Il ritorno a casa fu alquanto deprimente: mi aspettavano le solite incombenze. Non avevo voglia nč animo di fare il mio dovere. In ospedale, seppure in una condizione di semilibertą, mi sentivo a mio agio, libero di non assolvere alle tediose amenitą quotidiane. E nessuno poteva farci nulla. Non mi sentivo responsabile, nč potevo esserlo. Inoltre, mi sentivo per la prima volta al mio posto. Forse perchč ero con i miei simili:i malati di mente, appunto. Non ero forse anch'io uno di loro? Che cosa mi divideva da quel reparto? Il fatto d'accettare questa vita triste e logora, senza dir nulla, senza urlare la mia rabbia e fare scempio di questo mondo di matti? Non seppi dare riposte ai miei quesiti, perciņ mi adagiai sul letto e cominciai a sognare.
Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 16:27
Inviato da: adundatomomento
il 21/11/2007 alle 09:43
Inviato da: Piero_Caravaggio
il 13/01/2007 alle 10:31
Inviato da: Vincanto_Editions
il 12/01/2007 alle 19:05
Inviato da: micina700
il 24/12/2006 alle 11:33