Creato da beby85e il 24/09/2008 |
fantasmi o fantasie?
nella vita capita di vedere cose che non sembrano reali o sentire fatti e avvenimenti inverosimili.....bhe giudicate voi
NOSTRADAMUS
....
GATTI NERI
gatti neri,ma quale superstizione chi li possiede dicono che abbia fortuna e chi non l'ha porta sfortuna BALLE!!! bell'animale e dolcissimo con i padroni
CASA DI FANTASMI
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VIII.40
Il sangue del giusto dal Tauro e la dorada,
Per vendicarsi contro i Saturnini
Al nuovo lago immergeranno la masnada,
Poi marceranno contro gli Albanesi.
VIII.41
Eletto sarà Renard non proferendo parola,
Facendo il santo pubblico vivendo in modo rozzo,
Tiranneggerà poi tutti d'un colpo (improvvisamente),
Mettendo il piede dei più grandi sulla gola.
VIII.42
Per avarizia per forza, e violenza
Verrà vessare (opprimere) i suoi capi d'Orleans,
Presso sant Memire assalto e resistenza
Morto dentro sua tenda diranno che egli dormiva.
VIII.43
Per la decisione di due cose bastarde,
Nipote di sangue occuperà il regno,
Dentro littorio saranno i colpi di dardi,
Nipote per paura piegherà l'insegna.
VIII.44
Il procreato naturale d'ogmion,
Di sette a nove del cammino disorienterà:
Al Re da lungo e amico molto dell'uomo.
Dovrà a Navarra forte di PAV prosternarsi.
VIII.45
La mano fasciata e la gamba bendata,
Lontano secondogenito da Calais porterà,
Alla parola d'ordine la morte sarà tardata,
Poi dentro il tempio a Pasqua sanguinerà.
VIII.46
Pol mensolee (Giovanni Paolo II) morirà tre leghe dal rodano,
Fuggiti i due prossimi taraschi dei tre:
Poichè Marte farà il più orribile trono,
Di gallo e d'aquila di Francia fratelli tre.
VIII.47
Lago Trasimeno porterà testimonianza,
Dei congiurati rinchiusi dentro Perugia
Un despolle contraffarrà (imiterà) il saggio:
Uccidendo Tedesco sterno e mano.
VIII.48
Saturno in Cancro, Giove congiunto Marte,
Dentro Febbraio Chaldondon salvaterre,
Sant Castallon assalita da tre parti,
Presso Verbiesque conflitto mortale guerra.
VIII.49
Saturno, in bove giove nell'acqua, Marte in freccia (Sagittario),
Sei di Febbrai mortalità donerà (porterà),
Quelli di Tardaigne a Brugne si grande breccia,
Che a Ponteroso Barbaro morirà.
Nella valle dei morti sono entrato.
La mente ardeva possente, ho cantato.
Eco fischianti e arcangeli d’abisso
mi seguivan nel viaggio. Mi scortavano
fino alle ultime barriere dei mondi
esseri limpidi d’aria ed il ricordo
di saggi antichi e splendenti che un tempo,
aquile alte, guidavano il mondo.
Per un giorno ho veduto, ho contemplato il mare
dove giacciono le ancore dei velieri scomparsi.
Ho raccolto dall’albero di vita un rosso frutto,
l’ho accostato alle labbra, l’ho baciato e ho pianto.
Quando morsi, però, morsi il mio cuore:
svanì la gioia e tace il dolce canto.
Hanno chiuso i miei occhi, mi han rubato
il frutto rosso: il fanciullo è infelice.
Dalle case di pianto non sa uscire,
non vi è alcuno a sentirlo, non vi è alcuno.
In nessun luogo al mondo vi è qualcuno.
28.III.1987
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