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fantasmi o fantasie?

nella vita capita di vedere cose che non sembrano reali o sentire fatti e avvenimenti inverosimili.....bhe giudicate voi

 

 

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MIRACOLI E PIRAMIDI

Post n°87 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da beby85e

Negli anni trenta (quindi molto recentemente) presero poi forma le altre teorie: tale Bovis, dopo aver visitato la Grande Piramide ne restò fortemente colpito e decise di ricostruire la stessa in scala ridotta e per dedicarsi ad alcuni esperimenti sulla mummificazione dei corpi. L'ipotesi era infatti che gli Egizi avessero costruito le piramidi allo scopo di favorire la conservazione dei corpi sepolti all'interno, in aggiunta ai già noti processi di imbalsamazione. Gli esperimenti portarono, a dire del curioso ricercatore, ad effetti a dir poco miracolosi e non soltanto per quanto riguarda i processi di decomposizione dei corpi. La piramide sarebbe infatti stata in grado anche di conservare i cibi, di favorire la germinazione dei semi e di far crescere meglio le piante, di migliorare l'attività' mentale e curare diverse malattie nonché -incredibile ma vero- di rigenerare ed affilare le lamette dei rasoi da barba! Visti gli effetti miracolosi qualcuno pensò addirittura di depositare il brevetto del modellino di piramide ed infatti a tutt'oggi, copie piratate permettendo, piramidine "patented" vengono vendute praticamente in tutto il mondo. Gli effetti benefici sembrano però prodursi soltanto in particolari e imprecisate condizioni ambientali e soprattutto, come molto spesso accade in questi casi, avvengono soltanto ad alcune persone lasciando tutte le altre a bocca asciutta! Così come avviene per la maggior parte dei fenomeni bioenergetici gli esperimenti restano infatti non riproducibili secondo i canoni del pensiero positivista e qualunque tentativo di analisi in tal senso conduce quasi inevitabilmente ad intuibili insuccessi. Non sarebbe infatti "l'apparato" piramide a produrre gli effetti quanto piuttosto la persona che lo utilizza. Le cosiddette "energie" verrebbero quindi raccolte (o catalizzate) soltanto grazie all'operatore e non dall'oggetto magico. Ad avvalorare tale ipotesi sarebbero anche alcuni esperimenti più recenti, condotti utilizzando non più un modello preciso ma soltanto un semplice telaio di forma piramidale. L'errore più grave nel quale di solito incorrono i ricercatori dell'occulto rimane di solito proprio quello di rapportare le loro esperienze ai criteri di sperimentazione esatta della scienza ufficiale, senza rendersi conto di offrire così argomenti validissimi ai loro detrattori. Non e' infatti possibile misurare in termini fisici fenomeni che nella sostanza al mondo fisico non appartengono e quindi, così come rimane del tutto impossibile misurare un'emozione o un sentimento per pura e semplice mancanza di conoscenze o di strumentazione adeguata, allo stesso modo non e' possibile misurare o riprodurre secondo i canoni del metodo sperimentale un fenomeno fortemente soggettivo. Vi sono infatti persone che dopo aver visitato una piramide si sono sentite letteralmente rinascere, lasciandosi magari alle spalle anche qualche acciacco, altre che invece ne sono uscite fortemente turbate, altre ancora rimaste quasi totalmente indifferenti. E, se la scienza impone di attenersi al concreto, sul piano umano non esistono elementi per dubitare delle affermazioni di alcuno. Sulla geomanzia e sulle cosiddette correnti energetiche presenti nella valle del Nilo sono stati poi condotti diversi esperimenti, alcuni anche molto recenti, con metodi di approccio diversissimi. Ovviamente vale quanto già esposto prima: esperimenti scientifici atti a dimostrare l'esistenza di campi magnetici alterati, di attività elettromagnetica anomala o anche di radioattività, non hanno, com'era prevedibile, condotto ad alcun risultato certo ed attendibile. Altre ricerche condotte invece da sensitivi o da ricercatori geomantici rivelano invece che si tratta di una zona estremamente attiva sotto il profilo energetico, al pari di molte altre zone che rivestono od hanno rivestito una considerevole importanza sul piano dello sviluppo della civiltà. Il flusso energetico presente nelle aree attraversate da grandi corsi d'acqua sarebbe infatti, secondo la geomanzia, particolarmente ricco e in grado di apportare non pochi benefici alle popolazioni che vi risiedono. Le piramidi sorgerebbero, sempre secondo i geomanti, esattamente in coincidenza con le intersezioni di alcune delle linee di forza più potenti del pianeta, esattamente come molti altri edifici magici o religiosi eretti nel corso dei secoli.

 
 
 
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Nella valle dei morti

Nella valle dei morti sono entrato.
La mente ardeva possente, ho cantato.
Eco fischianti e arcangeli d’abisso
mi seguivan nel viaggio. Mi scortavano
fino alle ultime barriere dei mondi
esseri limpidi d’aria ed il ricordo
di saggi antichi e splendenti che un tempo,
aquile alte, guidavano il mondo.

Per un giorno ho veduto, ho contemplato il mare
dove giacciono le ancore dei velieri scomparsi.
Ho raccolto dall’albero di vita un rosso frutto,
l’ho accostato alle labbra, l’ho baciato e ho pianto.

Quando morsi, però, morsi il mio cuore:
svanì la gioia e tace il dolce canto.
Hanno chiuso i miei occhi, mi han rubato
il frutto rosso: il fanciullo è infelice.
Dalle case di pianto non sa uscire,
non vi è alcuno a sentirlo, non vi è alcuno.
In nessun luogo al mondo vi è qualcuno.

28.III.1987

   

 

 

 

 

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STORIE DI FANTASMI PER IL DOPOCENA

Storie di fantasmi per il dopocena

In questa casa (in promo piano nella foto) visse Ettore Scognamiglio, ebanista napoletano trasferitosi a Mantova nella prima decade dell'8oo. La pronuncia di Scognamiglio risentiva con forza del vernacolo d'origine: quando diceva buono, ad esempio, pronunciava quella U di buono più profonda di un pozzo, tanto che la gente mantovana si girava per strada colpita da un suono a cui non era abituata. E nelle mescite, e in bottega, e in piazza tutti gli dicevano, Ma come parli Ettore, con quella U sembra che muggisci!!! Il pover'uomo se ne fece presto una malattia. Tutti lo schernivano per la sua pronuncia, e Scognamiglio cadde in uno stato di prostrazione da cui uscì dopo un'anno, rendendo l'anima a Dio. Dopo tre mesi i mantovani incominciarono a vedere Scognamiglio nelle sembianze di un'apparizione fantasmatica. Girava per le strade di Mantova, Scognamiglio, ululando ai passanti un profondissimo Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuono.

 

 

                        

 
 
 

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