FABRIK'S Life
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« L'UCCELLINO IN CHIESA | Messaggio #252 » |
Post n°251 pubblicato il 11 Novembre 2008 da fabrik80
La mia pesca rossa Leggendo stamane sul blog di Liv Tyler, mi è tornato in mente quando nel periodo compreso tra il 1994 e il 2002 mi presi cura di un pesciolino rosso, anzi, pesciolina perchè non aveva i due falli (per chiarimenti visitare il sito di Lyv o commentare nel presente post); La diedero a mia nonna e mia sorella un giorno al Continente (ora assorbito dal gruppo francese Carrefour) di Nichelino, in omaggio se compravi del pesce da cucinare. Come dire .... "il pesce da noi è vecchio, fà schifo ed è per questo che è in offerta, ma non puoi uscire di qui dicendo che noi non serviamo il pesce fresco." Mi presi cura fin da subito e forse la cosa più incredibile è che non diedi mai un nome al povero animale. Si chiamava semplicemnte "Pesce". La nutrivo una volta al giorno con il suo mangime e in principio le cambiavo l'acqua una volta al giorno. Cambiai col tempo. Da 14enne a 17enne e poi a 20enne. Si può dire che lei e io siamo stati degli ottimi amici. Io mi confidavo con lei e lei non diceva niente a nessuno. Era infatti muta come un pesce. Mi dispiaceva vederla sempre sola e rinchiusa in quella boccia, tant'è che di tanto in tanto gli cambiavo casa, scenario, arredamento. Le volevo bene insomma. Le cambiavo l'acqua poi una volta ogni 3/4 giorni. Avevo saputo infatti che i pesci hanno bisogno d'acqua a temperatura ambiente. Cosicchè quando gli cambiavo l'acqua, le preparavo l'acqua in un'ampolla e prima di trasferirla lasciavo passare tra la mezz'ora e l'ora. L'acqua, sopratutto se del rubinetto, ha tutto il tempo inoltre di abbattere il cloro e diventare meno basica. L'acqua di queste pari infatti, ha un ph parecchio basico e le piante sono le prime a patire. Quando la trasferivo lo facevo a mani nude. Infilavo la mano nella vasca e l'andavo a cercare. Poi pero' non la prendevo. Aspettavo che la mia mano fosse ben temprata dalla temperatura dell'acqua ed era incredibile vedere che a un certo punto era lei stessa a venirsi ad assidare tra le mie falangi per farsi pulire la casetta. Una delle cose che mi divertiva fare era riempire ogni tanto la vasca da bagno e farla giocare lì dentro. Le mettevo la barchetta, le paperelle. Qualche volta mi divertivo a buttare dentro il biochettasi, così si formavano le bollicine e lei ci giocava intorno. Una volta feci la cagata di fargli assaggiare la nutella.... Secondo me è durata tanto sperando di poterla assaggiare di nuovo. Nel 2002 ebbi contemporaneamente in casa il cane, il gatto e il pesce. Spero domani di poter pubblicare la foto con tutt'e tre assieme: Il Pesce, anzi, la Pescia che boccheggia al cane, Pluto che ringhia al gatto che, sopra la vasca del pesce lo puntava per mangarselo. Un disastro. Poi fui costretto a scegliere l'animale domestico e pur di non restituire Pluto al canile, decisi di andar a vivere da solo per conto mio con lui affidando la pescia a mia nipote. Morì il giorno del mio compleanno. |
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