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O Padre, che nell'Immacolata Concezione della Vergine
hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio,
e in previsione della morte di lui l'hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi anche a noi, per sua intercessione,
di venire incontro a te in santità e purezza di spirito.
Prima Lettura
Gn 3,9-15.20
Dal libro della Gènesi
[Dopo che l'uomo ebbe mangiato del frutto dell'albero,]
il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?».
Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura,
perché sono nudo, e mi sono nascosto».
Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo?
Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato
dell'albero e io ne ho mangiato».
Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?».
Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L'uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Seconda Lettura
Ef 1, 3-6.11-12
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere
santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci
a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d'amore della sua volontà, a lode dello
splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati
secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà
a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
Vangelo
Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in
una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine,
promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe.
La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse:
«Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava
che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse:
«Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo;
il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà
per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo:
«Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».
Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà
su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra.
Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia
ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei,
che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore:
avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
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Domenica I di avvento : 3 dicembre 2023
https://natura-marino.blogspot.com/2023/12/avvento-1.html
O Dio, nostro Padre, + suscita in noi la volontà di andare
incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene,
* perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria * a possedere il regno dei cieli
Prima Lettura
Is 63, 16-17.19; 64, 1-7
Dal libro del profeta Isaìa
Tu, Signore, sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore.
Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie
e lasci indurire il nostro cuore, cosi che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Davanti a te sussulterebbero i monti.
Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti.
Mai si udì parlare da tempi lontani, orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto che un Dio, fuori di te,
abbia fatto tanto per chi confida in lui.
Tu vai incontro a quelli che praticano
con gioia la giustizia e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
Siamo divenuti tutti come una cosa impura,
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia;
tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità
ci hanno portato via come il vento.
Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si risvegliava
per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci avevi messo in balìa della nostra iniquità.
Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e
tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue mani.
Seconda Lettura
1 Cor 1, 3-9
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, grazia a voi e pace da Dio
Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo
della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù,
perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni,
quelli della parola e quelli della conoscenza.
La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così
saldamente che non manca più alcun carisma a voi,
che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.
Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel
giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio,
dal quale siete stati chiamati alla comunione
con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
Mc 13, 33-37
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate,
perché non sapete quando è il momento.
È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e
dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito,
e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque:
voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà,
se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino;
fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
O Dio, nostro Padre, nella tua fedeltà
ricordati di noi, opera delle tue mani,
e donaci l'aiuto della tua grazia,
perché, resi forti nello spirito,
attendiamo vigilanti la gloriosa venuta di
Cristo tuo Figlio.
https://silvanogianduzzo.blogspot.com/2023/11/domenica-3-dicembre.html
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domenica XXXIV 26 novembre 2023
Cristo Re dell'universo
Dio onnipotente ed eterno,
che hai voluto ricapitolare tutte le cose
in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo,
fa’ che ogni creatura,
libera dalla schiavitù del peccato,
ti serva e ti lodi senza fine.
O Padre,
che hai costituito il tuo Figlio
pastore e re dell’universo,
donaci di riconoscerlo nel più piccolo dei fratelli,
perché, quando egli verra` nella gloria
ci accolga nel suo regno di risurrezione e di vita.
Prima Lettura
Voi siete mio gregge, io giudicherò tra pecora e pecora.
Dal libro del profeta Ezechièle
Ez 34,11-12.15-17
Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore
e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge
quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse,
così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò
da tutti i luoghi dove erano
disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare.
Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta
e ricondurrò all'ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e
curerò quella malata, avrò cura della grassa
e della forte; le pascerò con giustizia.
A te, mio gregge, così dice il Signore Dio:
Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri.
Seconda LetturaConsegnerà il regno a Dio Padre, perché Dio sia tutto in tutti.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 15,20-26.2
Fratelli, Cristo è risorto dai morti,
primizia di coloro che sono morti.
Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo
verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono,
così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia;
poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine,
quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto
al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti
i nemici sotto i suoi piedi.
L'ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.
