Creato da ericarg il 25/01/2008
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Grazie, Marbe!
1° PREMIO CONCORSO The Fastest Reader
da cenerentola_07 con la seguente motivazione :
un topo di biblioteca, la sua vita è tra le pagine di qualche libro.
da cenerentola_07 con la seguente motivazione :
a Erica per il suo altruismo e la sua saggezza.
Ultimamente ho avuto poco tempo per scrivere e usare il Pc ma ho conservato alcune notizie interessanti trovate nelle news online
Una di queste mi ha lasciata perplessa
" Imation si è divertita a chiedere agli italiani che rapporto hanno con la loro chiavetta Usb.
Il sunto della ricerca dice che 2 italiani su 3 ha più di una chiavetta Usb ma, per la gioia di chi le vende come Imation, gli stessi dichiarano di smarrirle di continuo o di non ricordarsi cosa ci hanno messo. Il 70% degli uomini interpellati e il 65% delle donne hanno risposto di avere almeno 3-4 chiavette Usb ma l’80% degli uomini e il 75% delle donne sostiene di non sapere cosa c’è dentro.
... Continuando a scorrere i dati della ricerca si scopre che il 68% degli uomini e il 52% delle donne ha perso almeno una chiavetta Usb nell’ultimo anno.
Sulla base di questi dati, Imation fornisce cinque consigli per salvarci dall’eventuale perdita di dati importanti.
Si dovrebbe agganciare la chiavetta a qualcosa (borsa, valigetta, cellulare, collana o portachiavi);
pulirla spesso dai dati presenti;
acquistare drive protetti da password grazie a software preinstallati, per garantire la sicurezza contro l'accesso da parte di utenti non autorizzati;
preferire chiavette usb con opzione di protezione hardware in scrittura, per evitare che virus sconosciuti possano infettarle e diffondere la minaccia su altri pc. "
Sono perplessa perchè io ho diverse chiavette USB, so benissimo che cosa contengono e non ne ho mai persa una...
Sono un'eccezione ? o è Imation che si è rivolta agli unici Italiani sbadati e pasticcioni?
E voi, che rapporti avete con le vostre chiavette USB?
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E' tornato Giorgio Faletti con un nuovo romanzo edito dalla baldini castoldi Dalai , Io sono Dio
L'ho acquistato domenica pomeriggio in galleria a Milano, dove ero andata per ascoltare una prova d'orchestra alla Scala, e l'ho letto in due giorni
Un buon libro, con due storie che si incrociano nel presente di oggi nella Grande Mela, ma che nascono nel passato di un giovane uomo tornato distrutto nel fisico e nella mente dalla guerra del Vietnam
Un finale molto molto sorprendente che si scopre solo nelle ultime pagine, nonostante che per l'intero racconto si dipani a poco a poco la matassa intricata della vita della giovane poliziotta e del mandante delle esplosioni di New York
Ben scritto, coinvolgente, il libro ha solo qua e là qualche ripetizione inutile, qualche refuso da scrittore poco attento e qualche personaggio un po' troppo stereotipato come il padre ricco di Wade, il giornalista, ma vale la pena acquistarlo e leggerselo tutto d'un fiato se si amano i thriller all'italiana dell'ex comico Faletti, che ancora una volta ha ben centrato il suo successo letterario !
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Sabato ho fatto un bellissimo viaggio con gli amici dell'Uni 3 di Omegna. Era una splendida giornata, calda e soleggiata, e nel rientro a casa ci siamo fermati ad un autogrill per rinfrescarci un po'
Nel piccolo reparto dei libri ho trovato un romanzo di Nicholas Sparks che non conoscevo, Un segreto nel cuore, 2008 Editore Sperling & Kupfer economica
384 pagine che ho iniziato subito, non appena sono risalita in pullman, e che mi sono piaciute fin dall'inizio Un libro piacevole che ho terminato ieri mattina e che una volta ancora mi ha fatto amare questo giovane scrittore americano, le cui storie d'amore hanno fatto leggere milioni di persone in tutto il mondo
Un segreto nel cuore non è di certo " Le parole che non ti ho detto " o " I passi dell'amore ". che è il libro di Sparks che ho letto e riletto e che mi è rimasto nel cuore, ma è una buona storia ben scritta e ben confezionata, che attira per i contenuti ma anche per il fatto che ci sono due storie che si incrociano e che vengono raccontate in prima persona ed in terza persona
Non svelo il finale, piuttosto curioso, ma è chi racconta in prima persona che in effetti inizia e conclude questa inusuale storia d'amore
I due protagonisti principali sono Sarah, giovane insegnante che ha un matrimonio infelice alle spalle, e Miles, che due anni prima ha perso in un incidente improvviso la moglie che amava fin dai tempi della scuola ed è rimasto solo con il figlioletto Jonah, un bambino con problemi a scuola.
E' Sarah, la sua maestra, a riconoscerne il disagio e a comunicarlo al padre, vice sceriffo della piccola cittadina dove Sarah è tornata a vivere perchè i suoi genitori ed il fratello più piccolo Brian vivevano lì.
Tra lei e Miles nasce ben presto qualcosa che oltrepassa il comune affetto per il piccolo, ma entrambi devono chiudere con il passato e superare certe resistenze emotive prima di abbandonarsi al sogno di una nuova vita e aprire i loro cuori alla tenerezza e alla passione.
... e qui mi fermo, per non togliere il piacere di leggere il libro !
