EnodasIl mio mondo... |
... " Non si conoscono che le cose che si addomesticano", dissela volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" ...
... "Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo",disse la volpe.
"Ma allora ch eci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
soggiunse: "Va a rivederele rose. Capirai che la tua è unica al mondo". ...
... "Addio",disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
Tutte le foto contenute in questo blog, se non specificato diversamente, sono mie e come tali sono protette da diritto d'autore. Rappresentano un momento, un istante, un'idea un'emozione.
Ho costruito un sito per raccoglierne alcune, e condividere una passione nata e cresciuta negli ultimi anni. Il sito é raggiungibile cliccando l'immagine qui sotto:
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ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2014
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l’ipocrisia, l’opportunismo, chi indossa una maschera solo per piacere a qualcuno, l’arroganza, chi pretende di dirmi cosa devo fare, chi giudica, chi ha sempre un problema più grosso del mio, sentirmi tradito, le offese gratuite, i luoghi affollati, essere al centro dell’attenzione, chi non ascolta, chi parla tanto ma poi…, l’invidia, il passato di verdura
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Messaggi del 25/08/2015
Post n°567 pubblicato il 25 Agosto 2015 da enodas
"...Sempre d'allora in poi, di quando in quando,
Come d'inizio, anche se é la fine, il profilo di una nave mi riporta in mente, quasi ne fosse l'ombra stessa, la Ballata del vecchio marinaio, la figura di un albatros, ed un mare in tempesta. Anche se devo confessarlo, é proprio riguardando queste immagini, trovandomi a scrivere sulla tastiera, come un foglio di carta, che veramente sono tornato a leggerla, per intero. Ecco, il profilo di una nave, una di quelle fatte di alberi, nodi su nodi, vele gonfiate, é come la voce di un marinaio, quel marinaio, che approdato a riva racocnta una storia. E dietro i cavi di ancoraggio tesi, la stazza immobile, la calma sulla banchina in un giorno di sole, quel profilo reca immagini di un mondo sconfinato, forse ad un certo punto deserto e senza speranza, forse, una linea orizzontale che attende risposta. Un mondo che può essere crudele, nella potenza della sua immensità, quel mare gigante che riempiono tele romantiche e barche alla deriva. Crudele, anche su quella piattaforma galleggiante che é un microcosmo, una piccola comunità inaccessibile da fuori, oltre i ricami dell'immaginazione, fino ad affondare nel passato, tra storie che, saranno vere o saranno racconti, narrano di pirati come fossero eroi, battaglie epiche e tragedie infinite.
"...E si levò in quel punto la tempesta
Una, cento, migliaia. Dai grandi velieri alle imbarcazioni private, attraverso il mare e la tradizione. Gli alberi ritti sembrano lance schierate, ai lati delle banchine, un picchetto d'onore, giunto via mare, da ogni parte del mondo. Migliaia di imbarcazioni, in mezzo, sfilano lentamente, colmando il mare con questa flotta variegata che afferma il carattere e la tradizione di questo Paese legato al mare, al commercio, all'esplorazione. Come una festa in movimento, come uno stormo sui canali che disegnano le città olandesi, bagnate dall'acqua, sfiorano il cielo con i profili eleganti degli edifici dell'epoca d'oro. Si ritrovano qui, ogni cinque anni, a quasi a celebrare un rito che rinnovi il legame intrinseco che come un patto li lega all'oceano
"...Una macchia, una nebbia, una figura, e sempre più vicino, più vicino:
Un'ultima immagine, la sera. Quando sull'acqua nera da essere un'entità presente ed invisibile si specchiano luci ed e quel che resta di ombre gigantesche. Così una di questa può sembrare quasi irreale, la realizzazione di un racconto, un miraggio che puoi osservare solo da lontano. Per un attimo, immagini tutto quello che può la fantasia di un bambino, pirati, tempeste battaglie. E nel frattempo dal cielo osservo piovere colori, come stelle cadenti sparate nell'aria, o lacrime che si ricongiungono al mare. Sono già stato qui, tanto tempo fa.
"...E finalmente l'incantesimo fu rotto:
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