Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

« SENTIMENTI UGUALI MA TAN...UN BRIVIDO CHE L'ANIMA ... »

L’infallibilità popolare

 

 

 

Continuando a galleggiare sull’onda settembrina dei luoghi comuni - la stessa che aveva cullato la mia attenzione verso i ruoli genitoriali nel precedente post - vorrei fare ancora un viaggetto dissacrante sull’incongruenza, mostrando la saggezza popolare in tutta la sua operosità quando si riferisce alla realistica possibilità che un individuo sposato (o seriamente impegnato), in presenza di relazione clandestina (o comunque non istituzionalizzata) e parallela al legame riconosciuto, possa decidere effettivamente di scegliere la strada vecchia per la nuova.

Perchè è proprio in questo contesto - piuttosto discusso e anche forse troppo facilmente liquidato con esilaranti pretese di solennità (le stesse che da sempre contraddistinguono giudici e pastori) - che la vecchia saggezza popolare dà il meglio di se stessa, ripartendo buoni consigli e molto spesso rimpiangendo di non poter dare il cattivo esempio.

E se De André, di cotante perle d’assennata esperienza, ha fatto un capolavoro in musica, noi limitiamoci solo a prendere atto dei fatti.

 

 

 

Ma prima di soppesare l’infallibilità della doxa, una brevissima premessa a forma di perla:

[Sì, è vero, una persona impegnata è accompagnata ad un’altra e sarebbe cosa buona e giusta rispettare lo status quo; ma dove, di grazia, e in quale contesto umano, esiste un centro di gravità permanente e impermeabile, inviolabile ed asettico, esentato dalla possibile intromissione di agenti esterni e mutamenti di dinamiche? Ci si augura, in una sala operatoria; ma anche lì, gli sviluppi sono un tantino imprevedibili…Ed alla fine, ad essere onesti, si potrebbe anche dire che “tutti, in un modo o nell’altro, stavano con qualcuno prima di stare con qualcun altro…” però il punto non è la presenza o meno di un agente imprevisto ed esterno che si presenti a cospargere il seme del pericolo, quanto la sua possibilità di insediamento in un terreno fertile o refrattario. Sono solo la qualità e la condizione del terreno il solo problema a cui dobbiamo dare attenzione...]

 

 

Ed ora prendiamo una situazione tipo in cui una donna (ma si potrebbe tranquillamente parlare anche di un uomo), in seguito ad una scelta oculata, oppure per una totale inconsapevolezza ed un tranquillo disinteresse al riguardo, o, ancora, semplicemente suo malgrado, non sia riuscita a non coinvolgersi con un individuo già accompagnato - perché udite udite...succede, tra gli esseri umani, che a volte vincano i richiami emotivi sulle norme che dettano i divieti... - e che quindi, in un modo o in un altro, per un motivo o per l’altro, la sventurata, pur non chiamandosi Gertrude, abbia risposto di sì.

Passa il tempo (quanto, a vostro piacimento) e il marito fedigrafo (ma tranquillamente e indifferentemente si potrebbe parlare di una moglie) fa sospirare la compagna/amante non ufficiale perché, nonostante i proponimenti e gli spassionati piani progettuali, ancora non lascia la strada vecchia – né la casa – per la nuova via…E, a dirla tutta tutta, non sembra nemmeno così propenso ad accomiatarsi dalla moglie verso la quale si è dimostrato spergiuro, infrangendo una considerevole parte di presupposti su cui il patto matrimoniale si basava, preferendo fare democraticamente melina…

La buona saggezza popolare, dunque - il cui ruolo, nella nostra farsa, verrà indifferentemente assegnato alla madre, alla sorella o alle amiche predilette della "sventurata" – in questa precisa fase della storia, non mancherà di enumerare tutti i motivi per cui il traditore non lascerà mai il tetto dell’alleanza, partendo dalle leggi antropologiche, posandosi sulle eredità letterarie (scritte o tramandate oralmente) e non dimenticandosi le motivazioni pseudo-psicologiche o astrologiche del caso.

L’uomo è fragile – è pigro – ha bisogno di stabilità/affidabilità/ di un ruolo costituito – la letteratura scritta e di strada non fa che riportare esempi in questo senso, dalla figlia della vicina di casa ad Anna Karenina – la storia finisce sempre così, non la lascia...

E guai a provare a dire che nel romanzo tolstoiano era Anna Karenina quella sposata e che, in verità, aveva precisamente lasciato il marito per l’amante, perché la saggezza popolare risponderà prontamente che il punto non è quello, e che bisogna invece solo considerare come è andata a finire...

Andare a sindacare sui moventi del suicidio letterario, in quel caso, sarebbe un ulteriore gesto sacrificale e peraltro inutile perché la saggezza popolare ha ormai sentenziato.

