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 prostitute che operano nella zona di Lugano avranno presto in dotazione un defibrillatore.
È la proverbiale efficienza svizzera. Gli utilizzatori del servizio cominciano ad avere una certa età, il cuore non è più quello di un ragazzo, diversi hanno chiuso la performance con una corsa all'ospedale. Più sicuro e meno imbarazzante mettere lei in condizione di intervenire in emergenza, appunto con il defibrillatore.

Da dove arrivano gli attempati ma indomiti utilizzatori? Per l'80% dalla vicina Lombardia. E anche le prestatrici d'opera, arrivano, almeno in parte, dal di qua del confine.

La crisi, spiega il Corrriere.it, spinge casalinghe e impiegate a diventare "frontaliere del sesso" per arrotondare uno stipendio latitante. Certo, la crisi. Rimane da capire se si tratti di crisi economica oppure di crisi (irreversibile) di valori. 

Immagino queste due anime che volano in macchina verso l'alcova in terra ticinese, lui su una costosa berlina, lei su una modesta utilitaria. Magari capita che si riconoscano: «La signora dell'interno B!» - «Il commendatore della villetta dietro l'angolo!»

Son gente pratica, il commendatore si può fare due conti: tagliando i due viaggi in macchina (in pratica li paga tutti e due lui), e risparmiando il tempo di viaggio, ci sta un bel defibrillatore da lasciare all'interno B.

Così ne esce pure un dispetto agli svizzeri, che sono precisi (lì anche le prostitute pagano le tasse), ma proprio per questo ci stanno sulle balle. Appena un po', eh.

Buon sabato sera.

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