elaborando

La pentola ideale? Da ieri i nostri maturandi del liceo scientifico lo sanno. Preciso bene, però, cosa voglio dire con "ideale": nel mio spirito spilorcio è quella che ha la maggiore capienza a parità di materiale utilizzato.

Il quesito n.ro 3 del compito di matematica di ieri chiedeva appunto:
Fra le casseruole, di forma cilindrica, aventi la stessa superficie S (quella laterale più il fondo) qual è quella di volume massimo?

Non era un quesito difficile, bastava porre una delle due dimensioni, altezza o raggio del fondo, come variabile, ricavare l'altra in funzione della superficie data (S), calcolare il volume. Il massimo volume si otteneva azzerando la derivata di questa funzione. Dovrebbero avercela fatta tutti a risolverlo, almeno spero. Quello che troverei interessante, però, è vedere come i ragazzi abbiano espresso la soluzione, perché secondo me questo dice molto del loro orientamento nella vita.

Mi spiego, il testo chiede, abbastanza genericamente: «Fra le casseruole ... qual è quella di volume massimo?». Si può rispondere almeno in due modi:
1. Quella il cui volume misura S/9 * rad(3S/pi)
2. Quella che è alta la metà del diametro del fondo


Allora, i primi faranno ricerca, produrranno documenti raffinati di cui l'Ente di Ricerca farà sfoggio nei simposi internazionali in cui menti eccelse si confronteranno su temi complessi ma ricchi di fascino che oggi non siamo ancora maturi ma i frutti si vedranno presto. Forse.
I secondi faranno pentole.

Buon giovedì venerdì, vado: ho delle pentole virtuali che mi aspettano.

[Nell'immagine: Caccavella, anche detta Putipù. Ma qui siamo nella Musica, non in Cucina. Da Associazione-musicarte.com, una bella raccolta di strumenti musicali popolari.]