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Uno psicologo dell'università britannica di Cardiff (noto per le sue ricerche bizzarre) suggerisce un calcolo in base al quale decidere l'acquisto di un dono. "Per non spendere soldi inutili e garantire divertimento sul lungo periodo"
Amici ma ditemi voi ci credete?
Comprarlo o non comprarlo? Questo è il problema.
Soprattutto se l'oggetto in discussioneè il regalo di Natale per vostro figlio.
Ci giocherà abbastanza? Sarà un buon investimento?
Soddisferà contemporaneamente la sua curiosità e le regole dell'educazione ludica?
Babbo Natale in arrivo, i più piccoli in fibrillazione,
i genitori in ansia alla ricerca del regalo migliore.
Per loro, e per gli amanti della matematica applicata agli argomenti
più bizzarri,arriva dal Regno Unito la formula per il regalo perfetto.
L'autore è il dottor Cliff Arnall, lo psicologo dell'università britannica
di Cardiff noto nel campo delle ricerche improbabili per aver individuato
nel 20 di giugno
il giorno più felice dell'anno e nel terzo lunedì del mese di gennaio
quello più triste.Insomma più che un fatto di matematica
forse è più un fatto di fede:
per sapere se il vostro piccolo sarà felice a Natale, il dottor Arnall
suggerisce un calcolo.
Se vi va di crederci, prendete carta e penna. O visitate il sito
la pagina ospitata da una nota catena di prodotti per bambini che permette
un rapido calcolo del valore del regalo.
D'altronde il problema deve essere reale se la stessa catena ha scoperto
somministrando un sondaggio a oltre 5mila genitori inglesi - che nel 65%
dei casi i loro figli ricevono regali che non utilizzano. Prima, quindi,
meglio analizzare il giocattolo in base a sei criteri.
Immaginate che il vostro piccolo abbia chiesto a Babbo Natale
un criceto Zhu Zhu Pets, animaletto di pezza meccanico definito
dal Financial Times "l'oggetto più desiderato del 2009".
Per prima cosa provate a stabilire in numeri, da uno a cinque,
se l'oggetto permette al piccolo di giocare da solo (variabile Pi),
di giocare con gli altri (Po), di stimolare la sua creatività (Cr),
di sviluppare l'interazione sociale (S); se il gioco è pratico nel trasporto (U)
e se può essere passato anche ai fratelli più piccoli (H).
Poi provate a definire la quantità di ore che, in una settimana,
il bambino dedicherà all'animaletto e considerate questo numero
come variabile T. Individuate poi la somma dei mesi durante i quali
l'oggetto rimarrà di suo interesse,variabile L, e ora moltiplicate
le due cifre e dividete il risultato per la radice quadrata del costo,
variabile C. Aggiungete poi la somma totale
dei sei criteri e il risultato sarà la percentuale di usabilità del gioco.
Risultato che naturalmente cambia da bambino a bambino,
variando anche in funzione dei valori assegnati dai genitori.
La formula, riassunta, è questa:
TxL+Pi+Po+Cr+S+U+H/radice quadrata di C.
Volendo applicare il calcolo al simpatico criceto tanto ambìto
per il Natale 2009, il risultato sarebbe più o meno pari a 30.
I valori ottimali si trovano intorno al numero 40 ma la stima del criceto
diventa interessante se si considerache il costo del giocattolo
si aggira intorno ai 7 dollari.
L'idea della formula del regalo perfetto è stata suggerita a
Cliff Arnall dall'azienda di giochi inglese che, in un comunicato, spiega:
"Sappiamo che quest'anno la pressione sulle finanze dei genitori
sarà molto alta.Per questo vorremmo mostrare loro che l'acquisto di un gioco
rispetto ad un altro, può rappresentare non solo una sorpresa natalizia
ma un divertimentoa lunga durata che permette anche
un discreto risparmio".
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CAMPOBASSO
Storia e Turismo Campobasso |
La città di Campobasso, capoluogo di provincia e di regione del Molise, è situata 786 metri sopra il livello del mare e conta circa 50.000 abitanti. L'origine incerta, pur se molto antica, sembra ricondurre ai secoli VIII e X, quando si ha già notizia dell'esistenza di 2 borghi, Campus de Prata e Campus bassus, dove la parte più antica è situata sulle pendici di un colle ed è dominata dal Castello Monforte, mentre la parte nuova si estende in pianura. Il nucleo più in alto, rappresentato dal castello, ospitava i Longobardi, durante la loro funzione di coordinatori di tutto il territorio circostante. Succesivamente si ebbe la conquista da parte dei Normanni e Campobasso divenne capitale del feudo dei conti del Molise, sviluppandosi anche verso il borgo sottostante. Il grando sviluppo urbano si ebbe poi sotto gli Angioini e gli Aragonesi, continuando per i secoli successivi, pur attraversando periodi di crisi ed epidemie. Negli anni a seguire Campobasso venne considerato un centro molto importante sia dal punto di vista economico che sociale, a causa della sua nomina nel 1806 a capologuo della provincia del Molise, ma ancor più dopo che nel 1963 ci fu la separazione della provincia di Campobasso dall'Abruzzo e il Molise diventava la 15° regione d'Italia. Dal punto di vista economico la città è caratterizzata prevalentamente dal settore agricolo e dall'allevamento del bestiame, ma troviamo anche delle industrie artigianali per la lavorazione di lame d'acciaio che hanno origini molto antiche, in quanto l’arte spadaria del luogo è documentata già nel ‘300. |
L'OLIO MOLISANO
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