Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

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OLTRE SATURNO CONTRO

 

 

"Da un lato, l'uomo è affine a diverse specie animali, poiché combatte i propri simili. Ma dall'altro, egli, fra le migliaia di specie in lotta, è l'unico che combatta per distruggere. La specie umana è l'unica che pratichi l'omicidio di massa, pesce fuor d'acqua all'interno della propria società"

- Nikolaas Tinbergen-

 

quadro astratto di Mario Jannucci

 

Si perde tempo a crearsi conflitti per cose inutili, per motivi futili, per premi di poco conto, per questioni di principio che assomigliano a paure intessute di puntigli. E poi si lotta, con chiunque, con qualsiasi cosa: per qualsiasi ragionevole illogicità o per qualsiasi irragionevole ragione, è lo stesso, però si lotta; lo si fa contro noi stessi attraverso i ritratti degli altri e contro gli altri per colpire il ritratto devastato di noi stessi, nascosto sotto un lenzuolo e chiuso a chiave in un salotto, perché siamo tutti Dorian Gray e lottiamo “contro”, anche a vuoto.

Ma che sia immotivata questa nostra lotta, benché inutile e puerile, non è del tutto vero, perché non è così incomprensibile che ci sia un tempo per ogni cosa sotto il sole del mondo e l'uomo, nel suo stabile “non equilibrio”, trova un modo per restare in un suo apparente e insospettabile dondolio anche nell'esigenza di distruggere. 

Distrugge per ricostruire, un po' diversamente e un po' similmente a prima, avanzando e ritornando indietro per compiere salti talvolta immobili.

Alla fine, quell'irrequietezza che pungola e spinge contro le pareti dello stomaco e che pulsa tra i tendini e i muscoli come dentro a paioli ribollenti laddove prima c'era solo acqua serena, non è una fantasia. L’esigenza di graffiare e di scardinare parole logoranti, voci stantie, idee già rimestate e corpi o brandelli di pelle già indagati, non è un miraggio capriccioso, a cui dire con una stoccatina e una carezza sulla spalla innervosita - su, fai il bravo, rasserenati e continua a procedere logorandoti occhi, orecchie e dita nell'inseguimento di questi percorsi decifrati ed evidenziati di giallo, rasserenati e prosegui. Anche se stai ribollendo e non ti piace per niente dover respirare in un vicolo senza occhi – Ed allora, accadono due cose.

Quando la luna è mite e invoglia al costruire, la luce è particolarmente splendente e il nostro corpo ci sorprende con regali extra, impacchettandoci energie nascoste tra mente,  braccia e occhi, e le nostre gambe,  particolarmente gentili, si piegano con estrema facilità per inginocchiarsi umili e saltare in voli fino a quel momento soltanto sognati, allora si può scegliere ed ignorare tanto il vicolo quanto il paiolo che ribolle.

Si accarezza l'anima in cattività, e con grazia viene aperta la sua cella. 

Ed in quei momenti si sente che il sapore tra la lingua e i denti non è più la fame metallica di morsi che lacerano; ma lo zucchero a velo che ricopre i dolci da forno e leggero si stende sulla superficie innevata del respiro. La voce parla d'un tratto con note fluide in toni molto bassi, tra sussurri opachi e voli che s'increspano fluidi su un'acqua mobile e svincolata.

E' il tempo della costruzione.

Ed i vicoli non sono più senza occhi, perché è miracolosamente chi li guarda a non essere più cieco.

Quando la luna invece è gravida di se stessa e di tutte le ombre umane, pesante e gonfia di nuvole al contrario, la grazia nel cuore parla con una voce troppo bassa e l'esigenza prima del corpo è solo la violenza. Vuole mangiare con rabbiosa cecità e decide in superficie di non ascoltare. 

La mente bugiarda l'asseconda e vuole i brandelli della pelle e delle ali che servivano per il volo sopra l'incubo del vicolo.

E senza appello, diventa il tempo della distruzione. 

