Una Voce..La Mia.

Buonasera.. o buongiorno (dipende da voi)… benvenuti.

Benvenuti nel salotto virtuale di faly.
Stasera vi offro da bere..
Ho un caffè nero bollente, per chi vuole lo macchio cn un po’ di latte.
Un limoncello? O crema di whisky? Per le donzelle c’è la Coca fresca o un’aranciata. Birra a volontà.
Stuzzichini? Ma certo! Per i golosi (presente!) tavolette di cioccolata fondente alte 1 cm.

Mettetevi comodi.. e rilassatevi.
Giornata intensa vero? Pesante, a stento sopportabile il nuovo caldo.. e il traffico..il capo.. i colleghi… la spesa.. la fretta.. e bla-bla-bla.
Max scommetto che tu stavi riflettendo sul tuo prox post.. o sulla tua passata storia finita male.. chiedendoti quando arriverà quella giusta.
Bà, bella di casa, tu senz’altro stremata dal lavoro, ti guardi la pila di panni da stirare (dupalle!) e ti coccoli il cuccioletto di casa.
Oh Rò, e tu? Incantata anche stasera a guardare le stelle che ti ispirano solitamente pensieri così dolci?
Nicola… un’altra giornata intensa anche questa.. lavorando cn tanta passione cm sai fare tu… riflettendo su cm il mondo sarebbe migliore se tutti fossimo uguali.
Luca? Ti stavi buttando sul divano cn i cuccioli.. domandandoti se anche il prox week nn sarà migliore dei passati?
Cara Donatella.. dopo il lavoro, hai corso per la casa, fatto la cena e sbuffato per il caldo? Son curiosa di sapere dove le scovi le iniziative per i tuoi sondaggioni.
Dolce Tony… il profondo dall’animo nobile… l’artista vulcano di idee… la colonna della famiglia dalle porte sempre aperte..
Bruno? Eccoti. Quali pensieri hai oggi riversato in quelle rime e in quelle parole che tanto parlano di te?
Piccola Vera.. affogata nei libri anche oggi? Malinconica.. pensi alla tua casa vero? Ancora ti chiedi cosa ci fai lì?
Roby caro, che rimbalzi energicamente da una parte all’altra coltivando nell’anima il tuo spirito di capitano..
Annita… sei tornata alla base, in patria… ad una nuova vita.. mi ricordo di quando facevi le valigie sai?
Michele.. che cerchi di tenere a freno la tua voglia di libertà e di vita, condensando il tutto in poche righe che parlano per ore..
Enrico.. dio che incazzoso che sei.. hai smadonnato contro il quattro zampe che nn sta mai zitto.. lì in quell’angolo pari al buco del c*** del mondo? Leggo la tua rabbia straripare sfondando gli argini del tuo auto-controllo..
Fabio.. che coltivi la magia tenendola stretta a te cm fa un bimbo col seno della sua mamma..
E tutti voi altri, caspita di qualcuno nn so neanche il nome… uhm… com’è sta cosa???
Vi vedo cm me a volte un po’ abbattuti..
“Oggi il lavoro nn è andato un granchè”.. oppure “Voglio ricominciare da zero”…”Nn trovo la persona giusta per me”… o magari “Sono stanca di queste giornate, beata quella che fa cm gli pare, beato quello che viaggia sempre”. “Vorrei una porsche sotto il culo”.. “Vorrei quei jeans firmati”..”Vorrei il villone cn piscina”… “Vorrei…vorrei…vorrei…”.
Ci lamentiamo certo, tutto ci sta stretto, niente ci sta comodo.
Oggi il Sig. XX mi ha regalato un sorrisone grandioso.
Era accaldato e sudato, s’è preso un permesso dal lavoro per portarmi i documenti e fare il 730. Simpatico, gioviale, 44 anni portati benissimo. “Bel ragazzo, solare” ho pensato. Dopo un paio di batture il Sig. XX è andato via. “Ho un po’ da fare” ha detto. Già, da fare. A casa lo aspettano tre ragazzini, dai 16 ai 9 anni. La mamma nn c’è più, se l’è portata via il male del secolo. Ed il piccolo Patrik, 9 anni, aspettava papà. Perché lui nn vede. Lui è cieco. Il Sig. XX sorrideva ed era felice di correre a casa, appena liberatosi di quel fardello di cartaccia che conteneva “molte” donazioni in beneficenza, tra cui adozioni a distanza.
La Sig. XY correva anche lei. I suoi piccoli l’aspettavano, insieme al giovane papà, 38 anni, affetto da sclerosi multipla. E così tanti altri.
Certo, c’è anche il Sig. XZ, un aitante 90enne cn 3 pensioni di cui una appena al di sopra dei 107mila euro. E vi dirò… era il più scontroso di tutti.
Ho provato vergogna. Vergogna per le mie lamentele. Vergogna per le volte in cui butterei tutto all’aria. Vergogna per quando guardo le mie figlie e dico:”Nn vi reggo più”. Vergogna per le volte che guardando lassù ho detto :“Perché mi hai fatto questo”.

Lo so, lo so benissimo. Sarà un momento. Folgorante, abbagliante, ma sempre un momento. Cm un fulmine a ciel sereno, che rischiara stavolta le idee, per lasciar tornare il buio e il torpore appena scompare.
Nn so se ha funzionato. Ho provato così a regalarvi un momento.
Un momento in cui, tutti voi cm me, spero abbiate provato la sensazione di essere, nonostante i tanti   problemi, delle persone fortunate e nonostante tutto “felici”.

Cn affetto, Barbara.