 

A tutte le amanti: la vox populi dice che il vostro amato non lascerà mai la moglie, va sempre così.

 

Peccato, però, che la vox populi si comporti proprio come il marito infedele, perché sentenzia nello stesso modo sia per le amanti in attesa sia per le mogli tradite.

Infatti, mentre consola le afflitte sommergendo di parole postribolari tanto il marito appena emigrato quanto l’ex amante ora subentrata al ruolo ufficiale, ecco che motiva le sue ragioni partendo ugualmente dalle leggi antropologiche, posandosi sulle eredità letterarie (scritte o tramandate oralmente) e non dimenticandosi neppure in questo caso di farci entrare quelle psicologiche e/o astrologiche.

L’uomo è inaffidabile – quando perde la testa non lo ferma nessuno – per natura è irrequieto e avventuriero - se ne va sempre e sa resistere a tutto fuorché alle tentazioni – la letteratura scritta e di strada non fa che riportare esempi in questo senso, dai mariti che scappano con le badanti dei padri (o dei padri che scappano con le figlie delle loro badanti) fino ad Ulisse: guarda solo come finisce Penelope quando lui perde la testa per Circe o per una sirena qualsiasi...

Anche qui, pare inutile riaprire l’Odissea e ricordare che Ulisse ritorna. Non subito, si è preso i suoi tempi, certo, però ritorna.

 

Così, la conclusione per le mogli - quasi o appena - abbandonate, diventa: è inevitabile che se ne vada, mia cara, gli uomini lo fanno sempre.


 

 

Però, anche in questo caso, come sopra, inserisco una piccola precisazione dalla forma di perla, prima della conclusione effettiva:

[La vita è un regista molto meno rigido di quelli che assegnano le parti per un film, quindi occhio a catalogare con troppa severità quella “moglie”, quel “fedigrafo” o quella “amante” di turno come nemmeno Gesù nel Tempio... perché difficilmente ognuno di noi si ritroverà ad interpretare sempre una sola parte nell’arco della vita. I ruoli, a questo mondo, s’impersonano più o meno bene ma poi si riassegnano, ed anche con un’insolita ed ironica facilità…]

 

 

 

 

 

Conclusione: Sì, la saggezza popolare avrà pure tutta l’esperienza di un mondo molto antico sulle spalle e, forse, quando parla ha una sua ragionevolezza; ma in sostanza non stiamo a credere troppo alle sue promesse. Perché, ammettiamolo, le piace vincere facile affermando una cosa mentre giura il suo contrario…

Diamole, però, atto. 

In questo modo è certamente impossibile che si sbagli, e l’infallibilità popolare, subito dopo quella papale, è sempre salva nei secoli dei secoli.

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
misteropagano
misteropagano il 21/09/18 alle 23:33 via WEB
...con altre due perle avresti creato una EsaPerla, con quelle dal diametro di 6 e 9 le perle mutevoli sui casi di infallibilità per giovani adolescenti vs quella dell'età più matura.Infallibilità modesta e non troppo appariscente verso quella di classe, e di successo, la misura 7 e 8. Concentrarsi sul responso richiesto e lanciare le perle di saggezza___*Voilà la collana popolare. E, ma ps: chi hai lasciato [ah ah]? notte bella :*
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/10/18 alle 02:41 via WEB
Lancio le perle - che per la stessa doxa portano lacrime quando non si è degni di portarle - e non le indosso proprio. Misti bella il diametro di 6 e 9 è molto pericoloso...mi si dice che per la buona saggezza popolare è quasi peggio del tre volte 6... ;-p (P.S. nessuno...e poi io non lascio mai, mi faccio deliberatamente lasciare...sai com'è, vivo male i sensi di colpa e soprattutto non mi fido della mia inaffidabilità, meglio non rischiare e passare la palla...o la perla)
 
misteropagano
misteropagano il 21/09/18 alle 23:39 via WEB
::::e Magister ludi di Castalia La collana popolare sU:*
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/10/18 alle 02:42 via WEB
Ecco! Perfetta...
 
