Creato da: farronait il 16/11/2005
Il paradiso delle slazeghe in ghisa grigia. Armiamoci di crogiuoli e altoforni e produciamo slazeghe in ghisa grigia!

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Spagnoli, irlandesi, italiani, polacchi e francesi: non vi sopporto

Post n°38 pubblicato il 27 Marzo 2006 da farronait
 
Foto di farronait

viaggio di ritorno in Portogallo, domenica 26 marzo 2006. Al mattino io, i miei genitori e mia sorella andiamo a Treviso. Alle 20.40 ho l'aereo e così decidiamo di passare la giornata a visitare questa meravigliosa città prima della mia dipartita. A pranzo mangio a volontà, quasi da star male: sopa coada, stinco e patate al forno...aia che pranzetto. Ancora non so cosa mi riserva il futuro in quella città veneta. Alle 18.30 lo scopro e devo dire che è una scoperta che fa male, malissimo. Insomma il mio volo è stato cancellato...senza preavviso, cancellato perchè i piloti ryanair provenienti da Parigi non possono atterrare a Treviso in conseguenza della disattivazione di uno stracazzo di apparecchio radar o che so io. Quei maledetti piloti non sono abilitati ad atterrare in queste condizioni. Atterrano ttti glia ltri aerei ma il mio no. Di conseguenza non c'è neppure il volo che da Treviso mi avrebbe portato a Parigi. Mi incazzo, anzi prima non riesco a capacitarmi del disguido, non riesco a crederci...Vado al banco ryanair, li mi dicono che mi avrebbero o rimborsato o cambiato il biglietto con un altro. Opto per la seconda ipotesi, sempre con una rabia in corpo da far paura. Fatto sta che combino per un volo che sarebbe parito da Bergamo alle 6.30 di lunedì 27, con arrivo a Parigi alle ore 8.05. Sperando che il volo sia puntuale perchè alle ore 9.40 da Parigi parte il volo per Porto. Inutile dire che un pò di preoccupazione c'è! Inoltre mio papà deve guidare da Treviso a Bergamo, così, inaspettatamente, e poi di ritorno da Bergamo a Rovereto. I miei mi dicono di non preoccuparmi, ma mi dispiace non poco questa situazione che si è venuta a creare. Inizio ad odiare italiani, francesi e irlandesi ovvero i Trevisani che hanno staccato sta diavolo di apparecchiatura, quei quattro "incapaci" dei piloti francesi e quei moneghi di irlandesi che reggono al più famosa compagnia low cost europea. Odio infondato? si forse, ma tuttora lo provo, mentre vi sto scrivendo queste righe, oggi lunedì 27 marzo ore 14.03. Bene, saliamo in macchina e via, verso Bergamo, 2.30 ore di viaggio all'incirca. Arriviamo ad Orio al Serio che è già notte, mangio qualcosa al volo con i miei (non senza essere spennati), poi li saluto. Siamo tutti e 4 decisamente stanchi e un pò nervosi. I miei se ne vanno. Io devo aspettare fino alle 4.30-5 ora del check in. Inganno un'oretta leggendo "A brave new world" di Houxley. Cado in un'alienazione senza paragoni. Verso le 23.00 un membro della sicurezza aereoportuale mi chiede se sarei partro il giorno seguente, ovviamente rispondo di si. Li mi indica dove avrei potuto passare la notte: una sala di fronte all'aereoporto, spaziosa ed illuminata con paecchie sedie color giallo. Prendo posizione e inizio a costruirmi il mio comodo giacilio. Passo ancora un'oretta a leggere il mio libro (comprato nel pomeriggio a Treviso); poi in preda ad un altro attacco di alienazione tiro fuori il computer per scrivacchiare un po la tesi. No resisto che 10 minuti. Subito lo spengo. Sono circa le 00.45. Decido di riposare. La stanchezza è rincarata dal fatto che la notte prima ho dormito si e no 6 ore, e che sepmre la notte prima c'è stato il cambio dell'ora! Mi sdraio. Come me fanno parecchie altre persone, mentre alcune restano a chiacchieare o a leggere. Fra quest'ultime un gruppetto di 4 polacche (non molto belle) e 3 spagnole (decisamente meglio). Dopo mezz'ora inizio a prendere sonno, quando improvvisamente inrompono nella sala degli altri spagnoli: circa 10. Iniziano a fare un casino dell'altro mondo. Vanno vanti così fino alle 02.00. Continuano ad urlare e a ridere, e quando ridono battono le mani (usanza spagnola?). Sono di un fastidioso estremo, ma sono troppo stanco e non me ne curo. Fino a quando uno di loro prende il microfono della sala e inizia a sparare della cagate allucinanti svegliando quei pochi che erano riusciti a continuare a dormire. Me