Creato da ericarg il 25/01/2008
by ericablog

FACEBOOK

 
 

Contatta l'autore

Nickname: ericarg
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 69
Prov: EE
 

Tag

 

Ultimi commenti

si, anch'io bevo tè verde e pare sia molto buono! per...
Inviato da: esternoluce
il 14/01/2016 alle 17:01
 
ciao cerco questo libro potreste venderlo? grazie Micaela
Inviato da: Micaela
il 31/08/2015 alle 17:41
 
l'ho letto ed è molto bello
Inviato da: Francesca
il 24/08/2013 alle 14:55
 
Grazzie!
Inviato da: dernières lectures
il 31/07/2013 alle 13:59
 
Pensieri in Libertà
Inviato da: puzzle bubble
il 02/05/2012 alle 23:30
 
 

I miei SITI Preferiti

Il sito di Marbe

Il sito di Caribù

 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

I miei TELEFILM preferiti

 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

COPYRIGHT

© Tutti i post sono proprietà letteraria dell'autrice del blog. E' vietata ogni riproduzione, qualunque sia la forma, se non con il consenso scritto ed esplicito dell'autrice stessa. © Se fossero riscontrati inesattezze, errori o altro nei post del blog, siete cortesemente invitati ad informare ericablog tramite messaggio o email  ; grazie erica

 

Premi Ricevuti

 

Grazie, Osvaldo !

Brillante Weblog, premio per siti e blog che risaltano per la loro brillantezza nei temi e nel design
e con lo scopo di promuovere tra tutti ancora una volta la blogsfera nel mondo.

Grazie, Marbe!

1° PREMIO  CONCORSO The Fastest Reader

 da cenerentola_07 con la seguente motivazione :

un topo di biblioteca,  la sua vita è tra le pagine di qualche libro.

da cenerentola_07 con la seguente motivazione :

 a Erica per il suo altruismo e la sua saggezza.

 

Il mio BLOG è...

 

 

« Al centro dei combattimentiArthur Dudley »

Dresda e la tempesta di fuoco

Post n°132 pubblicato il 14 Settembre 2008 da ericarg
 

Sono stata a Dresda ad agosto; era la seconda città da visitare durante la mia vacanza di 6  giorni in Germania, ma era anche una delle città dove nel 1944 era passato mio papà, prigioniero IMI italiano, durante un trasferimento in treno ( i treni merci chiusi come i carri bestiame ) da un  campo di concentramento tedesco all'altro perchè i Nazisti si stavano ritirando dai territori polacchi di confine e spostavano la loro forza lavoro schiava all'interno del paese

Dresda è stata praticamente ricostruita dopo la guerra nel suo cuore storico, quella parte della città che era un piccolo gioiello ed un capolavoro di architettura unico al mondo, ma conserva il ricordo di quel terribile bombardamento alleato del 13 e 14 febbraio 1945, la tempesta di fuoco, come fu definita allora, in alcuni palazzi e monumenti storici solo parzialmente distrutti.

Si possono infatti ancora vedere i muri degli edifici con i mattoni cotti ed anneriti dal terribile calore del fuoco dell'incendio, che permettono di distinguere il nuovo dalle costruzioni autentiche ed antiche della città

Una città che mi è piaciuta moltissimo, anche se il passare davanti alle sue stazioni mi ha provocato un profondo senso di angoscia e di malessere; ho pensato a mio papà e a tutto ciò che ha subito in quei due anni di campi di concentramento e a quel suo lungo viaggio in una terra straniera inospitale, crudele e feroce, come era allora la Germania nazista

Il mio viaggio della memoria si è però stemperato in un viaggio di  conoscenze culturali e geografiche molto interessante e la città di Dresda è senz'altro importante e piacevole da visitare, ora che sta superando i lunghi anni dell'occupazione russa ed ha ritrovato la libertà dell'Ovest

Le guide locali ci hanno spiegato molto della storia della città e ci hanno portato a vedere musei e chiese molto belli e famosi.

Molto poco invece ci hanno detto di quei due giorni di fuoco in cui una parte storica tanto importante bruciò e i perchè di un bombardamento così violento e distruttivo.

Per fortuna, prima di partire, io mi ero riletta un libro che avevo acquistato due anni fa: Dresda di Frederick Taylor, Le scie Mondadori 2005, pag 501

Un libro difficile da leggere per l'argomento trattato, ma veramente ben scritto e utile per conoscere la storia di Dresda, le vicende della tempesta di fuoco e per le testimonianze delle vittime  e dei superstiti di quella notte di morte e di distruzione

Alle 21.51 di martedì 13 febbraio 1945, le sirene antiaeree risuonarono come già avevano fatto nei cinque anni precedenti: gli abitanti di Dresda ancora una volta credettero che si trattasse di un falso allarme.

Ma non era così.

Dieci minuti dopo iniziò il più intenso bombardamento che si sia mai scatenato dal cielo tedesco.