E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch'egli, il Figlio,
sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso
ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! (Mc 11,9.10)
Alleluia.
VangeloSiederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 25,31-46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria,
e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria.
Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà
gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre,
e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra:
"Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato
per voi fin dalla creazione del mondo,
perché ho avuto fame
e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere,
ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito,
malato e mi avete visitato,
ero in carcere e siete venuti a trovarmi".
Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo
visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato
e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto
straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito?
Quando mai ti abbiamo visto malato
o in carcere e siamo venuti a visitarti?".
E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello
che avete fatto a uno solo di questi
miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra:
"Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per
il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete
dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere,
ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito,
malato e in carcere e non mi avete visitato".
Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo
visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere,
e non ti abbiamo servito?". Allora egli risponderà loro:
"In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno
solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me".
E se ne andranno: questi al supplizio
eterno, i giusti invece alla vita eterna».
domenica XXXIV 26 novembre 2023 : Cristo Re
https://silvanogianduzzo.blogspot.com/2023/11/opere-di-misericordia.html
https://silvanogianduzzo.blogspot.com/2023/11/giudizio-finale-cristo-re.html
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dal libro della sapienza
è possibile riconoscere la presenza del Creatore
osservando la sua opera nel tempo e nello spazio ?
perchè può risultare problema impegnativo e di difficile soluzione ?
https://silvanogianduzzo.blogspot.com/2023/11/sapienza-libro-della-bibbia.html
http://informascienze.altervista.org/spirituali/xsalmo1.htm
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domenica XXXIII 19 novembre 2023
Il tuo aiuto, Signore Dio nostro,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
O Padre, che affidi alle nostre mani
le meraviglie della creazione e i doni della grazia,
rendici servi operosi e vigilanti,
perché facciamo fruttare i nostri talenti
per entrare nella gioia del tuo regno.
Prima Lettura
La donna perfetta lavora volentieri con le sue mani.
Dal libro dei Proverbi
Pr 31,10-13.19-20.30-31
Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
Apre le sue palme al misero,
stende la mano al povero.
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.
Seconda Lettura
Non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa
sorprendervi come un ladro.Dalla prima lettera
di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
1Ts 5,1-6
Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno
che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà
come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C'è pace e sicurezza!»,
allora d'improvviso la rovina li colpirà, come le
doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa
sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce
e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto. (Gv 15,4a.5b)
Alleluia.
Vangelo
Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 25,14-30
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio,
chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni.
A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno,
secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli,
e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due,
ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento,
andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò
e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque,
dicendo: "Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco,
ne ho guadagnati altri cinque". "Bene, servo buono e fedele -
gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere
su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone".
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse:
"Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due".
"Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone -,
sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto;
prendi parte alla gioia del tuo padrone".
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse:
"Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato
e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato
a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo".
Il padrone gli rispose: "Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto
dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;
avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando,
avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento,
e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e
sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha.
E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti"».
https://silvanogianduzzo.blogspot.com/2023/11/sapienza-19.html
giornata dei poveri
https://silvanogianduzzo.blogspot.com/2023/11/talenti-19-novembre.html
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Giornata Mondiale dei Poveri 2023
La povertà è una delle sfide più urgenti che il mondo affronta oggi.
Miliardi di persone in tutto il mondo vivono
in condizioni di estrema povertà, prive di accesso a cibo, acqua potabile, istruzione e cure mediche adeguate.
Tuttavia, ci sono molte organizzazioni e individui
che si impegnano attivamente a combattere la povertà
e a migliorare la vita delle persone che ne sono colpite.
Una di queste iniziative è la V Giornata Mondiale dei Poveri 2023,
un evento globale che mira a sensibilizzare sul tema
della povertà e a promuovere azioni concrete per combatterla.
Un’occasione per riflettere sulla povertà nel mondo
La Giornata Mondiale dei Poveri 2023 è un’occasioneimportante per riflettere sulla situazione della povertà nel mondo e per promuovere una maggiore consapevolezza
su questo problema urgente. Durante questa giornata,molte organizzazioni e comunità si uniscono per organizzare eventi, conferenze e attività chemettono in luce le sfide che le persone povere affrontanoquotidianamente e le soluzioni possibiliper migliorare la loro situazione.
Dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa nel mondo contemporaneo (Nn. 88-90) Compito dei cristiani nell'edificazione della pace I cristiani cooperino volentieri e di tutto cuore all'edificazione dell'ordine internazionale nel rispetto delle legittime libertà e in amichevole fraternità con tutti. Tanto più che la massima parte degli uomini soffre ancora di miseria così grande che Cristo stesso nelle persone dei poveri sembra reclamare quasi ad alta voce la carità dei suoi discepoli. Non si dia questo scandalo agli uomini: che cioè, mentre alcune nazioni, popolate da una maggioranza di persone che si gloriano del nome di cristiani, godono di grande ricchezza di beni, altre per contro sono prive del necessario per vivere e sono afflitte dalla fame, dalle malattie e da ogni sorta di miserie. infatti lo spirito di povertà e di carità è la gloria e la testimonianza della Chiesa di Cristo. Perciò si devono lodare e incoraggiare quei cristiani, specialmente i giovani, che spontaneamente si offrono ad aiutare gli altri uomini e le altre nazioni. Anzi è dovere di tutto il popolo di Dio, dietro la parola e l'esempio dei vescovi, di sollevare, per quanto sta in loro, le miserie di questi tempi secondo l'antica usanza della Chiesa, non solo con l'eccedenza, ma anche con gli stessi beni patrimoniali. La Chiesa deve essere assolutamente presente nella stessa comunità dei popoli per alimentare e risvegliare la cooperazione tra gli uomini; e questo tanto attraverso le sue pubbliche istituzioni, quanto mediante la piena e sincera collaborazione di tutti i cristiani, animati dal solo desiderio del bene comune. https://silvanogianduzzo.blogspot.com/2023/11/giornata-dei-poveri-novembre-2023.html
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domenica XXXII 12 novembre 2023
Dio onnipotente e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenita` del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
O Dio, voce che ridesta il cuore,
nella lunga attesa dell’incontro con Cristo tuo Figlio
fa’ che non venga a mancare l’olio delle nostre lampade,
perché, quando egli verrà,
siamo pronti a corrergli incontro
per entrare con lui alla festa nuziale.
Prima Lettura
La sapienza si lascia trovare da quelli che la cercano.
Dal libro della Sapienza
Sap 6,12-16
La sapienza è splendida e non sfiorisce,
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano
e si lascia trovare da quelli che la cercano.
Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano.
Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà,
la trovera` seduta alla sua porta.
Riflettere su di lei, infatti,è intelligenza perfetta,
chi veglia a causa sua sara` presto senza affanni;
poiche´ lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei,
appare loro benevola per le strade
e in ogni progetto va loro incontro.
Seconda Lettura
Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
1Ts 4,13-18
Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli
che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza.
Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio,
per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi,
che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore,
non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti.
Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e
al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo.
E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi,
che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme
con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto,
e così per sempre saremo con il Signore.
Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo. (Mt 24,42a.44)
Alleluia.
Vangelo
Ecco lo sposo! Andategli incontro!
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 25,1-13
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade
e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte
e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade,
ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade,
presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava,
si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido:
“Ecco lo sposo! Andategli incontro!”.
Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.
Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio,
perché le nostre lampade si spengono”.
Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi;
andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e
le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire:
“Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose:
“In verita` io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
sapienza
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dmenica XXXI 5 novembre 2023
Dio onnipotente e misericordioso,
tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di servirti in modo lodevole
e degno; * fa' che corriamo senza ostacoli
verso i beni da te promessi.
O Dio, creatore e Padre di tutti, donaci lo Spirito del tuo Figlio Gesù,
venuto tra noi come colui che serve,
affinché riconosciamo in ogni uomo la dignità di cui lo hai rivestito
e lo serviamo con semplicità di cuore.
Prima LetturaMl 1,14 - 2,2.8-10
Dal libro del profeta Malachia
Io sono un re grande, dice il Signore degli eserciti,
e il mio nome è terribile fra le nazioni.