Sembra che non ci sia modo di procrastinare il temporale. Ogni tentativo mentale di ricucire le nuvole troppo gonfie di rabbia si scontra con l'insoddisfazione e con quella sensazione inappagata e artificiosa di accomodamento per qualcosa che non vuole e non può più essere accomodata. La mente non riesce neppure più a immaginarla la strada del rattoppo.

Questo, sostanzialmente, perché il comportamento distruttivo è una reazione a qualcosa che l’uomo, come gli animali ed in quanto animale, capta come una minaccia ai suoi interessi primari, alle sue esigenze vitali: in breve una semplice reazione neurofisiologica difensiva. Con la differenza che i nostri fratelli biologicamente meno evoluti, però, considerano interessi primari le esigenze vitali di cibo,  la conservazione della propria vita,  la procreazione e difesa della propria prole,  quindi mai si saturerebbero di istinti omicidi per la violazione del copyright o per un’espressione contraria e contrariata rispetto al nostro pensiero.

Ma il punto è, quando la luna ha un volto oscurato di miserie, Saturno si dimostra sempre  “contro” anche dopo Ferzan Özpetek e, fisiologicamente, ci sentiamo assetati di quel tessuto connettivo allo stato liquido che scorre nelle vene di chi ci ha oltraggiato, davvero il nostro impulso è indirizzato verso la fastidiosissima creatura che ci si para con tempismo inopportuno davanti? 

Ed è così reale l’esigenza di sbrindellare la sua immagine (in tutto il suo alone di pedanteria e/o provocatoria insensatezza)? O forse siamo noi a registrarla come finalizzata esclusivamente a frantumare ogni cellula del tessuto biologico che compone il nostro sensibile sistema nervoso?

E' sacrosanto il diritto di respirare aria pulita. Ed alla fine, risparmiarci da alcune interazioni è  poi una lecita e doverosa forma di conservazione della nostra vita (un po' in stile pubblicità progresso contro l’Aids, campagna di sensibilizzazione fine anni ottanta,  "se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide"); ma il nostro impulso aggressivo è davvero indirizzato verso il potenziale omicida che minaccia la nostra conservazione (almeno mentale)?

Il dubbio è che sia  invece un impulso gravido di pensieri e parole logoranti senza un volto, il problema. Un problema che rimane sottochiave fino a quando non trova il primo espediente che possa sembrare abbastanza adeguato per ricoprire il ruolo di capro, su cui scaricare prima la luna gravida e poi Saturno contrariato.

Fastidioso, sicuramente, il nostro interlocutore appesantito da se stesso, lo sarà, ma quanto è oggettivamente insopportabile il suo atteggiamento per il nostro simpatico e parasimpatico sistema nervoso e di quanto, invece, siamo noi a caricare ulteriormente l’atteggiamento respingente di molti altri pesi, ricreati magari ad arte dal nostro indispettito encefalo (un tantino provato nell'elaborare le informazioni in entrata e produrre rapide risposte agli stimoli...)?

Le priorità si scoprono e si rivelano, senza accessori, nel momento in cui cambiano le circostanze. 

E’ davvero una questione di principio se ti senti legittimato di scorticare mente e corpo della tua vicina di casa (blog, banco, scrivania, letto…)? 

E partendo dal presupposto che il dottor Freud nell'elaborare il conflitto psicologico in termini dualistici desume le sue teorie dal dissidio cosmico di Empedocle (V secolo a.C. e con l'aiuto solo del suo cervello), ἔρως rappresenterebbe per Freud la pulsione alla vita, mentre θάνατος l’impulso alla distruzione. Un impulso aggressivo al disfacimento che, però, secondo il molto inneggiato Freud, potrebbe venire anche impiegato per gli scopi della nostra pulsione alla vita, ad esempio nella distruzione di una malattia; ma c'è un ma. Come la distruggiamo Morte per salvare Vita?

