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Niente da fare se non andare

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« Messaggio #193TRA BENE E MALE »

Lo sapevate?

Post n°194 pubblicato il 12 Settembre 2006 da taviel
Foto di taviel

Esiste un limite oltre il quale ascoltare le amiche noiose coi loro problemi di cuore o di autostima, anche se le vogliamo bene, diventa dannoso per noi. Si tratta dei cosiddetti VAMPIRI ASTRALI...


...Sì, sono quelle persone che succhiano tempo ed energia agli altri per riempire così il proprio vuoto interiore.

(Tratto liberamente dall'articolo di Giampiero Cara):

Secondo lo scrittore romano Mario Corte, autore di "Vampiri Energetici", le creature succhiasangue del mito di Dracula hanno un corrispettivo reale nella vita di tutti i giorni.
Si tratta di quegli individui che, usando varie strategie all'insegna della manipolazione e della mancanza di rispetto per le migliori qualità umane, a volte inconsapevolmente, ci sottraggono energia per nutrire con essa il loro vuoto interiore. 

L'autore si è reso conto, e sicuramente ce ne siamo resi conto tante volte anche noi (anche noi qualche volta siamo vampiri astrali...), che esisteva un confine molto preciso tra persone 'comuni' e altre 'vaccinate contro l'elemento S', dove S sta per Sentimento, cioè persone che sono state private di energia al punto tale da subire una sorta di asportazione dei sentimenti più semplici e umani. E il Vampiro è esattamente questo: qualcuno che non è più in grado di vivere i sentimenti come una risorsa naturale, una luce, ma li tratta come cose strane, complicate, inutili, dannose. Il ricordo di qualcosa che lui non ha più lo imbruttisce.. e come è avvenuto per lui, pretende che anche gli altri sostituiscano il sentimento debellato con una serie di vuote contraffazioni, dal sentimentalismo alla verniciatura generale di valori politici, ideologici, culturali o puramente pratici. 

L'antidoto è rappresentato dalla capacità di dare dignità ai nostri sentimenti, di saper andare per la nostra strada e curare il nostro progetto di vita, i nostri affetti, i nostri valori, senza "tangenti ai vampiri", senza, quindi, lasciarsi risucchiare tempo ed energia da chi non essendo più in contatto con i propri sentimenti, vive appropriandosi della vitalità di quelli altrui.
Chi è in contatto col proprio sentire si accorge subito di quando il suo spazio vitale viene violato e questa consapevolezza è spesso sufficiente ad erigere uno scudo protettivo che scoraggia ulteriori invasioni.

 
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