Creato da elioerato il 06/07/2009

Di Noi Due

una storia

 

 

« Capitolo 7Capitolo 9 »

Capitolo 8

Post n°8 pubblicato il 26 Luglio 2009 da elioerato
 


Sistema un po' delle sue cose negli armadi e cassetti che trova. Si rende conto di quante poche cose gli servano realmente. Gira ancora spaesato su se stesso e nell'appartamento. Non gli è passato nemmeno per la testa di portarsi dietro tutte le cazzate di cui si era circondato. Finalmente libero anche dal suo antifurto... il suo incubo peggiore... la domanda senza risposta se avesse dovuto suonare.. chi doveva scappare? lui o i ladri? o quando suonava a vuoto? cosa doveva fare? dopo un mese d'inferno e dubbi decise di disattivarlo. E ora era venduto! insieme alla casa, i mobili, gli elettrodomestici inutili e ingombranti.
Il suo fisico è stanco, la sua anima libera. Lo soddisfa il fatto del posto rumoroso... dà libertà anche a lui. Una voglia immediata di musica ad alto volume lo sta istigando... Si era ricordato di averlo caricato in auto prima di partire, non voleva abbandonarlo. Il suo stereo super compatto e potente non aveva ancora trovato sfogo a tutti i suoi decibel.
Inizia una seconda vita anche per lui. Con quella creatura in mano, gira per casa come a cercargli una cuccietta a mezz'aria. Sembra un bambino con il suo giocattolo preferito in mano, se lo sposta come fosse un bene preziosa, a cercargli una sistemazione opportuna. Arriva vicino al divano, ancora allargato rispetto alla sua presunta posizione originale, forse per via delle pulizie, lo sposta con un piede per passare, ed arriva su quello strano mobile. Sembra quasi un comò, sembra quello il posto giusto per sistemare lo stereo. Il piano completamente libero ha trovato il suo primo abitante. Un metro e mezzo per cinquanta di spazio ancora da destinare, ma intanto resterà così. Lo sistema al centro, srotola il cavo di alimentazione, ma non c'è nulla da fare, la presa è troppo lontana. Sposta l'unico abitante del comò tutto a sinistra, ma è proprio un pugno nell'occhio. Un bel cavo nero teso come una corda a formare un angolo di quarantacinque gradi dalla presa elettrica verso il piano. Controlla l'interno delle ante e dei cassetti; perfettamente vuoto. Decide allora di spostare tutto verso sinistra. Punta i piedi per terra, spinge con tutta la sua forza ma quel pezzo di legno sembra incollato a terra. Già sudato e nervoso apre di nuovo le ante, guarda bene sullo sfondo e nota delle viti con le quali è fissato al muro. Allora gli viene in mente il bancone del bar. Piccoli lavori ''fai da te'' che è meglio non modificare. Probabilmente tolte quelle viti sarebbe caduto tutto. E in fin dei conti era in affitto, non era giusto sconvolgere gli equilibri appena arrivato. Scende le scale, arriva in strada e si ricorda di aver visto lunedì anche una piccola ferramenta, uno dei tanti negozietti apparentemente sempre sul punto di chiudere ma che resistono nonostante tutto. Apre la porta, di quelle con campanellino, con voce bassa chiede permesso. Pensa subito di non essere mai entrato in un negozio così buio. Fra gli scaffali c'è un signore sui sessanta, alto magro con i baffi capelli grigi con tratti neri.
Lo aveva notato solo voltandosi, dopo essere arrivato alla cassa.
- mi piace cogliere di sorpresa i maleintenzionati, ma tu sembri tranquillo...
Solo adesso notava l'oggetto nelle sue mani, una mazza da baseball, dal colore opaco, perfettamente mimetizzata nell'ambiente non proprio illuminato.
- salve... mi scusi ma mi ha messo un po' di paura...
Il sorriso sotto i baffi era tutto un programma, quasi a sottolineare la soddisfazione nell'esserci riuscito.
- devi essere nuovo di qui... ormai nessuno fa più caso nel vedermi con questa mazza in mano...
Sorrise anche Valerio.
- cercavo una prolunga...
Gli si avvicina , appoggia la mazza sopra al bancone.
- ne ho da due metri in su...
- veramente mi basterebbe mezzo metro...
- quelle cose le puoi trovare nei centri commerciali, posti per gente che non è capace a spellarsi quattro fili... tu non sei capace a spellare dei fili elettrici? ti do il cavo... le spine... te lo fai tu così ti diverti un po'...
Sorridono entrambi. Valerio fa di si con la testa, dice - va bene.
Mentre paga sente il campanellino della porta, si volta e vede Anna.
- ciao Rio! stai iniziando a conoscere il vicinato vedo... ahaha! non potevi iniziare da posto peggiore...  Ezio il pazzo...
- non sono pazzo... siete tutti voi fuori dal mondo!
Ridono tutti e tre e mentre Valerio sta per uscire Anna lo accompagna fuori, gli batte una mano nella schiena che si sente il rimbombo.
- bene bene... cammina... muoviti che ti fa bene... senti... volevo chiederti se stasera ceni da noi... se non hai impegni, sottointeso!
Lui guarda il sacchettino con il filo e le spine, guarda Anna.
- finito questo lavoro non credo di avere altro da fare.
- allora ti aspettiamo per le sei e mezza... mangiamo presto per via del locale... e per via che c'è molto da mangiare.. mi raccomando.
- allora a dopo!
La saluta e le porge la mano mentre lei sta per rientrare in ferramente. Anna lo guarda sbalordita e rivolgendo la parola a Ezio dice - ''ma qui sono tutti matti!''

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

DI NOI DUE.

...tutto è da decidere e cosa succederà loro non lo sappiamo nemmeno noi.

Elio & Erato

 

L'INIZIO.

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

LISA

 

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

TAG

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963