Forse non è con lo scalpo dell’antipatico di turno tra le mani che ristabiliamo quel principio e ritorniamo alle nostre acque serene, perché non si capirebbe altrimenti come danzatrici senza le braccia incantino alla cerimonie di apertura per i giochi paraolimpici e bambini focomelici privati degli arti superiori e inferiori non si abbandonino al canto delle sirene, ma decidano di diventare le persone che vogliono essere, incontrino ἔρως e imparino a dipingere con le parti del corpo rimaste a loro disposizione.

Quando Saturno è contro, e la luna ci instilla pensieri avvelenati dalla nausea, allora sputiamo il veleno e liberiamocene, perché un urlo metaforico e non solo, se ben assestato, apre molte celle (anche non troppo metaforiche), suddivide con noi il peso del fardello e delle tensioni ed alla fine scarica adrenalina ed endorfina a coriandoli.

Ma poi ricordiamoci anche che il  bersaglio non è mai del tutto esterno a noi. 

Quindi dopo aver liberato con la nostra Haka, tutto il disprezzo e la lotta, forse è meglio ricordare che per vincere gli All Blacks hanno scelto una logica che è di certo passionale, ma anche disciplinata e che, comunque, segue la via della costruzione.  Perchè Ka mate, è la morte ma Ka ora' è la vita, che dice "pesta i piedi più forte che puoi, ancora uno scalino, un altro fino in alto…"

L'unico mezzo per eliminare Morte è di lasciare agli altri, esterni a noi, ma travestiti dei nostri incubi, la libertà di essere anche molto diversi dai nostri sogni. E di non permettere loro che abbiano il potere di farci adirare.

 

E a chi mi obietta chiamandomi illusa, chiedendomi poi come possa avere la certezza di quanto affermo e domandandomi se non penso che forse mi sto sbagliando rispondo di si.  

Ma rispondo anche che personalmente preferisco vivere bene avendo torto piuttosto che vivere (pensando) male ed ottenere come unica ricompensa l’aver avuto ragione.

 

 

L' immagine del post è l'opera "Conflitto" di Mario Jannucci.

 

 

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Commenti al Post:
misteropagano
misteropagano il 11/06/14 alle 20:33 via WEB
Ti leggerò a rate di compendio ^^..intanto grazie per il nuovo "Esagramma" : Conflitto:Oltre Saturno contro^^ m®
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 11/06/14 alle 22:24 via WEB
E fai bene, perché mi sono persa anche io (che vivo nel paiolo labirintico...)l'ho pubblicato ma era ancora work in progress, visto? sprezzante del pericolo e dell'imperfezione...;-)
 
   
misteropagano
misteropagano il 11/06/14 alle 22:32 via WEB
ahah fantastico, chi può esser certo quale è il limite del pensiero,,,!
 
