ElettriKaMente
Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)
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Tutti i passanti sono gentilmente invitati a lasciare fuori da questo blog:
incontinenze di ogni genere e tipo,
pratiche onanistiche finalizzate alla pubblicazione
e manie persecutorie-vittimistiche,
grazie.
Anche se il blog é moderato, ogni intervento pervenuto viene pubblicato.
Qualora il vostro non risulti, invece, visibile tra gli altri è semplicemente perché, presentando tracce delle sopracitate (incontinenze, pratiche onanistiche o manie persecutorie-vittimistiche)
vergognandosi di se stesso e di chi l'ha messo al mondo, si è autoeliminato.
Capisco che il nome del blog potrebbe trarre in inganno, ma qui non troverete il supporto psichiatrico che andate cercando.
Cordialmente,
Elettrikamente,
EleP.
Messaggi del 07/01/2019
Post n°280 pubblicato il 07 Gennaio 2019 da ElettrikaPsike
Tag: accomodamenti, anime, cambiare, collettività, contagio, convinzioni, credenze, esistenza, fedi, fisica, forma, Gabriele Jagnocco, Imagine, John Lennon, Laura Pennesi, mondo, New Age, pazza, scenario, sogni, strega, visionaria, Vita, volontà
YOU MAY SAY I'M A DREAMER, BUT I'M NOT THE ONLY ONE...
Si dice con estrema disinvoltura che tutto può cambiare, volendolo, o sapendolo immaginare. E lo si dice parafrasando facilmente John Lennon e un tantino forzatamente principi di fisica, prendendo in ostaggio stati quantistici e appellandosi a Bose e ad Einstein per spiegare la New (e la post New) Age, ma con ogni probabilità senza neppure aver aperto mai un solo testo di fisica della materia condensata. Io sono solo una visionaria, una strega a tre passi dal rogo, una normalissima pazza, una divinità impaurita ed una fragile e devastata anima fra miliardi di anime; ma non credo che sia sufficiente immaginare qualcosa per cambiarla. Credo, però, che tutto quello che viene ad esistere venga scaturito esclusivamente da quello in cui crediamo, nel momento in cui lo esterniamo e lo diamo al mondo. Ogni cosa in questa vita riceve la sua presenza da qualcun altro o qualcos'altro, esterno da sè. Noi tutti siamo fatti di credenze, fedi, convinzioni, volontà e sogni individuali ispirati dall'anima stessa. E sono proprio questi sogni, convinzioni, volontà, fedi e credenze a plasmare il mondo ogni qualvolta portiamo alla luce, dal nostro segreto, un'idea o un'immagine, facendoci diventare co-creatori di questo luogo primigenio e sferico. Così accade. E riempito di tutte le nostre certezze, il mondo prende forma solo in base ai nostri accomodamenti. E tutto ciò che è, diventa tale perché è stato allattato, alimentato e cresciuto dalle nostre immagini. Le convinzioni che tutti potessero conoscere hanno plasmato un mondo di analfabetismo profondo e oscuro in un mondo in cui sono sempre di più le persone che leggono, scrivono, studiano ed esercitano diritti civili, indipendentemente dal sesso, dal ceto che li qualifica o dalla scelta che determina ogni loro credo - e per quanto non sia ancora abbastanza - ricordiamoci che solamente nell'ultimo secolo la scienza ha dato un contributo di conoscenze superiore a quelle accumulate durante tutti i secoli precedenti. Qualcuno ci ha creduto, molti ci hanno creduto ed hanno disseminato i loro convincimenti fino a che i loro passi non hanno smosso i pesanti graniti delle precedenti scenografie terrestri. Le convinzioni protratte e sedimentate vengono accolte come in un contagio - talvolta sono accettate pedestremente, non capite e neppure condivise; altre volte, invece, autenticamente adottate, integrate - ma in un modo o nell'altro diventano inevitabilmente effettive. Diventano esistenti. Diventano una forma della realtà. E purtroppo (a volte) o meno male (altre volte), è comunque la collettività a determinarne l'assetto, perchè alla fine quelle migliaia di voci diventano una. Ed è il modo in cui guardiamo insieme il mondo, il modo in cui pensiamo alla realtà, annaffiandola ogni giorno con un po' delle nostre credenze e cospargendola di parole, disegni, note o movimenti a cambiarne la scenografia. Solo un poco alla volta, sì; ma sempre in modo inarrestabile. Io sono una sognatrice, ma non sono la sola. E per questo spero che un giorno vi unirete a noi...
You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one... I hope someday you'll join us and the world will be as one.
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