elaborando

Dei paesi comunisti, prima che il Muro venisse messo giù, ho visto poco: Praga, Budapest, in auto.

Quindi anche un po' di Cecoslovacchia, si chiamava così: Bratislava, Brno, Carlovivary. Di Praga ricordo il silenzio nelle strade, i monumenti tutti in restauro. E lo Spielberg, il carcere dove fu detenuto Silvio Pellico, con le finestrelle delle celle sotterranee a livello strada. Umide perfino in agosto. Triste.
Più allegra l'Ungheria, sembrava un'Italia anni 50.

Poi Berlino, per lavoro. Progetto europeo con la buonanima della Nixdorf. Berlino ovest, dunque; la parte est l'ho vista da lontano, una mattina alle 6. Il mio solito dormire poco mi portò a ridosso della terra di nessuno da cui si intravedevano le guardie dall'altra parte.
E naturalmente il Checkpoint Charlie, col suo museo: la ricostruzione dei mille tentativi di passare di qua dal muro. Palpabile la disperazione impregnata nell'exibition.

Ricordo in particolare un micro aereo, costruito sul tetto di un edificio da un ingegnere meccanico. Ogni giorno, per un anno, aveva portata a casa un pezzo d'auto. E con santa pazienza si era costruito sul tetto un aeroplanino, ma sembrava più un sedile d'auto con le ali di tela. Progettato giusto per planare dal tetto alla libertà, qualche centinaio di metri più in là, un solo volo senza collaudi. Nel museo c'è una ricostruzione dell'aereo; racconta da sola quale possa essere la disperazione a cui l'uomo può portare un suo simile.

Mi sorprende, quindi, oggi, un albergo fedele ricostruzione di un pessimo albergo della Berlino est: dall'edificio, una vecchia casa popolare, ai quattro orologi alla reception, con l'orario di Mosca, Berlino, l'Avana, Pechino. E poi gli arredi, recuperati da case private o vecchi depositi di mobili. E per finire con un rotolo di carta igienica comunista, in esibizione dietro una teca di vetro.

Scommetto che sarà pure pieno così, meta di chi si fa prendere dalla nostalgia di quello che era l' Est, l'ostalgie, appunto. Mah.
Comunque ve lo segnalo per le vacanze, se per caso passate da Berlino: Ostel, laStampa dice che è "a pochi metri dalla East Side Gallery, il tratto più lungo del Muro di Berlino ancora in piedi".

Nell'immagine: la locandina del film "Good Bye Lenin".

Buon lunedì.