Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

« Cercando il Graal di gra...VOCIFERARE »

Ἔπεα πτερόεντα - PAROLE ALATE

 

 “Io sono una Maga delle Spezie. La mia passione sono le spezie. Ne conosco origini, significato dei colori, profumi. Posso chiamarle una per una con il nome assegnato loro quando la terra si spaccò come una scorza per offrirle al cielo. Il calore che emanano mi scorre nelle vene. Dall’amchur, la polvere di mango, allo zafferano, tutte si piegano ai miei comandi. Un sussurro e mi svelano proprietà segrete e poteri magici." 

Chitra Banerjee Divakaruni - La Maga delle spezie -

 

               

 

 

Sul blog Tirillio si vogliono trasferire, attraverso l’abilità delle parole, mondi esistenti su quelli inesistenti ma possibili, liberando il verbo da ogni ostacolo.

Per questo, ora, è necessario mettergli le ali.

E mantenendo comunque e sempre l'attenzione alla scrittura (le radici) e alla chioma (lo sviluppo del pensiero e delle idee) l’ autore, homoradix, organizza un dialogo di ricerca e un procedimento di creazione di un inesistente che risponde alle leggi dell’esistente.

Il gioco che si tenta di fare è il gioco più vecchio del mondo, quello delle apparenze e dello specchio per arrivare (forse) a se stessi; ma la strada che si è scelta per l’accesso al nostro noi passa attraverso una soglia intuitiva priva di qualunque corporeità, in costante allontanamento dalla materia.

Solo il “liquido emozionale” è concesso all'ispirazione.

Con la danza dei riverberi dell’acqua, dei voli subacquei, dei contagi reciproci e delle connessioni invisibili è la sola che può accompagnare nel viaggio.

Per il resto, per questo carteggio che intende realizzare nuove e inaudite forme dell’arte e della scrittura digitale con una propria mitologia e una bibliografia propria di penne e di byte attraverso una Biblioteca fantastica e inesistente, ci si può avvalere di tutto…dalle varietà botaniche immaginarie alle Lame della Tarot…

E sia chiaro, non ci interessa indagare se l’astrologia a noi pervenuta derivi dalla sanscrita Scienza della Luce Jyotisha Vedanga o, ancora, se le Lame della Tarot traggano la loro etimologia dalle parole egiziane che indicano il “sentiero reale della vita” piuttosto che “la dottrina di Mercurio”…

Il punto, infatti, non è indagare la validità scientifica di un simbolo in base all’effettiva o presunta collocazione dei pianeti nei segni, all’ estensione delle costellazioni, alla durata del transito del sole, et similia.

Ci interessa, invece, considerare i simboli, non riconoscendo, come affermava Karl Popper nella sua Logica della scoperta scientifica, importanza alcuna ai percorsi utilizzati per giungere a una data formulazione teorica; ma valutandoli quale prototipo dell’indole umana e leggerli come archetipo.

IN BREVE:

NON CI INTERESSA CHIEDERCI LA STORIOGRAFIA CHE SORREGGE UN MITO,

O QUANTI GRAMMI DI REALTA’ PORTI CON SE', ALL’ INFUORI DEL MESSAGGIO CHE OFFRE,

LA NARRAZIONE DI UN “C’ERA UNA VOLTA…”

CI INTERESSA, INVECE, DARE LE ALI ALLE PAROLE.

E “ritrovarsi in un giardino segreto, nell'incanto, nell'ideazione del nostro spazio interiore.”

"Sia esso una caverna, un abisso, una costellazione, un volo, una nuvola, un albero, un velo di carne o di anima, un limbo, un luogo non luogo, un labirinto, una biblioteca inesistente, una mappa astrale, una carta di navigazione, una forma, una materia, un colore, un tempio, un loop, un déjà vu, un sogno, un carteggio, un Avatar, un blog, un segno, un disegno. Questi luoghi possono rappresentare lo spazio in cui sappiamo parlarci, ritrovati."


Perché, come affermava A. Court de Gébelin: “Il libro di Toth esiste, e le sue pagine sono le figure dei tarocchi”.

 

http://blog.libero.it/Tirillio/

 

 

 

L'immagine del post è opera di Paola Barbato.

