monastero è detto anche Rùssicon, ai tempi precedenti la Rivoluzione arrivò ad ospitare quattromila monaci russi. Dello splendore dell'inizio del XIX secolo restano le forme imponenti immerse in atmosfera polverosa e decadente. Una ventina di monaci americani di origine russa sono solerti custodi di una gloria che fu. La genealogia degli Zar di tutte le Russie ha sempre fiori freschi nel locale che la ospita, Nicola Romanov a chiudere l'elenco. Ci viene offerto un caffè leggero e dolcetti simili a quelli che conoscemmo in Agiou Dionisìou, di fattura modesta su vassoi di legno laccato.
Il viaggio di ritorno ci vede viandanti assorti che guardano con attenzione ma con minor animazione le cose raccolte nel primo attraversamento.
Inviato da: cassetta2
il 30/12/2022 alle 15:11
Inviato da: cecilia_56
il 30/05/2013 alle 23:17
Inviato da: magdalene57
il 25/12/2011 alle 22:17
Inviato da: magdalene57
il 13/07/2011 alle 14:33
Inviato da: magdalene57
il 13/07/2011 alle 14:22