EnodasIl mio mondo... |
... " Non si conoscono che le cose che si addomesticano", dissela volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" ...
... "Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo",disse la volpe.
"Ma allora ch eci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
soggiunse: "Va a rivederele rose. Capirai che la tua è unica al mondo". ...
... "Addio",disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
Tutte le foto contenute in questo blog, se non specificato diversamente, sono mie e come tali sono protette da diritto d'autore. Rappresentano un momento, un istante, un'idea un'emozione.
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ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2014
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Messaggi del 16/04/2016
Post n°620 pubblicato il 16 Aprile 2016 da enodas
Tornare a Venezia mi fa sempre piacere, anche se si tratta per una volta di farlo non fisicamente, ma attraverso il colore steso sulla tela. Del resto, é una sensazione che provo anche quando, alle pareti di qualche museo straniero, trovo una di quelle vedute gloriose e splendenti, in un misto di orgoglio ed ammirazione.
Se doveva essere un viaggio nel tempo, così é stato, in effetti, toccando nomi più sconosciuti da affiancare a quelli immediatamente riconoscibili del Vedutismo Veneziano. Del resto, il tema é probabilmente talmente vasto che usarlo nel titolo di una mostra é sempre una scelta destinata a perdere nel mantenimento delle promesse. Il rischio é quello di un agglomerato di opere, spesso peraltro affascinanti, rinvenute da una lista infinita. Così, se c'é qualcosa da portare veramente con sé, al termine, é l'atmosfera catturata in certe situazioni, la storia raccontata per immagini, e le differenti prospettive di chi si accingeva a narrarle. Talvolta nomi sconosciuti che sono stati una sorpresa. Al tempo stesso, i Canaletto, Guardi, Bellotto non assunsero a fama casualmente, ed ogni volta che li si osserva se ne comprende il motivo, nei riflessi dell'acqua, nella brillantezza dei dettagli, nella luce reale e palpabile.
"Palazzo Martinengo ospita la più importante mostra sul vedutismo veneziano del Settecento e Ottocento mai organizzata in Italia. Si tratta di un’esposizione di caratura internazionale, ricca di capolavori provenienti da collezioni pubbliche e private italiane ed estere, che vuole celebrare la città italiana che più di ogni altra è stata, ed è ancora oggi, un mito intramontabile nell'immaginario collettivo: Venezia. Crogiolo di arte e cultura, religioni e commerci, monumenti storici e scorci mozzafiato, la Serenissima ha sedotto con il suo fascino ammaliante generazioni di viaggiatori, mercanti, letterati e soprattutto pittori che hanno fissato sulla tela con la magia del pennello piazze, chiese e canali, luci, riflessi e le mutevoli atmosfere di questo "luogo incantato fuori dal tempo sospeso tra distese di acqua e di cielo". Nel corso dei secoli Venezia è stata così spesso immortalata sia da artisti italiani che stranieri da determinare la nascita del vedutismo, nuovo filone iconografico particolarmente apprezzato dai colti e ricchi viaggiatori del Grand Tour desiderosi di tornare in patria con una fedele istantanea delle incantevoli bellezze ammirate nel Bel Paese. ...in esclusiva una selezione di oltre cento capolavori di Canaletto, Bellotto, Guardi e dei più importanti vedutisti del XVIII e XIX secolo. (...) i dipinti dimostreranno che la fortuna del vedutismo non si esaurì con la fine della Repubblica di Venezia, ma proseguì anche durante l'intero corso dell'Ottocento. Sala dopo sala il visitatore vivrà un affascinante viaggio alla scoperta degli scorci più suggestivi della Città dei Dogi – da Piazza San Marco a Punta della Dogana, da Palazzo Ducale al Ponte di Rialto fino allo spettacolare Canal Grande percorso dalle gondole – seguendo il filo di un racconto che si dipana lungo due secoli di Storia dell'Arte, attraversando le differenti correnti pittoriche succedutesi nel corso del tempo, dal barocco al rococò, dal romanticismo fino agli echi dell'impressionismo. Le luminose vedute ideate dai pittori, popolate da spigliate macchiette in costumi d’epoca e dai personaggi della Commedia dell'Arte, diventano sovente cornici alle famose feste veneziane del Redentore, della Regata Storica, della Sensa e del coloratissimo Carnevale animato dalle tradizionali maschere. ...un evento unico e imperdibile in grado di regalare emozioni indimenticabili, svelando l'anima più autentica della Serenissima, colta con formidabile sensibilità estetica dai più grandi maestri del vedutismo. Perché Venezia continui ad essere un mito, un sogno, vanto e orgoglio della nostra Italia" (dall'Introduzione alla Mostra)
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