ElettriKaMente
Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)
I MIEI LINK PREFERITI
AVVISO AI NAVIGANTI...
Tutti i passanti sono gentilmente invitati a lasciare fuori da questo blog:
incontinenze di ogni genere e tipo,
pratiche onanistiche finalizzate alla pubblicazione
e manie persecutorie-vittimistiche,
grazie.
Anche se il blog é moderato, ogni intervento pervenuto viene pubblicato.
Qualora il vostro non risulti, invece, visibile tra gli altri è semplicemente perché, presentando tracce delle sopracitate (incontinenze, pratiche onanistiche o manie persecutorie-vittimistiche)
vergognandosi di se stesso e di chi l'ha messo al mondo, si è autoeliminato.
Capisco che il nome del blog potrebbe trarre in inganno, ma qui non troverete il supporto psichiatrico che andate cercando.
Cordialmente,
Elettrikamente,
EleP.
Messaggi del 03/10/2017
Post n°244 pubblicato il 03 Ottobre 2017 da ElettrikaPsike
Tag: anima, autunno, bellezza mite, biciclette, borghi, boschi, calma, cannella, castagne, cioccolata calda, copertina, eleganza, estate, G. Carducci, Leonid Afremov, libri, luci, nostalgie, notti natalizie, ottobre, piogge, propositi, questione di gusto, rosso delle foglie, sciarpe, scrivere, settembre, stimoli, tè caldo delle cinque, vino, zucche
Sul fatto che settembre fosse il mio mese preferito, e non solo un mese (!) ma uno stato d’animo con l’illusione di proroga a tempo indeterminato, l’ho già detto in ogni dove nel digitale e nel reale (se qualcuno volesse, per qualche sorprendente motivo, capire meglio a cosa mi riferisco, può approdare anche qui); oggi però estendo il concetto ad una stagione intera.
Celebro l’inizio di questo mese arrossato e combattuto tra nostalgie e propositi, ricordando a tutti coloro che mai si sono sentiti estimatori di qualsivoglia alternativa all’estate, ed ancora e per sempre restano ancorati alla passione per l’ora legale che, forse, è imprudente e sbrigativo tracciare una linea troppo demarcata tra il bello e il brutto o il buono e il cattivo persino quando si parla di periodi dell’anno e che, in questo mondo mescolato di tutto contaminato dal tutto, anche la bella stagione per antonomasia è una questione di gusto, con ben poco d’incondizionato e molto di relativo. Personalmente, davvero, dei 40 gradi estivi salvo soltanto il fatto che (all’occorrenza) se si deve stendere un velo pietoso si asciuga in meno di un minuto; perchè ogni colore brillante in natura o rigoglioso tripudio di opulenza, ogni esplosione di luce e concerti di vegetazione si fanno pagare con continue manifestazioni autolesionistiche quando annullano ogni loro benefica espressione a suon di colpi di sole e di calore, assenza di ventilazione e umidità incinta di malesseri: tempie doloranti, infiammazioni, edemi, insofferenza, crisi di panico, frustrazione, irritabilità al limite della legge, difficoltà a concentrarsi, a dormire (e…continuo?) Per questo non ho problemi a riconoscere la bellezza mite di pacata eleganza e di sensualità discreta di questi mesi nati oltre l’estate. Prendiamocela calma, e amiamo questa stagione che non incalza. Non ci pungola per stare al passo con le dittature e l’impero dei sensi dell’estate, non ci sovraccarica di pretese, stimoli e punture d’insetti ed infine non si mostra con una bellezza che, seppure vestita di sole e d’azzurro, in fondo, resta sempre uguale a se stessa. L'autunno, invece, è tutta un'altra storia...e non è per tutti; ma solo per chi sa fermarsi a guardare. O sa cosa farne.
L’autunno è tè caldo delle cinque, libri, copertina e scrivere al pc con il rosso delle foglie che dalla finestra ti guarda tra la pioggia e il sole ammansito del pomeriggio. L’autunno è nelle biciclette appoggiate ad un albero nei boschi, nelle castagne scoppiettanti arrostite sul fuoco e nelle sere che rinfrescano ma rassicurano se avvolte in sciarpe colorate, fino ad arrivare al profumo della cioccolata calda con i biscotti alla cannella da respirare ad occhi chiusi accanto agli aghi di pino, ranicchiati nelle luci aranciate e accoglienti delle notti natalizie. Così, io celebro le rossastre nubi del San Martino di Carducci, la pioggia e l’uva pigiata nei tini, il mosto profumato e le passeggiate per le vie dei borghi, le castagne e le zucche, le transumanze di greggi e mandrie che scendono verso le valli ed i ceppi accesi che vanno a rallegare le anime. La mia sicuramente. E poi anche quelle di chi questi doni sa apprezzarli. Perchè l’autunno, semplicemente, non è per tutti.
|
AREA PERSONALE
CERCA IN QUESTO BLOG
TAG
MENU
JE SUIS CENACOLO'
Per chi ama scrivere,
per chi ama leggere.
Per chi è innamorato delle parole:
JE SUIS CENACOLO' 2015
Il Contest Letterario a colpi di BIC
blog.libero.it/WORDU/
Un Blog di PAROLE…
C H E A R R I V A N O,
C H E P A R T O N O,
C H E R E S T A N O.
Come un grifo, tra terra e cielo.
IL CENACOLO SI E' CONCLUSO ED ORA...
ABBIAMO IL LIBRO!
http://issuu.com/wu53/docs
ULTIMI COMMENTI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Inviato da: ElettrikaPsike
il 28/09/2024 alle 19:28
Inviato da: misteropagano
il 03/09/2024 alle 00:45
Inviato da: ElettrikaPsike
il 02/09/2024 alle 16:12
Inviato da: ElettrikaPsike
il 02/09/2024 alle 16:07
Inviato da: ElettrikaPsike
il 02/09/2024 alle 16:00