Creato da estate_82 il 21/03/2005
I pensieri li lascio qui, in un vasetto sottovuoto tra le marmellate, qualche buona bottiglia di vino e le conserve di pomodoro..
 

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Enrico ha 11 anni e guarda in tv, affascinato, le immagini dell'Apollo con papà Paolo, mamma Clara e lo scettico nonno Siro. Nessuno può sapere che anche qui, a Lancimago, 500 anime, sta per accadere qualcosa di importante: ma molto, molto brutto... Una serie di avvenimenti terribili, nei nove giorni della missione Apollo, faranno scoprire agli abitanti che cos'è il vero orrore. Enrico, superando il silenzio e l'ottusità degli adulti, con la fantasia come unica arma, riuscirà a comprenderlo e a fermarlo. Per sempre? Ma che succede se il patto con una antica potenza è rotto? Enrico una idea se l'è fatta: e infatti lo ritroviamo, adulto, che torna a Lancimago, con il figlio di undici anni.
 

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28 SETTEMBRE 2006

Post n°420 pubblicato il 28 Settembre 2006 da estate_82

Ieri il giretto serale con Berny mi ha riportata nel quartiere della mia infanzia..
E’ rimasto tutto come lo ricordavo, solo più piccolo di come appariva nei miei pensieri, ma tutto uguale a quando me ne sono andata, ormai più di dodici anni fa. Calava la sera sui palazzoni un po’ scoloriti, sui marciapiedi scrostati, sui muretti, sui giardini.. Mi son tornate in mente così tante immagini che per un attimo mi girava la testa..
Mi è tornato in mente quel pomeriggio d’estate in cui io e la Simo avevamo deciso che volevamo girare il mondo come due zingare e per raccogliere i soldi ci eravamo sedute per terra davanti a casa mia, con un sottovaso verde e un cartello con la scritta “AIUTO”..
Che furbe!! Eravamo entrambe cresciute lì, il quartiere era piccolo e tranquillo e chiunque passasse ci conosceva da sempre e ci salutava con un sorriso divertito; dopo due ore ancora non avevamo raccolto neanche cento lire, e ci venne l’illuminazione: eravamo troppo pulite! Per questo nessuno ci credeva vere mendicanti..
Quanto si incazzò mia madre quando, tornando a casa, ci trovò lì sedute con la faccia e i piedi neri di polvere!!! Quasi quanto quella volta che mi aveva beccata a vendere la sua collana di perla al mercatino dell’usato!!!

Che poi quando ero piccola facevo delle cose proprio cattive.. C'era un bambino che abitava all'ultimo piano che si chiamava Marco, Marchino in realtà, perchè era più piccolo di noi e di corporatura esile.. con gli occhiali con la montatura di plastica trasparente, l'aria malaticcia.. con due gambette magre che spuntavano dai pantaloncini corti e i calzettoni tirati su.. Aveva un carattere calmo e remissivo, cagionevole di salute.. Povero Marchino..
E come se non bastasse era l'unico maschio, così quando noi giocavamo a cucinare con le pentoline e i tegamini lui faceva il marito.. E lo obbligavamo mangiare DAVVERO quello che cucinavamo, anche se gli ingredienti erano sassi, fango e foglie degli alberi..
Poveretto.. Lui era buono e se le mangiava le cose.. Poi però una volta gli ho fatto bere lo Svelto, quello verde per i piatti.
L'ho messo in un bicchiere da Martini e alle sue proteste gli ho detto "Ma dai Marchino!! E' un drink! E' al kiwi! Bevi o no??!".
E lui aveva bevuto.. E quella volta lì era stato proprio male, minchia quanto era stato male.. Gli avevano fatto anche la lavanda gastrica..
Ma chissà dov'è finito adesso Marchino.. non l'ho mai più rivisto da quando mi sono trasferita..

Aaaaah.. che bei tempi, quanti ricordi.. Ero proprio una bambina adorabile..
 

 
 
 
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