Creato da jeanpaul1940 il 16/01/2012

Diario

dell'innamorato

 

« Carlotta mia,4 Maggio. Pomeriggio »

Jean,

Post n°22 pubblicato il 30 Aprile 2012 da jeanpaul1940

Mi trovo nella casa di Eduardo, in mezzo alla città di Torino, li ho una finestra che guarda sulle rive del Po; in fondo, l'argine boscoso nasconde il ponte sul fiume, la sera vado li a passeggiare. Ancor più in fondo, c'è una striscia scura di colline. 
E allora penso a te, al tuo mare azzurro sulla costiera, che ho visto una sol volta, ma ne conservo un'aspra nostalgia da innamorata. Verso sera fisso l'orizzonte; socchiudo un po' gli occhi; accarezzo i contorni e i colori tra le ciglia, e la striscia dei colli si spiana, tremula, azzurra: a me pare il mare che bagna Napoli e penso alla nostra dolce deriva, quella notte giù al mazzeno.
In quel nostro meraviglioso rifugio, dietro quella poetica porta azzurra, tra l'odore di salsedine e il canto dei gabbiani, ti ho donato il mio amore e il mio cuore, tu appoggiavi la testa sulla mia spalla, io carezzai con un gesto lento il tuo morbido corpo innamorato e baciai la tua fronte, le tue labbra. 
Quest'estate, a luglio e ad agosto, sarò a Napoli, (probabilmente a Atrani).
Se in quel periodo potessi per una volta, per un giorno soltanto, cercare riparo da te! 
Resterò a Torino fino al primo luglio e accoglierò con gratitudine la tua risposta.
 
                                                                                                                    Tua Carlotta

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Commenti al Post:
violetinside
violetinside il 30/04/12 alle 23:05 via WEB
Diventera' un libro questo diario? Un carteggio romantico e apassionato che invidio assai...
 
jeanpaul1940
jeanpaul1940 il 01/05/12 alle 01:13 via WEB
:)sarebbe un libro molto fuori moda.
 
jeanpaul1940
jeanpaul1940 il 01/05/12 alle 01:14 via WEB
..come lo siamo noi due.
 
raffanuccia
raffanuccia il 18/05/12 alle 23:41 via WEB
ah!ma allora è riuscito a far l'amore e ad offrire il suo ramoscello duro a Carlotta!(forse,era il giorno delle palme;-) sono stata assente x un po' e devo leggere con calma le lettere precedenti..devo ammettere che mi piace*:* riflettendoci su..qsto romanzo nn è differente da i tanti "amori"che aleggiano in internet..carichi di passione e desideri insoluti,baci rubati,e castelli di sabbia... c'est la vie!
 
 
jeanpaul1940
jeanpaul1940 il 20/05/12 alle 22:50 via WEB
Su quel che c'è di vero e di falso nelle biografie in generale, e naturalmente nelle autobiografie in particolare, è stato scritto molto degno di nota. Chi può conoscere un altro e chi può conoscere se stesso? Mi astengo da queste riflessioni, dico soltanto che qui ho scritto,in modo figurato, un esperienza fondamentale per la storia della mia vita. L'angosciosa domanda "chi sono io in realtà?", non mi tormenta più. Questa è una domanda solitaria, che mi ha abbandonato da quando vivo con Carlotta e ho fatto esperienza del suo amore: "Appena lei si volge a me, ha per me valore il mio io, se lei si volgesse ad altro, in quell'attimo mi perderei", ha poetato Goethe ed è quel che ho vissuto fino ad oggi.
 
   
violetinside
violetinside il 22/05/12 alle 11:15 via WEB
Quando e' nata mia figlia, ho provato una sensazione fortissima di consapevolezza dell'esistenza, la mia. Fino ad allora non ne avevo avuto il senso. Nel momento in cui ho sentito il suo pianto, ho istintivamente detto : ora non sono piu' sola!. Mi collego alla tua frase "chi sono io in realta?" E' bellissimo trovare il senso, anche nella sofferenza di cio' che siamo. Nulla e' perduto quando si ha amato.
 
jeanpaul1940
jeanpaul1940 il 22/05/12 alle 23:01 via WEB
Si violet è vero. Non ho però soltanto vissuto, sono anche stato vissuto e meravigliosamente protetto da potenze benigne. Sono indimenticabili le persone alle quali devo la mia vita. Mi sono presenti perché nel loro amore sono diventato libero e ho potuto respirare in un vasto spazio. Sono indimenticabili le persone a cui mi legano affetto e rispetto. Sono entrate nella mia vita e anch'io forse un poco nella loro. Niente di quel che è stato non è più; tutto quel che è accaduto resta. Non possiamo far sì che non sia accaduto, non nel male, ma nemmeno nel bene. Quel che è stato bello ed è riuscito, la felicità di cui abbiamo fatto esperienza, non può esserci derubata da nessuno, né dal tempo che passa né dalla morte.
 
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