impeIgio
impeIgio il 11/06/14 alle 21:08 via WEB
cara elettrika perche non pubblichi questo messaggio e vediamo se ti riconosci perchè è facile parlare ma poi non affrontare le citiche, tu che fai post lunghissimi e kilometrici e usi tante parole conb i caratteri antichi guarda i post del signor sagredo e ci stupiamo che adesso vuoi anche frequentare il suo salotto oltre quello del grillo? salutami i tuoi amici colticoltamhttp://blog.libero.it/sognidigitali/12846083.html
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 11/06/14 alle 23:05 via WEB
De nuevo tu? Ma non dovevamo vederci più? ;-P Ti ho pubblicato, ed ora ti rispondo. Sul fatto che sono lunghissimi e chilometrici non posso che dirti che hai clamorosamente ragione ;-) (non tutti, però, solo con qualcuno mi faccio prendere con mano, mente e aggravanti psichiatriche annesse); ma non me ne curo perché non ambisco a vincere l’oro o l’argento del perfetto post. Purtroppo, forse, ma forse anche no, non scrivo finalizzando la scrittura al farmi leggere. Lo faccio egoisticamente, come già spiegato in tante occasioni diverse, solo per me. Perché mi va. Dopodiché se questo esercizio masturbatorio (svolto per me) non lo compio in solitudine ma sul web, è semplicemente perché non mi dispiace se, chi vuole, mi offre il suo punto di vista sulla cosa trattata, perché io possa metterla in discussione ed eventualmente cambiare il mio punto di vista o capire che invece la penso ancora nel modo in cui l’ho scritta, anche dopo altre prospettive offerte. Per i caratteri ti dico che sono greca da parte di mamma e non c’è nulla di cui vantarsi come nulla per cui nascondersi, insomma…non c’è nulla da dire ;-) e mi piace particolarmente, quando cito parole appartenenti ad un’altra lingua, rispettarne caratteri e simboli quando è possibile. Nei commenti ad esempio risulta impossibile utilizzare l’alfabeto greco ed ogni parola viene criptata. Questo per spiegarti perché continuerò tranquillamente ad usarli. Se non li comprendi puoi fare però, e ti va, un copia in colla e cercarli su google, ne troverai anche la traduzione. Io non ho molte frequentazioni assidue dei blog di Libero, fatta eccezione di uno o due blog, gli altri sono rapporti occasionali…;-P (una lampadina di malaffare) ma perché ti stupisca che io frequenti o non frequenti un blog o un altro…non ne ho veramente idea…P.S. Per caso ci conosciamo? P.S.2 Ti ringrazio per il link (di nuovo sagredo? ma hai affittato una stanza sul suo blog? ;-pppp) ma tu mi liberi di una curiosità?...ma sei vero? (cioè un vero personaggio, inventato e abbandonato da qualcuno) in cerca del suo autore oppure sei un aspirante alla Silvio D'Amico? Ricambio con un link per il bando di concorso che pare scada a breve http://www.accademiasilviodamico.it/ e ti saluto i miei amici che, sicuramente gentili oltre che colti, ricambieranno ;-)
 
   
sagredo58
sagredo58 il 12/06/14 alle 19:11 via WEB
Tanto per la chiarezza non ho la più pallida idea di chi sia questo poveretto e del perché per romperti le palle ci metta di mezzo me. marco
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/06/14 alle 20:46 via WEB
Non ti preoccupare. Il fatto è non ne ho la minima idea neppure io! In ogni caso apprezzo la tua precisazione.
 
     
misteropagano
misteropagano il 18/06/14 alle 15:16 via WEB
Dimentica forse sagrato che il detto vale anche per lui: che ama mettere in mezzo e farci il suo gossip..
 
ravenback0
ravenback0 il 11/06/14 alle 21:26 via WEB
Verità? A me piace come scrivi per questo ogni tanto vengo e ti leggo volentieri non mi disturba che sia così lungo perchè hai un modo non banale di trattare le cose però mi pesa non capire che cìoè è scritto quando usi le lingue straniere :)))per me è arabo davvero. non sembra ostentazione per far vedere che sai le cose anche perche non è che ne hai bisogno si vede già da come scrivi che non sono copia incolla ma per l'arabo fai qualcosa- senza offesa, non prendertela ma è solo un consiglio non richiesto-Saluti, Max.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 11/06/14 alle 23:16 via WEB
Grazie ravenback0, non credo neanche io che possa sembrare ostentazione l'utilizzo di parole straniere scritte con il loro alfabeto; ma se qualcuno lo dovesse ritenere, non so che dire, tranne quello che ho già precedentemente scritto in risposta a inpelgio. Anche a te ,comunque, posso assicurare che, se ne hai voglia, e sei curioso, è sufficiente un copia incolla per avere tutte le traduzioni che vuoi sul web, perché è facile ormai reperire i significati di termini in lingue straniere. E secondo me è anche divertente ed un pretesto per scoprire qualcosa che magari non si conosceva. Come vedi, non me la sono affatto presa ,-) Saluti a te, Max.
 