Buona lettura, se anche voi troverete questo romanzo e vorrete sapere come finirà erica
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Ho ritrovato una notizia di parecchi giorni fa che mi era interessata molto e che rigurdava il premio Orwell dato quest'anno ad un autore di un sito, "Night Jack", che narrava la vita di un agente inglese
Spesso nel mondo dei libri si incontrano poliziotti che scrivono gialli e diventano anche famosi, a volte, ma nel mondo del web è ancora raro trovare poliziotti che raccontano le loro giornate in divisa.
Lo hanno confermato i giurati del premio Orwell, che quest’anno hanno premiato l’anonimo gestore del blog “Night Jack”, un detective in incognito che per mesi ha tenuto mezza Inghilterra incollata al computer.
Sulle pagine web del sito sono sfilate le immagini delle notti di guardia, degli inseguimenti e delle operazioni di salvataggio, raccontate con uno stile che, hanno spiegato i giurati, rappresenta appieno «l’importanza e la potenza del mezzo utilizzato: il blog».
Le istantanee del poliziotto, però, erano storie pesanti.
In uno dei primi post veniva raccontata la storia di una ragazza asiatica scappata di casa solo per sfuggire alle minacce di una gang di ex giocatori di rugby assunta dal padre. Il detective aveva salvato la ragazza da un vero incubo.
Ma quello che choccava nei suoi racconti era la descrizione del degrado e della povertà che attanaglia le zone suburbane dell’Inghilterra, piena di «cani magrissimi e abbandonati», senza i nanetti da giardino che decorano le case della borghesia media, senza i bambini che giocano in cortile.
Nel blog c'erano tante altre storie e tanti altri orrori: ragazzine innamorate dei loro fidanzati che per loro non erano altro che «video sul cellulare» da mostrare agli amici e le nefandezze dei pedofili che progettavano di adescare, torturare e stuprare i bambini.
Pochi giorni prima della vittoria all’Orwell Prize l’anomino blogger ha chiuso il suo sito.
L'autore ha spiegato nell’ultimo post che la celebrità non era una cosa per lui :«Non posso andare di persona a ricevere il riconoscimento e ho deciso di donare il premio al Police Dependents’ Trust, l’associazione che aiuta le famiglie dei colleghi morti mentre facevano il loro lavoro».
Tremila sterline dirottate direttamente verso gli amici scomparsi ed una rinuncia di notorietà che si merita un grande applauso: in questo mondo narcisista ed esibizionista, un uomo che mantiene l'anonimato è veramente unico!
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Due anni fa avevo contribuito a creare un blog di politica locale www.margheritaomegna.it, scrivendo nei primi due mesi di vita di storia ed avvenimenti politici prettamente cittadini. L' altro ieri sono passata anche di lì a fare una visitina ed ho trovato questo interessante post sull'ultimo consiglio comunale omegnese, scritto dall 'amministratore attuale del blog
“PER IL CONSIGLIO COMUNALE DI OMEGNA, “SI PUO’ RISCRIVERE LA STORIA DE 25 APRILE”
Martedi 28 aprile, consiglio comunale con partenza ad handicap, mancano consiglieri ed assessori di maggioranza, è in pericolo il numero legale.
Alle 9,35 si apre il consiglio con l’arrivo di un assente, degli altri quattro, due arriveranno più tardi. Consiglio che in gran parte che scorre veloce, visti gli argomenti tecnici e scontati, con i punti approvati all’unanimità.
.....
Il vero dibattito si infiamma sull’ordine del giorno presentato dalla minoranza in cui si chiede il rigetto della proposta di legge che mette sullo stesso piano etico e morale i partigiani e gli aderenti alla repubblica di Salò. Fermo restando il rispetto per tutti i caduti, si sottolinea dai banchi della minoranza, è impossibile mettere sullo stesso piano vittime e carnefici.
Seguono due sospensioni,
una per la minoranza che integra il proprio documento con dei suggerimenti proposti dal sindaco Quaretta accettandoli,
una seconda sospensione chiesta dalla maggioranza, per riscrivere il documento della minoranza, tagliandolo in numerose parti,ma mettendo in primo piano il fatto che è ora di superare vecchie visioni, e che da oggi “si può anche riscrivere la storia del 25 aprile”.
Messe ai voti le due mozioni, veniva votata con 11 voti a favore e 7 contrari, la proposta della maggioranza, e bocciota quella della minoranza con 7 voti a favore e 11 contrari.
Abbandonava l’aula il consigliere Empolesi affermando “meno male che questa è una città medaglia d’oro alla resistenza”.La serata si chiudeva alle 24,15 con la visibile amarezza del gruppo di minoranza, sottolineando che Omegna meritava altro. "
Sono figlia di un IMI, un internato militare nei campi di concentramento nazisti, e ricordo che mio padre ha sempre detto che durante la prigionia i repubblichini passavano a chiedere loro di firmare per Salò. Chi lo faceva, poteva tornarsene tranquillamente a casa in Italia.
Lui e tanti altri suoi commilitoni non hanno mai voluto firmare. hanno sempre detto No Ed hanno subito violenze ed orrori per lunghi lunghissimi mesi, dal settembre 1943 al maggio 1945, sbattuti nei peggiori posti della Polonia e della Germania.
E' stato liberato dai Canadesi ed è rientrato nel settembre 1945. Con i segni di quelle violenze , fiiche e psicologiche, indelebili e mai dimenticate, anche se per anni non ne ha quasi mai voluto parlare.
Per lui e per tutti quelli come lui che , giovanissimi, subirono il fascismo ed il nazismo in tutte le sue forme peggiori, io porto avanti un discorso di memoria nei miei blog e nel mio sito
Per non dimenticare e per ricordare il loro sacrificio in nome della libertà e della democrazia
La decisione del Consiglio Comunale omegnese quindi non può che far dire anche a me: " Omegna si meritava ben altro Povera Omegna, che tristezza ....!!!"
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