 

 


 
Rispondi al commento:
woodenship
woodenship il 11/07/15 alle 18:15 via WEB
Credo che forse bisognerebbe ricorrere all'aristotelico in medio stat virtus,per dare un senso maggiormente comprensibile:ove la materia non incontra la parola,non è detto che la parola non esista.Far volare il bene ed il male non è poi una gran fatica:basta sentire le pallottole che fischiano.Ma ove cadono non è detto che siano male o bene.In seguito potremo cantare la lode al colpo se sia stato preciso o impreciso,nel bene o nel male.Il bene e il male sono solo due categorie mentali dell'uomo,sono parole che volano già di per sè.Non hanno bisogno delle nostre ali.Ciò che un giorno è un bene domani potrebbe essere un male.Noi potremo solo cercare di collocarle dove più ci tornano a favore.Dunque nell'ambito di considerazioni esistenziali,piuttosto che etiche e morali.Tanto per tornare all'aristotelico:essere troppo materialisti è un male,come essere troppo astrazionisti.La banana, per essere mangiata,necessita di essere prima stata scoperta e provata come tale e quindi commestibile, ovvero definita commestibile dalla parola commestibile. Se non giunge questa definizione ch'è da una convenzione,la banana non la si mangia:potrebbe essere velenosa.Quindi, anche ad essere materialisti,ci si conforma all'astrattezza del linguaggio,per riuscire a dare solidità al quotidiano. Poichè la banana si potrebbe anche raddrizzare,ma non fornirebbe mai le qualità organolettiche per noi,se il linguaggio non gliele avesse attribuite.Per fare un esempio:in campo fantascientifico,prima sono arrivate quelle che si potevano definire delle astrazioni.E poi sono arrivate teorie che ne dimostravano la materialità e quindi l'esistenza reale. Mi pare che lo scrittore Isaac Asimov abbia vinto pure un nobel per avere inventato una molecola. Non che l'abbia inventata,semplicemente ha inventato una parola che,in seguito, scienziati hanno dimostrato che esisteva realmente la molecola che voleva rappresentare.E così anche nel campo della fisica:si elaborano teorie basate su parole che magari non hanno una materialità dimostrabile.Poi giungono le dimostrazioni che, sì,è vero che esistono.Gli atomi,se non si fosse inventata questa parola grazie all'astrazione del pensiero,ancora adesso non se ne saprebbe nemmeno l'esistenza.Poichè sono invisibili a occhio nudo.Insomma,bisognerebbe rivedere cosa significa essere materialisti,poichè la materia non sempre è visibile e può dare segno di sè.Occorre che ci sia la parola a dargli materia ai nostri occhi. Per quanto riguarda la domanda del Faust,trovo che sia espressione perfetta della contraddizione dell'etica umana:anche quando si fa il male,si finisce per fare del bene.Poichè le forze oscure che lo determinano sono espressione di qualcosa che va ben oltre la sua limitata comprensione di ciò che possa essere bene o male.Lui ci prova.Ma esse sfuggono posandosi or qua or là. In poche parole: in natura non esiste bene o male,esiste adatto e meno adatto.Ma queste sono pur sempre definizioni dettate dal nostro astrarre nel linguaggio,non solo per necessaria convenzionalità,bensì anche per necessità intrinseca all'astrazione.Poichè l'evoluzione ci ha permesso di evolvere pure in questa che io definisco una gran dote...Un caro saluto e grazie per la discussione............
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

JE SUIS CENACOLO'

 

Per chi ama scrivere,

per chi ama leggere.

Per chi è innamorato delle parole:

 

JE SUIS CENACOLO' 2015

Il Contest Letterario a colpi di BIC

blog.libero.it/WORDU/

Un Blog di PAROLE…

C H E    A R R I V A N O,

C H E    P A R T O N O,

C H E    R E S T A N O.  

Come un grifo, tra terra e cielo.

 

 

IL CENACOLO SI E' CONCLUSO ED ORA...

ABBIAMO IL LIBRO!

  

 

http://issuu.com/wu53/docs


 

ULTIME VISITE AL BLOG

vololowmisteropaganoanimasugrteo1cassetta2woodenshipElettrikaPsikeprefazione09je_est_un_autrealf.cosmoskorov_evlegrillonnoirdestaelravenback0arwen971
 

ULTIMI COMMENTI

 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

                        

                                                             https://twitter.com/elettrikapsike

 

 

 

SIT FEEL - SIT.n.ZERO tutti i numeri dello zero E altre geometrie

Seduti intorno alla Cultura

 

SIT FEEL

 

 

 

 

 

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963