Tra le nuvole

L’importante è partecipare...

Sabato pomeriggio ho deciso che sarei andato a votare: sino a qualche ora prima ero fermamente intenzionato a non farlo, nell’assoluta convinzione che gli italiani non meritano di essere costretti a scegliere il frutto meno marcio dal cesto di frutta andata a male.
Poi.
E’ stato più forte di me.
Ho immaginato che vedendo esultare i sicuri vincitori di stasera mi sarei roso il fegato per non aver cercato di contrastarli col mio voto.
Forza Itttaliani, turiamoci il naso e votiamo il meno peggio, anche se ormai a furia di turarselo il naso sta cadendo a pezzi, come quello dei cocainomani all’ultimo stadio.
Vedere la faccia gioiosa di Silvio che rilascia dichiarazioni a Bruno Vespa, Emilio Fede che piazza le bandierine colorate, la felicità dei vari Maroni, Calderoli, Bossi (a quando il prossimo Tête à Tête a base di Viagra con la Corna, così ce lo togliamo definitivamente dai coglioni?), la protervia di quell’arrogante avvocatucolo di La Russa... Sto male solo a pensarci: credo che mi autodenucerò per non aver pagato il canone e mi farò piombare la televisione..  guai a chi mi aggiorna sul blog di come vanno le cose in Italia..
Ciò che mi fa stare peggio è che l’alternativa a tutto ciò è il partito democratico di Veltroni e l’occulto (ma nemmeno tanto) potere economico che lo sostiene. Non è scritto da nessuna parte che sia il male minore per il paese, non sottovalutiamolo: vale la pena metterlo alla prova, non sappiamo ancora quali e quanti sfaceli può combinare.
Casini ha fatto sapere che è pronto a governare in caso di pareggio: cazzo, ma questo è mezzo scemo oppure lo sottovaluto?
Quasi quasi me lo auguro davvero il pareggio, così si rifà le legge elettorale, si scioglie tutto e si ritorna a votare.. persino Sartori dava consigli su come sabotare il voto: un crocetta al parlamento per uno schieramento e un voto al senato per lo schieramento opposto, così è garantita l’ingovernabilità. Ma io sono una povera mente ingenua e voto d’istinto, Sartori è un tecnico distinto che la sa lunga, talmente lunga che l’ultimo libro lo ha pubblicato con (o per?) Mondadori.
I Siciliani... voteranno in massa per Lombardo, dimenticando o ignorando le vicende che lo hanno visto protagonista, assieme ad altri galantuomini, di un giro di tangenti una quindicina d’anni fa. Dimenticando o ignorando a bella posta che questo partito per l’autonomia non rappresenta nulla: è solo espressione di un potere autoreferente, un bacino elettorale di voti di scambio da vendere al miglior offerente. E’ il modo più semplice di fare politica, neanche la fatica di buttare giù un programma.
Faranno il ponte sullo stretto, gli scavi per la Tav, toglieranno la spazzatura dalle strade di Napoli, aumenteranno le pensioni, detasseranno il lavoro straordinario, appenderanno per le palle i pirati della strada; ci hanno promesso da ambo le parti un nuovo boom economico: occhio, che le conseguenze di quel miracolo sono stati gli anni di piombo.
Alle prossime elezioni vi prometteranno un naso nuovo, altrimenti non avrete cosa turarvi prima di andare a votare.