elaborando

Una delle cose più complicate da fare in un progetto è il piano. Attenzione non ho scritto "un piano" ma "il piano", quello che funziona, quello in cui non manca nessun pezzo, nessuna interazione tra le attività, i costi e le date sono ragionevolmente rispettate via via che il progetto va avanti.

Molto spesso i piani zoppicano, si arriva lunghi o si spende sensibilmente di più, perché si è sottovalutato qualcosa, o si è stati troppo ottimistici da qualche parte. D'altronde anche l'eccessiva cautela, le classiche "mutande di latta", rischiano di far ritenere impraticabile un progetto che invece avrebbe avuto ottime probabilità di successo.

Non lo sapevo, ma esiste un metodo semplice per tirar fuori un piano molto solido e condiviso tra chi deve portarlo avanti: il planning poker.
Come si gioca? Semplice.
Si radunano quelli che sono coinvolti nel progetto: saranno tutti "estimatori" tranne il responsabile del progetto e uno che farà da "moderatore". Meglio che sia una persona abbastanza autorevole e non coinvolta nel progetto.
Ogni estimatore riceve un mazzo di carte, che recano dei valori invece dei tradizionali cuori, quadri, fiori, picche: 0, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 20, 40, and 100.
Il responsabile del progetto o della parte di progetto di cui si discute ne legge la descrizione, dopo di che risponderà alle eventuali domande di chiarimento degli estimatori. A questo punto ogni estimatore sceglie dal suo mazzo la carta con il valore che più si avvicina alla sua stima di tempi. Quando tutti hanno scelto la propria stima, si voltano faccia in su le carte: i due con la stima più alta e quella più bassa spiegano le loro ragioni, gli altri possono intervenire.
Al segnale del moderatore, la discussione si ferma, tutti ritirano la propria carta e si ripete la "giocata". Il tutto va avanti finché i valori dei vari estimatori non sono ragionevolmente vicini uno all'altro: il gruppo ha trovato una stima su cui tutti sono d'accordo.

Sistema americano, wikipedia dice che è nato nel 2002. Ci sono inciampato stamattina perché, ça va sans dire, è nata la versione web del planning poker, si può giocare anche stando ognuno nel suo ufficio.
Mi chiedo che successo avrebbe (o abbia?) in Italia. Poca, credo, il nostro pensiero spesso procede secondo sentieri non lineari in certe cose: prevalgono gelosie, simpatie, calcoli privati e spesso inconfessabili. Magari mi sbaglio, voi ne sapete qualcosa?

Buon martedì.