Creato da beby85e il 24/09/2008 |
fantasmi o fantasie?
nella vita capita di vedere cose che non sembrano reali o sentire fatti e avvenimenti inverosimili.....bhe giudicate voi
NOSTRADAMUS
....
GATTI NERI
gatti neri,ma quale superstizione chi li possiede dicono che abbia fortuna e chi non l'ha porta sfortuna BALLE!!! bell'animale e dolcissimo con i padroni
CASA DI FANTASMI
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VIII.20
Il falso messaggio per elezione finta,
Correre per urbe rompere patto arrestare:
Voci accettate, di sangue cappella tinta,
E ad un altro l'impero contratto.
VIII.21
Al porto di Agde tre fusti entreranno,
Portando l'infezione, non fede e pestilenza,
Passando il ponte mille miglia assembleranno,
E il ponte rompere a terza resistenza.
VIII.22
Gorsan, Narbonne, per il sale avvertire
Tucham, la grazia Parpigiana tradire,
La città rossa non vorrà consentire,
Per alto volo drappo grigio vita fallita.
VIII.23
Lettere trovate della Regina nei cofani (forzieri),
Prive di sottoscrizione senza alcun nome d'autore:
Dalla polizia saranno nascoste le offerte,
Che non si saprà chi sarà l'amatore (amante).
VIII.24
Il luogotenente all'entrata dell'uscio
Ammazzerà il grande di Parpigiano,
E si crederà salvare a Monpertuis,
Sarà ingannato bastardo di Lusignano.
VIII.25
Cuore dell'amante aperto d'amor furtivo
Dentro il ruscello farà rapir la Dama:
Il mezzo male imiterà lasciva,
Il padre di due priverà corpo dell'anima.
VIII.26
Di Catone saran trovati in Barcellona,
Messi discoperti luoghi ritrovati e rovine,
Il grande che tiene e non tiene vorrà Pamplona,
Nell'abbazzia di Monferrato brucerà.
VIII.27
La via in cui l'uno sull'altro fornica
Da maggio deserto fuori messo bravo e generato,
Lo scritto d'Imperatore la fenice
Visto a quello che in niente altro non è.
VIII.28
I simulacri d'oro e d'argento pieni,
Che dopo il ratto al fuoco furono gettati,
Al discoprimento estinti tutti e scompigliati,
Sul marmo scritte, registrazioni interposte.
VIII.29
Al quarto pilastro l'uno sacro a Saturno,
Per tremante terra (terremoto) e diluvio fenduto (spezzato)
Sotto l'edificio Saturnino trovata urna,
D'oro Capion rapito e poi ripreso.
Nella valle dei morti sono entrato.
La mente ardeva possente, ho cantato.
Eco fischianti e arcangeli d’abisso
mi seguivan nel viaggio. Mi scortavano
fino alle ultime barriere dei mondi
esseri limpidi d’aria ed il ricordo
di saggi antichi e splendenti che un tempo,
aquile alte, guidavano il mondo.
Per un giorno ho veduto, ho contemplato il mare
dove giacciono le ancore dei velieri scomparsi.
Ho raccolto dall’albero di vita un rosso frutto,
l’ho accostato alle labbra, l’ho baciato e ho pianto.
Quando morsi, però, morsi il mio cuore:
svanì la gioia e tace il dolce canto.
Hanno chiuso i miei occhi, mi han rubato
il frutto rosso: il fanciullo è infelice.
Dalle case di pianto non sa uscire,
non vi è alcuno a sentirlo, non vi è alcuno.
In nessun luogo al mondo vi è qualcuno.
28.III.1987
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