misteropagano
misteropagano il 11/06/14 alle 21:58 via WEB
"cara amichetta" non so perchè quando si vede coesione nelle tue/mie amicizie. qualcuno si scalda ..sul personale..cosa non gli abbiamo dato? Poco o troppo conflitto ..pp..dici che una pagina indicizzata -core, all'inpegio possa bastare..come segno di riconoscenza e coinvolgimento? bax®
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/06/14 alle 20:52 via WEB
Sarà l'aumento della temperatura o la luna...;-p
 
woodenship
woodenship il 13/06/14 alle 21:44 via WEB
Letteralmente sovrastato e sommerso dall'onda letteraria che prorompe dal tuo post,mia cara fluviale Psike...Devo dire che ho dovuto aggrapparmi al canotto di salvataggio,per non venire anch'io travolto ed annegato dalle onde di un eloquio alquanto appassionante,sia nelle motivazioni che sottendono il discorso,sia nelle conclusioni assai condivisibili:meglio lasciare agli altri piena libertà,affinchè questi non si sognino di ritorcere su noi stessi qualsiasi tentativo di limitazione.Non fa una grinza il ragionamento,sempre che si fosse tutti sul filo del vivi e lascia vivere.Ma ciò che posso constatare spesso,è un affannoso desiderio insopprimibile che anima i più:il desiderio di porre freni e paletti un po' dappertutto,sia sui torti che sulle ragioni.Ma si sa,comunque,che non bisogna lasciarsi compenetrare dalla negatività,anche a costo di prendersi una fetta del torto,per in cambio potersene restare tranquilli ai bordi del proscenio ad ammirare strazi e screzi di questa umanità che lavora sempre nonostante "Saturno contro"...............Più che mai pregnante,davvero un piacere affogarci e lasciarsi riempire dalla tua eloquenza affabile e amabilmente acuta..........Un caro saluto ed un fiore.............W..........
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/06/14 alle 21:00 via WEB
Mi sono sentita in apnea anche io a rileggerlo; a dire la verità, forse per essere letto è un post un tantino troppo ondoso...diciamo che mi sono fatta trasportare dalle maree sotto gli influssi lunari. Più facile scriverlo che non perdersi nella corrente nel leggerlo. Grazie per esserti coraggiosamente e pazientemente esposto ai moti di questo Saturno e di queste lune, felice che tu non sia affogato, Wood;-)
 
misteropagano
misteropagano il 13/06/14 alle 21:49 via WEB
oltre il titolo ancora nn vado mi fido sulla parola, accadrà d'un tratto lo sento..bax® buon we, misti®^
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/06/14 alle 21:02 via WEB
...;-) per me va benissimo se ti fidi e non ti arricchì (comprendo...Vedi risposta che ho dato a Woodenship)
 
LUX_DIAPHANUM
LUX_DIAPHANUM il 13/06/14 alle 22:19 via WEB
Lieta sera Ele, ci Vuole tanta Pazienza nella Vita per Affrontarla, per Raggiungere i Sogni, per Conoscere e Amare. A Volte è Importante Distruggere, ma Distruggere per Ricostruire e Migliorare non per Violenza e Ira, Cerchiamo di Essere sempre Noi Stessi e Seguire i Nostri Sogni, Emozioni nell' Anima, un abbraccio di Luce Lux.ElettrikaPsike Alex in Lux_Diaphanum
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/06/14 alle 21:06 via WEB
Rieccomi Lux, con la tua presenza pacata e paziente, sempre disposto ad abbracciare ogni tentativo di costruzione e a rispondere con un augurio a chiunque e a qualsiasi cosa provochi e inneggi alla distribuzione di mele avvelenate di discordia. Sempre grata per la tua luce.
 