woodenship
woodenship il 25/09/18 alle 01:39 via WEB
Parlare di saggezza popolare,a mio modestissimo parere,è un pò come sparare sulla croce rossa:basti riandare ai tempi in cui non ci mise un nanosecondo a scegliere tra Barabba e Gesù.Dunque oserei supporre che:la cosiddetta saggezza popolare non sia costituita da altro che una forma di platealità del nonsense assunto proprio a saggezza.Nel senso che,ciò che noi definiamo normalmente conformismo,ovvero le tendenza del singolo a conformarsi alla volontà popolare,spesso viene a capolgersi con una naturalezza sconvolgente,quando entra in gioco la spontanea empatia e identificazione che prende campo con il considerato"vincitore".Se non ricordo male,è una scena brillantemente descritta da qualcuno che adesso non ricordo,quando parla di un giocatore vincente,circondato dalla gente che lo festeggia;e del perdente,quando vien lasciato da solo a rimuginare sulle proprie disgrazie.Così avviene anche nel campo minato delle relazioni extraconiugali:l'opinione pubblica si ritrova a parteggiare per coloro che ritiene,per un motivo o per un altro, vincenti.Da qui la grande leggenda dei galli nel pollaio che fanno e disfano.Da qui anche la canzone"se mi lasci non vale",detto e ripetuto alla nausea:perchè noi uomini tradiamo soltanto cinque minuti ed al mercato(altra perla di saggezza popolare...........Un bacio scintillante di stelle.............W........
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/10/18 alle 02:50 via WEB
Ma...al mercato o alla fiera? Perchè, in quel caso, wood...è necessario ricordarsi che poi venne il gatto che si mangiò il topo che al mercato, per 2 soldi, il padre comprò... Saggezza branduardiana, nè! ;-p
 
r1ck1
r1ck1 il 25/09/18 alle 14:41 via WEB
Curioso il post.. Ho vissuto sulla mia pelle tutti i ruoli inseriti nel tuo post. Forse mi manca identificarmi nella buona saggezza popolare....ma nn perché appiccicato ad una madre o ad una sorella o un'amica. Sbagliare è umano...ripetere gli sbagli dicono che sia diabolico Per me lo è giudicare!
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/10/18 alle 02:57 via WEB
Ciao rlckl, credo che sia molto difficile trovare qualcuno che non li abbia impersonati, in un modo o in un altro. Tu da quel che dici, alla fine, riuscendo a non identificarti mai in chi "si sente Gesù nel tempio" hai avuto quelli più autentici. Magari scomodi, dolorosi; ma sicuramente più autentici (anche se reiterati nel tempo). Grazie di aver scritto.
 
korov_ev
korov_ev il 26/09/18 alle 14:41 via WEB
La saggezza popolare punta sulla statistica, madame: una scienza incerta. Troppi parametri, troppe condizioni per una mano d'uomo.
Quello che posso dirle (e va tutto a deporre a favore di quanto lei scrive) è che un oceano di vita vissuta e d'amore presente non riempiono neanche la punta di un cucchiaino di non provato.
Così è per gli esseri umani: usiamo sempre pesi flottanti sulla bilancia della vita. Poi c'è qualcuno che fa subentrare le ragioni, di una ritirata, ragionata e chi, al contrario, fa valere l'impeto di una fuga passionale. Cose che nessuna saggezza può prevedere.
Guardi, la lascio con una perla che tanto perla non è, a guardarla bene, perché presenta spigoli che solo una vita d'amore potrebbe smussare. Come sempre sono parole di mia nonna, ma abbia pazienza, lei è stata l'unico riferimento della mia infanzia. Be', in proposito ai tradimenti la "mia vecchia", andando oltre le infatuazioni ormonali per fantomatici stranieri, soleva dire:
"Se devo cambia' Peppe co' Peppe, me tengo a Peppe mio, no?"
Punto di vista al quanto opinabile, ma di indiscusso fascino statistico, non crede? :-)
Buona serata, madame Psike.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/10/18 alle 03:06 via WEB
Credo, credo! ;-) E le dico di più, erano anche le stesse che mi diceva la mia, che mi ha fatto da madre perchè mi ha "adottata" quando avevo 3 mesi ed è stata l'unica mamma, ma soprattutto il più grande riferimento della mia vita. Solo che al posto di "Peppe" ci metteva talvolta "Piero" e talvolta "Martino" e lo diceva in piemontese. Grazie e buonanotte, visto che sono circa le 3, e non mi piace per niente dire buongiorno quando ancora non ho dormito...
 
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 01/10/18 alle 17:54 via WEB
Inequivocabilmente e inevitabilmente veritiero nella sua ironia. Non v'è alcun dubbio. Niccolò.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/10/18 alle 03:06 via WEB
;-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ARGYRIA il 01/10/18 alle 17:56 via WEB
Spassoso ma vero! :-DD
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 02/10/18 alle 03:07 via WEB
Contenta che ti abbia divertito, Argyria. Buonanotte! ;-)
 
ravenback0
ravenback0 il 04/10/18 alle 19:19 via WEB
Santifichiamola subito :) mi piacerebbe sant'Elettrika...
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 04/10/18 alle 21:26 via WEB
Sant'Enel, no? ;-p
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
arwen71 il 04/10/18 alle 19:21 via WEB
Non saprei che aggiungere, avrei voluto scriverlo io:DD
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 04/10/18 alle 21:27 via WEB
L'ho scritto io ma vale per entrambe ;-)
 
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