EnodasIl mio mondo... |
... " Non si conoscono che le cose che si addomesticano", dissela volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" ...
... "Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo",disse la volpe.
"Ma allora ch eci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
soggiunse: "Va a rivederele rose. Capirai che la tua è unica al mondo". ...
... "Addio",disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
Tutte le foto contenute in questo blog, se non specificato diversamente, sono mie e come tali sono protette da diritto d'autore. Rappresentano un momento, un istante, un'idea un'emozione.
Ho costruito un sito per raccoglierne alcune, e condividere una passione nata e cresciuta negli ultimi anni. Il sito é raggiungibile cliccando l'immagine qui sotto:
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ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2014
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l’ipocrisia, l’opportunismo, chi indossa una maschera solo per piacere a qualcuno, l’arroganza, chi pretende di dirmi cosa devo fare, chi giudica, chi ha sempre un problema più grosso del mio, sentirmi tradito, le offese gratuite, i luoghi affollati, essere al centro dell’attenzione, chi non ascolta, chi parla tanto ma poi…, l’invidia, il passato di verdura
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Messaggi del 12/09/2014
Post n°498 pubblicato il 12 Settembre 2014 da enodas
Forse a volte si tratta di coincidenze che accadono dopo tanto tempo, ma non al momento giusto. Forse non sarà mai il momento giusto, finché non decidiamo noi che lo sia. Forse, non lo so. Ma sono stato incapace di prendere una decisione. Incapace di fare un salto che avevo fatto in altre occasioni. Forse, proprio per questo, ho avuto paura. Paura di rivivere certi momenti dalla mia vita, della mia esperienza. Paura di oscillare fuori da quel punto di equilibrio cui in qualche modo mi sono aggrappato. Non ho saputo scegliere, ed ho scelto di non scegliere. Rimbalzando tra pensiero e sentire, incapace di agire, avvolgendomi in una spirale d'ansia che é arrivata a sfinirmi. Non posso valutare positivamente tutto questo. Non posso valutare quello che in realtà é, che ogni sogno é legato ad un se e ad un ma, probabilmente un'idea, tanto che alla fine non sai nemmeno più cosa volere, e non sai come procedere. Perché magari nel frattempo é successo qualcosa, di bello o di brutto, che ti condizioni in mille modi. Pensando di commettere nuovamente un errore già fatto, ma questa volta consapevolmente nel momento stesso in cui lo si commetteva. Mi sono sempre ripetuto che non ha senso giudicare guardandosi indietro cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, perché nel momento in cui lo facessi userei occhi differenti da quelli che avevo allora, in quel preciso istante. Questo, almeno, mi ha evitato di nutrire rimpianti, ma non un senso di rimorso, a volte, nemmeno so perché. Sono andato in crisi, nel decidere se girare o meno una carta sul tavolo, nel momento in cui infine la tenevo tra le mani. Come se giocassi contro qualcuno, mentre a quel tavolo siede soltanto me stesso. Sono andato in crisi perché non riesco a guardare lontano e le immagini che ho nella mente diventano sempre più sfumate. |
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