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Ho diviso per diversi anni la noia del commuting con una collega.
Un po' più di un'ora per raggiungere Milano, lo stesso per tornare a casa, speso a chiacchierare e a ragionare, qualche volta lambendo la soglia del pettegolezzo, lo ammetto. Uniti dal lavoro, dall'orientamento politico, e dalla caratteristica di non mollare facilmente sui propri convincimenti.
È proprio grazie a quest'ultima caratteristica che siamo arrivati varie volte quasi alle mani. Qualcuno forse ricorderà il caso dell' Imam di Carmagnola. Fu a causa dell'Imam che lei arrivò alla richiesta: «riportami a casa, vado con la mia auto». Per non contare ovviamente le divergenze sulle questioni lavorative, lei molto competente, precisa e fedele ai processi, io, beh, lasciamo perdere, diciamo che del creativo mi manca la creatività, ma l'incostanza c'è tutta.
Naturalmente alla domanda: «meglio un'ora di viaggio con una bella signora o da soli?», la risposta è scontata, devo ammettere che il viaggiare da solo mi rende più faticoso cominciare e finire la giornata.
Pensavo a questo leggendo di Sync, il sistema sviluppato da Ford e Microsoft per consentire di dialogare con la propria auto e controllare tutta una serie di operazioni senza l'uso delle mani: telefonare, inviare email, addirittura scaricare musica da Internet. L'iniziativa è stata presentata da Microsoft al CES 2007 di Las Vegas, l'International Consumer Electronics Show. ZeusNews commenta l'intervento di Bill Gates in un articolo imperdibile se, come nel mio caso, zio Bill vi sta almeno un pochino antipatico.
Osservazione en passant: il MyCES Personal Planner, guida personalizzabile all'evento, si presta ad un equivoco intepretativo imperdibile: mai e poi mai avrei pensato ad un planner per quel posto lì.
Tornando al Snyc, mi pare un lodevole tentativo di combattere la solitudine in auto, ma siamo molto lontani dal raggiungere risultati appena appena accettabili. Dialogare con l'auto va bene, ma, per esempio, cosa ne sa lei dell' Islam? E poi, le potrai mica proporre un caffé in quel bar appena prima dell'ufficio? No, al più le puoi chiedere se il gasolio lo vuole normale o power. E, dimenticavo, come si danno gli auguri per Natale ad un'auto?
No, non ci siamo ancora. Il Sync se lo tenga Bill, per adesso. Preferisco viaggiare senza.
Buon martedì.
Immagine dal sito di pavonerisorse.to.it
Mi informo e ti faccio sapere.
Un saluto con la massima simpatia, Carissima Imelda!
Ho fatto per diverso tempo lo stesso tragitto con l'autobus aziendale.
Quindi tutti volti noti e abituali, anche se alle 7 del mattino parecchio assonnati.
Impiegavo il viaggio del mattino per prepararmi la giornata col portatile, mentre al ritorno si imbastivano partite di tressette. C'era il professionista, il baro, l'incazzoso, lo scientifico. Che tempi :))
Ciao e buona scuola!
Quindi va benissimo.
Un abbraccio!
Il mio viaggio per andare a lavoro non dura molto: 1 minuto in bicicletta. Ora. Tre anni fa, invece, mi toccava fare 1600 Km alla settimana per svolgere il mio lavoro in due sedi distanti 800 km. Un bel salto di qualità, non c'è che dire.
Devo rispondere a qualche questione che mi hai posto qui e là. Non volermene, arrivo ...
p.s. Il discorso di Sync mi sembra analogo a quello dell'ufficio senza carta: una chimera.
p.s.1 Mi inquieta di più tra tutti gli scenari prospettati il ritorno dell'home server. Non tanto per l'idea in sè (in fondo si tratta di stbilire quale macchina tra quelle presenti in casa funga da backup, con o senza Windows Server), quanto per l'idea di bulimia mediatica alla quale ci si asserve: mai abbastanza musica, mai abbastanza foto, mai abbastanza filmati. Si accumula si accumula in un'ansia fagocitante: ma quanto si utilizza?