compreso. Incredibile, zero rispetto, 100% maleducazione ed arroganza. Finalmente dopo qualche minuto un signore si avvcina e si incazza all'inverosimile. Ma i 10 non la smettono. Magari in altre circostanze non me la sarei presa più di tanto, fode-se caralho, insomma be mi capite?! non me la sarei presa più di tanto...ma in quella circostanza di nervosismo, stanchezza e incazzatura, cocktail pericolosissimo, bè in quella circostanza li odiavo. Inizio così ad odiare anche gli spagnoli! Finlamente la stanchezza prevale nuovamente e torno a sonnecchiare. Ma il nemico è un'altra volta i agguato, questa volta sotto le spoglie delle polacche. Un pungente odore di vodka impregna l'aria: le 4 polacche si stanno scolando una bottiglia della loro vodka del cazzo! Bè fin li niente di male (a parte l'ora un pò proibitiva: le 02.45 circa); il problema sorge quando iniziano a giocare a dadi provocando un fastidiosissimo rumore di rotolamento di dadi e conseguente giramento di coglioni del sottoscritto. L'apice: quando rovesciano la bottiglia semivuota, rumore acuto e prolungato che causa una rotazione di balle generale. Ovviamente non se ne curaneo, sono ubriache. Gli occhi mi esplodono, la testa li segue e devo cagare! Inizio ad odiare le polacche e la vodka. Tornano in campo gli spagnoli che si mettono a giocare a calcio con un pennarello, perfortuna sono solo in 2 questa volta! Torno a sonnecchiare ma solo per circa un'oretta perchè verso le 4.30 entra in sala l'agente della sicurezza (che fino ad allora probabilmente era andato a puttane o a fumarsi qualche cannone) che ci invita ad uscire perchè dovevano pulire la sala? Ma che diavolo è una sala d'attesa notturna o no? si! bene allora lasciaci dentro ameno fino alle 6! caralho di un caralho! Come una larva sono uscito nella fredda mattinata lombarda e mi sono introdotto quasi come u fantasma nell'aereoporto appena aperto. Mi sono messo in fila al check in e dopo qualche decina di minuti ho imbarcato la valigia. Trascinandomi da una zona all'altra di Orio al Serio sono salito, quasi senza accorgeemene, sul mio aereo. Li finalmente ho potuto dormire semidecentemente. L'aereo fortunatamente è atterrato a Parigi in orario. Ho ritirato la valigia con un giovincello trentino in gita scolastica alle mie spalle che urlava e diceva cose insensate, forse gasatissimo per la prima volta in aereo. Se avessi avuto qualche energia residua gli avrei detto qualcosa, ovviamente in malo modo, ma abbandonato alla mia distruzione psicofisica e ormai disinteressato a tutto ciò accadesse attorno a me, ho lasciato che la sua fastidiosa voce mi rimbombasse in testa. Riesco a trovare il check in ancora aperto, mi metto in fila. Arriva il mio turno. So già che il funzionario mi avrebbe parlato in francese; lingua a me del tutto sconosciuta. Con un ultimo guizzo di energie escogito una risposta arrogante: alla sua domanda "ayez bagale a mam" insomma ha bagaglio a mano, gli avrei risposto in dialetto trentino "si, go sto chi no tel vedi?". Ma a grande sorpresa il francese mi parla in italiano. Allora abbandono la mia strategia militare di attacco e cortesemente rispondo alle sue domande. Sono un pò sollevato da questo incontro. Esco 5 minuti a prendere una boccata d'aria fresa parigina. Il forte odore di cherosene mi sveglia, una nuova energia vitale inizia a scorrere nelle mie membra. Con vigore mi dirigo verso il gate. Salo sull'aereo dopo aver sofferto le pene del'inferno in una coda di imbarco stratosferica e multisfaccettata. Ma non mi dilungo a descrivere la scena dico solo che in 20 metri quadrati si erano condensate 3 code di imbarco ciascuna da 189 persone. Non dico altro. Salo sul boeing...il bambino sronzo portoghese dietro di menon mi fa chiudere occhio. Arrivo sano e salvo a Porto. Mangio, mi lavo e piglio la mtro fino all'università dov, dopo aver fatto 2 ore di lezione, vi sto scrivendo la mia avventura. E' scritta veloce e senza pensarci su due volte, sarà piena di errori e di frasi del tutto contestabili...non me ne frega niente, è stato uno sfogo che mi ha dato ulteriore energia. Viva il cherosene e gli sfoghi, dispensatori di energia psicofisica. Ciao. Ryanair di merda grazie per aver permesso la stesura di questo racconto!

 
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