Creato da guerrinob il 22/10/2008
Diario di villaggio

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

 

« Sono tornatoCantero orti »

Diario di villaggio

Post n°101 pubblicato il 19 Novembre 2009 da guerrinob

I sentieri del villaggio

 

Sapevo dove avevo messo la pila. Siccome in aereo non si possono portare coltellini, aprire la valigia, skocciata artigianalmente,  trovare la pila per districarmi tra le ragnatele, tipo liane, e  un lenzuolo da buttare sul materasso nel pieno buio delle 4 della notte, non è stato facile. Il lenzuolo mi ha regalato tre ore di sonno ristoratore, anche privo di zanzare, non ancora avvertite del nostro arrivo.

Alle 7 la  luce del mattino arriva velocemente. Pino è già fuori impegnato in baci e abbracci. Esco anch'io e saluto tutti anche quelli che non ricordo di conoscere. La sorpresa non è di trovare tante facce sorridenti, ma un'Africa che sembra diversa: verde e nuvolosa.

In bagno non c'è acqua e per una spolveratina alla faccia bisogna andare prima al pozzo. Le donne già in attività, qualcuna lava i bambini da mandare a scuola, riempiono il mio secchio senza farmi aspettare il mio turno. La corda del pozzo è rotta sostituita da vari pezzi annodati, compresa una cerniera di  tenda militare. Tirar su l'acqua non è così facile. Sanno che siamo imbranati. Prima di lavarmi la faccia è indispensabile pulire il bagno, operazione non facile, la cui buona riuscita mi da entusiamo a sufficienza per pulire anche la camera. La cucina è già pulita, pensiero gentile di Giulio, che dopo averci prelevato all'aeroporto ha dormito con noi, senza russare minimantente e ha pure preparato il caffè. La temperatura del mattino, solo 30 gradi, ma l'umidità è tanta e il sudore è abbondante.

Giulio ha una sola moglie, perchè cattolico, Caterina, originaria di Fanhe, molto stimata. In casa hanno 20 figli, tra figli naturali e affidati. La prima una splendida ragazza già laureata, si chiama Nilza. Giulio oltre ad essere l'autista del bus scolastico della scuola dei frati di Nhoma, fa il nostro amministratore, controlla la scuola in nostra assenza e paga gli insegnanti.

Non riesco a farmi una ragione del cielo coperto.

La stagione delle piogge terminerà ufficialmente a fine mese. Questo periodo delle piogge non è stato buono. Le piogge sono mancate per una quarantina di giorni. Giulio ne ha contati 45. L'irregolarità delle piogge comprometterà il raccolto del riso. Al momento nel quale le piantine del riso erano pronte, le risaie non avevano acqua. Passano ancora donne e bambine con fasci di piantine di riso sulla testa, dirette alla risaia, ma è tardi.

Sotto l'albero sacro, il grande poilon, ho trovato molte piantine di riso secche, che non hanno potuto essere trapiantate, perché quando le piantine erano pronte le risaie erano asciutte.

Mentre Pino e Giulio vanno a Mansoa per le provviste, oltre al pane manca quasi tutto, io e Felipe ci occupiamo dell'acqua , sperando che il presidente Guido, nella sua permanenza da metà luglio a metà agosto, non abbia esaurito le scorte del serbatoio. Infatti ripristinato il filtro, l'acqua arriva, ma sarà pochissima, perchè la pompa era già rotta a luglio e il serbatoio è di soli 5 metri cubi.

Sistemiamo anche i collegamenti del piccolo pannello fotovoltaico. Paolo mi ha dato uno schema chiarissimo, l'unica difficoltà è intuire che il cavo positivo è quello marron, lo avrei preferito rosso.

Il successo  di queste operazione mi gasa e metto mani al potabilizzatore dell'acqua. Troviamo una bicicletta facciamo i vari collegamenti e con un secchio di acqua del pozzo da una parte e bottiglie vuote dall'altra tento di pedalare. Felipe non me lo permette e col suo fisico atletico e asciutto, sale in sella. Funziona tutto e l'acqua fluisce pulitissima nelle bottiglie. Dicono anche senza virus. Certo anche senza minerali, perchè le maglie del filtro a osmosi inversa sono microscopiche. L'acqua è buona, si apprezza la sua leggerezza e sarà preziosa. Felipe non ha la pedalata del passista e ho le mie difficoltà a impedire le accelerate, per garantire la regolarità della pompa azionata dal copertone posteriore della mountain bike. E cominciamo a bere.

Ora l'impegno più arduo sarà riparare la pompa sommersa del pozzo. La tiriamo su. Notiamo subito un filo esterno spezzato dall'utilizzo dei secchi. Decidiamo di staccarla e di portarla all'indomani a Bissau. Intanto sono arrivati Pino e Guido con pane e pesci.

Non contenti di raccontare a loro i nostri successi, telefono anche a Salvatore ancora in Italia.

Al Pomeriggio è atteso Armandon per il corso di orticoltrura alle donne. Noi lo estenderemmo molto volentieri anche agli uomini, ma c'è incompatibiltà culturale.

Giulio ha fritto i pesci, che sembrano dei carboncini. Io nel tentativo di smentire le idee di Piera, che ritiene la mia presenza in Africa non molto utile, lavo i piatti, Ma Felipe, temendo che gli scippi il lavoro, li rilava un'altra volta.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

mandownelviprimobazarantonio.leccisoleonfuoco60giuseppe195ingensmofeuspykejubevmarcobertamonigeppolredcianchoelena.fischiettidante.porruveronica0891deltatrade.e
 

Ultimi commenti

RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963