In più di sedici ore, e 3 bombardamenti,  gli aerei della Raf prima e dell'aviazione americana, il 14, scaricarono sulla 'Firenze dell'Elba' oltre 4500 tonnellate di esplosivo, uccidendo tra 25.000 - 40 000  abitanti, molti profughi di guerra, e distruggendo l'intero centro storico con tutti i suoi tesori artistici.

  Non era la prima volta che succedava, ma fino ad allora si era sempre trattato di falsi allarmi  e di lievi incidenti in periferia.

Con i suoi splendidi edifici, testimoni di un illustre passato, le sue fabbriche di strumenti ottici e le celebri porcellane prodotte nella vicinissima Meissen, Dresda sembrava un'oasi lontana dalle preoccupazioni della guerra.

Nei cittadini e nelle autorità era radicato un profondo ottimismo, motivo per cui la città non venne mai dotata di particolari misure antiaeree e non si provvedette alla costruzione di rifugi sicuri, il che ebbe drammatiche conseguenze quella notte.

Quello di Dresda è universalmente noto come il più intenso bombardamento scatenato sui cieli della Germania da parte della RAF e dell'aviazione americana: entro mezzogiorno del 14 febbraio - per ironia della sorte, mercoledì delle Ceneri - la città fu rasa al suolo, il centro storico completamente distrutto dalla tempesta di fuoco, e il numero delle vittime   stimato intorno alle centinaia di migliaia.

Questo libro è stata la prima ricostruzione esaustiva di quanto accadde.

Il suo intento è stato di mettere in luce la complessità e l'ambivalenza delle ragioni che portarono a un simile attacco e di sollevare alcuni interrogativi.

Si trattò davvero di un bombardamento di proporzioni eccezionali?

Quante furono effettivamente le vittime?

Come visse la popolazione quei terribili momenti?

La distruzione di Dresda rappresentò una prova di forza dell'esercito britannico nei confronti di Stalin o l'eventualità di un'azione militare di tale portata fu ventilata già durante la conferenza di Jalta?

Dopo il crollo dei regimi del blocco sovietico, Frederick Taylor ha potuto consultare archivi storici fino a ieri inaccessibili e, grazie alle numerose testimonianze dei sopravvissuti e dei veterani, ripercorrere la tragedia umana di quelle ore, giungendo a conclusioni sorprendenti:

se è sicuramente vero che il bombardamento della città sassone fu in assoluto il più massiccio ed esteso, è anche vero che non ebbe conseguenze peggiori di altri scatenati contro molti centri tedeschi e le vittime, in realtà, non furono più di quarantamila.

 In seguito, un'abile opera di propaganda del ministro Goebbels fece sì che il numero dei morti fosse ingigantito ad arte e prevalesse una versione poco veritiera dei fatti, del resto mai smentita neppure dal successivo regime comunista che aveva tutto l'interesse a gettare discredito sugli ex alleati occidentali.

Ma, anche se militarmente costituì un obiettivo 'legittimo' e molto di ciò che è stato detto per anni deve essere ridimensionato, il bombardamento di Dresda rappresenta comunque, a distanza di sessant'anni, una dura lezione per l'umanità che "con le terribili armi di distruzione di massa a disposizione non può più permettersi l'intolleranza e la guerra".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

In " Non solo Libri ? " ci sono attualmente ...

naviganti !

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

La colomba della Pace

La colomba della pace vola nel web di sito in sito. Qui è passata il 25 gennaio 2008
 

Hanno detto ...

Fanno un deserto e lo chiamano pace Tacito

Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli  Martin Luther King

Per  un istante le nostre vite si sono incontrate... le nostre anime si sono sfiorate  Oscar Wilde

L'uomo saggio capisce quando deve fermarsi  Anonimo

Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia Gesù  di Nazareth

Amico è colui che ti permette di scoprire arcipelaghi inesplorati dentro di te

Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore Einstein

 

Sono nato

non per partecipare

all'odio

 ma per partecipare

all'amore

Sofocle

 

MONACI BIRMANI 2007

 

MONACI TIBETANI 2008

 

Una Poesia di Gianni RODARI

Ci sono cose da fare ogni giorno :

lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola

a mezzogiorno.

Ci sono cose da fare di notte:

chiudere gli occhi, dormire, avere sogni

da sognare, orecchie per sentire.

Ci sono cose da non fare mai, né di giorno

né di notte, né per mare né per terra:

per esempio la guerra.

 

Il mio SITO

   

le bambole, i pupazzi, gli abiti dei peluches 

 in PupazziePensieri

il sito nato dalla mia arte creativa e dalla mia passione per la grafica e la fotografia

 

Pensieri in Libertà

Pensieri in Libertà  è il  blog che scrivo dall'ottobre 2006

Passate anche di lì se vi va ... 

 

Award Amico Blog

 

Arrivederci a presto !

 Vi aspetto per il  prossimo post ;

un caro saluto

erica

 
 

Ultime visite al Blog

aulincpdeu1paola1.amonteverde333iononsonoio3francis62008nicolacatefederica.iaurora.correnteesternolucefabdineanna_rigoniabfishsrlclzgppgiuericarg
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

bannerino

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963