Creato da tanksgodisfriday il 26/03/2006
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Non so se sia una coincidenza, o se si sia voluto farla cadere proprio nel giorno dopo la festa degli innamorati. Sia come sia, oggi 15 febbraio si festeggia san Faustino, protettore dei single.A essere precisi si festeggiano i santi Faustino e Giovita, protettori di Brescia. Per anni è stata per me la città del tondino: al liceo mi ritrovai come compagno di classe il figlio di un bresciano che si era spostato momentaneamente al sud per avviare uno stabilimento di tondini. Veleggiava al fondo della classifica scolastica e credo che la momentanea emigrazione gli stesse anche un po' sulle balle, ma era un tipo simpatico. Mai più né visto né sentito. Dunque, san Valentino e san Faustino, la coppia e i single. Pare che l'attribuzione del "protettorato" risalga proprio a episodi della loro vita. San Valentino si dice fosse solito incoraggiare le coppie di innamorati regalando loro dei fiori. Si racconta che una volta abbia fatto riappacificare due fidanzati in litigio offrendo loro una rosa. Doveva sentirsi sicuro di sé, immagino. Quando il clima tra me e lei è da guerra fredda, diciamo così, farei attenzione a mettere in mezzo una rosa, ricca di pericolose spine, a meno di essere assolutamente sicuro della pace ormai in vista. San Faustino, invece, pare sponsorizzasse una giornata, il 15 febbraio appunto, in cui le fanciulle single potessero attardarsi fino a notte inoltrata alla ricerca di un fidanzato. La cosa prese piede, in particolare nel comune di Sarezzo, diventando una festa celebrata ancora oggi, la più nota e frequentata dell'intera Valtrompia, dice laStampa.it. Altro che tondino, allora. Devo correggere i ricordi. Buon martedì. [Nel''immagine un suggerimento per chi si ritrovasse stasera a Sarezzo, senza altri spunti vincenti: come disegnare un cuore.] [Tutti i post su amici.] |
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Tanti auguri di buone feste da kepago
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I Lupercali erano una festività religiosa in onore del dio della fertilità Luperco, protettore del bestiame e delle messi. Venivano celebrati nel Lupercale, una grotta sul colle Palatino, dove, secondo la leggenda, i fondatori di Roma, Romolo e Remo, sarebbero cresciuti allattati da una lupa. Secondo il rito, nel giorno antecedente i lupercalia, le donne in cerca di marito scrivevano il loro nome su un biglietto che veniva messo in un grande otre; successivamente i biglietti venivano estratti a sorte e abbinati ai nomi dei maschi presenti così da formare le coppie che passavano insieme tutto quel giorno danzando e cantando; poteva succedere che alla fine dei festeggiamenti alcune coppie decidessero di sposarsi. Inoltre, il questo giorno, due ragazzi (i luperci) di famiglia patrizia venivano segnati sulla fronte con sangue di capra, in una grotta sul Palatino consacrata al Dio. Il sangue veniva quindi asciugato con lana bianca intinta nel latte di capra. Poi, gli venivano fatte indossare le pelli degli animali sacrificati, mentre alcune, tagliate a striscie, venivano usate come fruste. Con queste, i due giovani dovevano correre intorno al colle frustando chiunque incontrassero, in particolare le donne che, peraltro, si offrivano volontariamente per purificarsi e ottenere la fecondità. Quando Fauno sostituì Luperco nella religione romana, la festa venne eseguita in suo onore. Anche Romolo e Remo vennero associati al culto di Fauno.
(per una volta che potevo dire una cosa:)) ne ho dette un bel po':)) per non parlare del fiore (bellissimo) che prende il nome da luperco :)) ciao!