misteropagano
misteropagano il 14/06/14 alle 10:59 via WEB
Letto^^, e (mi) suggerisco anche la rilettura degli innumerevoli spunti: doni per e dalla luna, da e per Saturno. Attraverso l'urlo e la reazione - liberati dal sottochiave - misurati all'aggressione, riformuliamo l'identità e nel silenzio della luna nuova ci ricostruiamo un passo avanti. Quanta gioia trovo in queste parole, nulla resta vano, non resta l'acredine, la rabbia o il dolore ma la certezza di esserci dati la chance in più, di superare la contingenza del pensiero di riflesso:
Leit motiv del tuo pensato.
Messi di fronte a alla tragedia possiamo solo acquisire il nuovo volto...(Ttredicesima ora, di e con Lucarelli, visto per caso? -)smk, buon sabato cara Ele dei Labirinti®^
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/06/14 alle 21:33 via WEB
Non ho visto il programma ma ho letto che si riferiva a ricostruzioni di cronaca e a storie di donne come una Lucia Annibali che sfigurata con acido corrosivo, non ha davvero permesso a un Saturno decisamente contro, e come per il più delle volte anche molto vicino, di cancellarle con "Thanatos" i lineamenti della forza e di tutta la grazia di "Eros". Sono certa che gli spunti della luna e di saturno ti faranno d'agganci per altre elaborazioni grafiche, onirica Sorella. Perché, come ha scritto il grillonnoir nel suo ultimo post, con le parole di Boccardini, non è sufficiente essere bravi a dipingere, eseguire perfettamente visi, nature morte, fiori per fare arte.
 
   
misteropagano
misteropagano il 14/06/14 alle 23:25 via WEB
si.
 
misteropagano
misteropagano il 14/06/14 alle 20:17 via WEB
^_______ìì..
 
misteropagano
misteropagano il 15/06/14 alle 00:03 via WEB
Eros
che mi respiri creata..
appena creata ..
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 22/06/14 alle 14:21 via WEB
Ho appena intravisto che durante questa mia assenza eros ha emesso molti respiri sull'Olimpo e la creatività è stata notevolmente contagiata...ma quanti post mi sono persa? Vengo a leggerli ,-)
 
zag.reus
zag.reus il 16/06/14 alle 15:59 via WEB
D’altronde la luna, nella nostra visione, implica in sé delle “fasi”, ossia della variazioni. Sembra averne anche questo tuo post che tu, infatti, definisci “work-in-progress”, ossia in fase di evoluzione.

A ben vedere, però, le fasi del tuo post sono solo due: quella della costruzione e quella della distruzione, ossia, in nuce, la nostra stessa visione o concezione dell’essere in sé. Qualsiasi cosa o ente, quale manifestazione dell’essere, dell’esistere, sbuca dal nulla e al nulla inesorabilmente torna. Anche l’essere, come la luna, sembra avere queste due decisive, se non uniche fasi.

L’uomo, perciò, nel costruire e distruggere, nel costruire per distruggere e nel distruggere qualcosa per costruirne un’altra, non farebbe che seguire l’andamento di queste due cruciali fasi ontologiche. Che su questa dualità si avviluppi un nodo fondamentale del modo in cui noi vediamo e pensiamo la realtà lo dimostra il libro del filosofo ed epistemologo Karl Popper, Il mondo di Parmenide, 1998.

Secondo Popper, Parmenide arriva a formulare la sua radicale teoria sull’eternità dell’essere proprio studiando le fasi lunari. Riepilogato in drastica sintesi: così come la massa lunare appare e scompare, del tutto o in proporzioni diverse, a seconda del gioco ottico che la luce solare proietta sulla sua superficie, alla stessa stregua funziona l’apparire e lo sparire di ogni cosa dalla nostra vista e pensiero. Le diverse forme e colori che assume la luna sono mera apparenza, illusione: solo la sua fredda massa materica autenticamenteè.

Un altro grande filosofo, ancora vivente, Emanuele Severino, riprende la lezione parmenidea, prendendone al contempo le distanze. Anche tutto ciò che appare è, ha un suo pieno statuto ontologico, perché pure l’errore, la follia, una visione aberrata della realtà, al pari di ogni altra cosa, nel mondo e nel pensiero, esistono eccome! La duplice fase del costruire distruggendo e viceversa, in noi e fuori di noi, è la stessa storia della nostra civiltà, dell’Occidente.

