opinioni e poesie

sono uno stupido!!

io sono molto stupido!!!

E penso di non aver mai compreso la realtà delle cose!

Guardavo un arazzo nella mia stanza!

Chiamarlo arazzo è fantascienza perchè si tratta di un tappeto raffigurante

un pascolo ai piedi di un monte  attorniato da strani alberi ed un cervo dalle giovani corna ed una cerva col piccolo.

Veramente l’avevo comprato da un marocchino laureato conoscitore di cinque lingue che lavorava alla cooperativa facchini di un’azienda di trasporti.

L’avevo fatto incorniciare spendendo per la cornice più di quanto costava il tappeto e l’avevo appeso in salotto godendomi la visione e provando piacere nel farlo considerare agli amici e conoscenti che arrivavano a trovarmi.

Oggi … dopo trent’anni lo osservo e mi chiedo a cosa è servito tutto ciò?

Ho sfruttato la posizione di un poveraccio che aveva abbandonato il suo paese per cercare fortuna nel mio!!

Ho creduto di essere ..furbo… nello sfruttare ciò che mi perveniva in questo modo.

Non ho pensato di capire la sua storia, la sua tragedia, il suo distacco dal paese, la famiglia lasciata, le sicurezze (se pur nella difficoltà reale) lasciate.

Questo episodio è l’emblema del mio egoismo!

La volontà colonizzatrice dell’altro usufruito come merce.

Eppure avrei dovuto capire con la mia storia personale quanto bisogno di aiuto avessero gli emigranti.

Oggi ho ben presente davanti agli occhi la storia di mio bisnonno che emigrò in Argentina con due figlie piccole e la moglie incinta, che perse per polmonite nel viaggio la figlia più grande, che dovette seppellirla in mare, che arrivato nella terra di destinazione perse la moglie di parto e la neonata.

Rabbrividisco al pensiero di come si sentì in quei momenti, al pensiero di come avrebbe voluto ricominciare una nuova vita, con una figlia ancora undicenne in un paese dove non era in grado di comunicare, dove il lavoro lo costringeva a lasciare la figlia a chi non conosceva!!!!!!!!!

Dico… fu costretto a tornare senza una lira… chiedendo successivamente aiuto ai suoi fratelli e forse elemosinando pane per la sua piccola.

Ricordo gli occhi umidi di mia nonna nel raccontare questa che pare una storia e che invece è realtà!

Ma che cacchio ne sappiamo noi della sofferenza!!?

Ben pasciuti e riposati nei nostri letti, dove i sogni sono solo di possedimenti futuri e di grandiosità e di ricchezze non conosciamo la disperazione di chi non ha!!!

La fortuna di nascere in questo posto, in questo momento, non riusciamo a capirla più di tanto.

Mi rammarico con me stesso di non aver sofferto ed aiutato in quei momenti chi mi stava accanto e sicuramente aveva bisogno di comprensione ed aiuto …materiale…e morale!!!!