Ora a voi questo monito, o sacerdoti. Se non mi ascolterete
e non vi prenderete a cuore di dar gloria al mio nome,
dice il Signore degli eserciti, manderò su di voi la maledizione
e cambierò in maledizione le vostre benedizioni.
Voi vi siete allontanati dalla retta via e siete stati d'inciampo
a molti con il vostro insegnamento; avete rotto
l'alleanza di Levi, dice il Signore degli eserciti.
Perciò anch'io vi ho reso spregevoli e abbietti davanti a tutto il popolo,
perché non avete osservato le mie disposizioni
e avete usato parzialità riguardo alla legge.
Non abbiamo forse tutti noi un solo Padre? Forse non ci ha creati un unico Dio?
Perché dunque agire con perfidia l'uno
contro l'altro profanando l'alleanza dei nostri padri?
Seconda Lettura1 Ts 2, 7-9. 13
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi
Fratelli, siamo stati amorevoli in mezzo a voi come una madre
nutre e ha cura delle proprie creature. Così affezionati a voi,
avremmo desiderato darvi non solo il vangelo di Dio,
ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.
Voi ricordate infatti, fratelli, la nostra fatica e il nostro travaglio: l
avorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno,
vi abbiamo annunziato il vangelo di Dio.
Proprio per questo anche noi ringraziamo Dio continuamente,
perché, avendo ricevuto da noi la parola divina della predicazione,
l'avete accolta non quale parola di uomini, ma, come è veramente,
quale parola di Dio, che opera in voi che credete.
Alleluia, Alleluia.
Come servi fedeli, vegliate e pregate in ogni momento,
per essere degni di comparire davanti al Figlio dell'uomo.
Alleluia.
Mt 23, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
"Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere,
perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono
sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini:
allargano i loro filatteri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti,
i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze,
come anche sentirsi chiamare ''rabbì'' dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare ''rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro
e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno ''padre'' sulla terra,
perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.
E non fatevi chiamare ''maestri'',
perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.
Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà
sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato".
CREDO
https://blog.libero.it/elevarsi/16654723.html
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2 novembre 2023
defunti
Nella tua bontà, o Padre,
ascolta le preghiere che ti rivolgiamo,
perché cresca la nostra fede nel Figlio tuo risorto dai morti
e si rafforzi la speranza che i tuoi fedeli
risorgeranno a vita nuova.
Dal libro di Giobbe
Rispondendo Giobbe prese a dire:
«Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
Io so che il mio redentore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso,
i miei occhi lo contempleranno e non un altro»
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato
nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi.
Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno
oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso
di noi nel fatto che, mentre eravamo
ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira
per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio
per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati,
saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio
per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazion
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me,
io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare
la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io
non perda nulla di quanto egli mi ha dato,
ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che
chiunque vede il Figlio
e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno»
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mercoledi 1 novembre 2023
ognisanti
Dio onnipotente ed eterno, che ci doni la gioia
di celebrare in un'unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi,
concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli,
l 'abbondanza della tua misericordia.
Prima Lettura
Ap 7,2-4.9-14
Dall'Apocalisse di san Giovanni Apostolo.
Io, Giovanni, vidi salire dall'oriente un altro angelo,
con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli,
ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare:
«Non devastate la terra né il mare né le piante,
finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio».
E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo:
centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d'Israele.
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa,
che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.
Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello,
avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani.
E gridavano a gran voce:
«La salvezza appartiene al nostro Dio,
seduto sul trono, e all'Agnello».
E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro
esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti
al trono e adorarono Dio dicendo:
«Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al
nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse:
«Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?».
Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai».
E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione
e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell'Agnello».
Seconda Lettura
1 Gv 3, 1-3
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo.
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre
per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente
! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo
non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato,
noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Venite a me,
voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro.
Alleluia.
Vangelo
Mt 5, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte:
si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli.
Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e,
mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
https://silvanogianduzzo.blogspot.com/2023/10/commemorazione-di-tutti-i-santi-1.html
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