Quale errore, follia, al pari di ogni altro ente, questa storia esiste, ossia è eterna, e appare e scompare non come illusione, bensì come sorgere e tramontare nel cerchio dello sguardo, della percezione della coscienza, dato che le cose, gli enti “pagano l'uno all'altro la pena e l'espiazione dell'ingiustizia secondo l'ordine del tempo", come recita il frammento di Anassimandro, ossia il loro sorgere e permanere ne nasconde, fino al tramonto, quello di altri…

Come il brillare del nostro satellite nella sua fase piena: oscura, nel cielo notturno e fino al suo tramonto, la vista delle stelle… le quali, tuttavia, esistono sempre… oltre ogni conflitto, ossia… oltre la Luna contro
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 22/06/14 alle 15:12 via WEB
In realtà, Zag, si, ho solamente considerato la "luna" crescente e la disseminante, e non è stata una scelta esclusivamente figurativa/poetica o metaforica la sua comparsa nel post. Come hai ben individuato tu, al di là, non di Özpetek ma di Parmenide, Severino sviluppa la consapevolezza che anche il "miraggio", il tutto ciò che è apparente (ed ogni essere che appare) "è", ed ha comunque un suo statuto ontologico, non esistendo un grado inferiore di esistenza tra le cose del mondo e del pensiero, siano esse parti di lune aberrate, fate morgane o sillogismi aristotelici. Esiste l'evento riportato in un testo con il nome di cronaca quanto l'ombra dello stesso evento, non letto, non leggibile. E' storia, esistenza al pari dell'altro. E l'errore e l'illusione in questo caso non sono liquidabili come errori e illusioni. Ed essendo esistenti, esattamente quanto altri enti, sono pienamente parti di un ciclo che appare e scompare solo nella misura in cui si può definire sorgere e tramontare il corso della luna nel limitato spazio della nostra percezione visiva. Come riporti tu, riferendoti ad Anassimandro, il sorgere e permanere di un qualsiasi ente in questo mondo nasconde, fino al tramonto, il sorgere e il permanere di altri enti…La nostra coscienza, come i nostri occhi affrontano la giostra dell’essere al mondo sottoponendosi al prezzo di vedere tramonti e albe percependoli assoluti; ma voltando lo sguardo oltre un Saturno che sembra diventare, secondo un tempo, secondo un ritmo di successione esterna ed interna, “contro” o “non più contro”, si può decidere di sovvertire un po’ la durata degli intervalli tra le stagioni interiori. E decidere di andare incontro… all'esistenza invisibile delle stelle durante il vento del conflitto, oltre il contro della Luna…Grazie per avere illuminato questo percorso oltre Parmenide ed essere stato plenilunio nel tuo commento.
 
misteropagano
misteropagano il 21/06/14 alle 09:14 via WEB
al canepo per la mossa...smk buon sabato missEle, emme®^
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 22/06/14 alle 15:12 via WEB
Al canepo...
 
misteropagano
misteropagano il 22/06/14 alle 18:24 via WEB
:)^ ..come diceva Doty ...
Tastiera convulsa:
è un fenomeno mediatico;
la velocità con cui si sta in Orbita attorno ad un Nucleo
aumenta la possibilità di essere assimilati al Nucleo stesso
(crostata metafisica)
Doty
sorrisi..
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 22/06/14 alle 18:31 via WEB
Ma resta irraggiungibile nè?...;-P
 
   
misteropagano
misteropagano il 22/06/14 alle 18:37 via WEB
assolutamente si. pp
 
korov_ev
korov_ev il 03/07/14 alle 17:26 via WEB
Madame, io non so se sia una questione di lune e pianeti e, per inciso, potrei citarle le teorie più famose e accreditate, al riguardo, ma, come spesso accade, l’eccellenza la ritrovo nelle parole di mio nonno che alle cattiverie della gente soleva rispondere: “Eccerto che se scopi ‘na vòrta ar mese, ventinove giorni rompi ‘r cazzo ar prossimo!”
Sa, madame, bisognerebbe farne una mozione all’ONU:
Volete la pace? Basta, caschi blu!... Paracadutate la gnocca!
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 03/07/14 alle 21:43 via WEB
Ma suo nonno, tra le altre cose, era anche astronomo secondo me...Ok per la mozione all'ONU ma poi con le femmine etero interessate al discorso e con gli uomini non interessati all'articolo gnocca come la mettiamo?
 
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