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Travaglio, Briatore, il povero Calò io e mio marito

Post n°8 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da hesse_f
 

 Travaglio, Briatore e il povero Calo'

io e..

Ci sono almeno un paio di persone a cui firmerei un foglio in bianco senza nemmeno chiedere a cosa ho messo  in calce il mio nome,  pur non conoscendole personalmente. Sempre delle stesse, quasi per partito  preso, ne condivido le idee e le proposte. Una è Adriano Sofri l’altra è Marco Travaglio. Oggi però mi è capitato di leggere un articolo di Travaglio e ancora adesso, dopo ore, sto riflettendo sulle sue parole senza riuscire a prendere una posizione. Dopo un’analisi sul Natale ormai ridotto e una bagarre di acquisti spesso inutili, il giornalista passa ad analizzare la beneficenza firmata Briatore e devolta ad una famiglia di Cinisello Balsamo. I Calò, che hanno 11 filgi e uno sfratto in corso, approdano, non so in che modo a "Porta a Porta"suscitando l'interesse del nostro Flavio, che di sera si stende, come un comune mortale, su un divano, della sua villa, a guardare Bruno Vespa.   E’ una storia toccante e Briatore decide che quest’anno sarà lui ad arrampicarsi, di rosso vestito, alla corda penzolante di una della finestre di casa Calò. Sarà lui l’artefice del miracolo della notte di Natale. Ma, e qui comincia la critica di Travaglio, mica mette mano, in segreto, al portafoglio mandando, senza clamore, un segretario a portare una busta priva di  mittente ai 13 di Cinisello Balsamo. No, Briatore non fa niente senza un’adeguata esposizione mediatica, e neanche di tasca sua, a quanto pare! Prende il telefono e organizza una megafesta a Milano invitando i nomi più assidui delle riviste patinate. Ecco fatto. Un po’ di famosi mischiati ai saranno famosi con una punta di siamo stati famosi formano un cocktail che, lui sa bene, vorrebbe essere gustato da parecchi rotocalchi. Così vende l’esclusiva delle foto, famiglia  Calò, frastornata e adeguatamente commossa, compresa,  a “Chi” un settimanale della Mondadori che le pubblicherà. Tutto a posto e tutti contenti dunque? Tutti, tranne il solito Marco Travaglio. Briatore si trasforma nel più astuto  dei Babbi Natale e  i Calò tornano a casa  con un bel regalo, ma cosa c’entra Travaglio? Sul fatto che la beneficenza si fa ma non si dice, concordo, naturalmente, col giornalista che porta ad esempio Totò. Si racconta che l’attore napoletano  uscisse la sera con l’autista per infilare 100.000 lire sotto la porta di una famiglia a caso dei quartieri poveri di Napoli. Senza clamore   e senza lasciare alcuna traccia di sè alleviava la misera vita di qualcuno. La difficoltà per me nasce nel comprendere del tutto la tesi della seconda parte del suo articolo: quella di Briatore & C, sostiene Travaglio, è beneficenza fasulla perché, detta in parole povere, non viene messa mano al portafoglio e  quindi la famiglia Calò dovrebbe restituire i soldi. Condivido che possa non essere vera beneficenza ma, fossi mamma e papà Calò, me la sentirei di tornare all’altro ieri in quella disperazione fatta di 11 figli che da un giorno all’altro potrei non saper dove far dormire????

...  mio marito

Mi ci sto ancora arrovellando, quando mio marito mi dice: “Pensa che bello se il sig. Calò avesse preso l’assegno del sig. Briatore e gliel’ avesse restituito così, gentilmente, quasi con affetto e senza rancore per la differenza della classe sociale, semplicemente come farebbe un vero uomo ad un uomo ( in un un’epoca dove di uomini e donne veri non ce ne sono mica tanti….). Assegno con lettera di accompagnamento relativa:

“Oggi, fredda e nuvolosa giornata ciniselliana, del mese di Gennaio dell’Anno Domini 2007  siamo qui riuniti io e la mia numerosissima famiglia, seduti alcuni al tavolo della cucina e sul divano altri,  lo stesso che usiamo anche come salotto buono, buono, beh, di buono c’è poco qui da noi….comunque, noi Calò, abbiamo preso una decisione e non le dico dopo quante e quali discussioni, sono emozionato perfino a scriverlo, ma mi sorregge la forza per cui lei mi ha fatto sentire un povero cretino solo al pensiero di rifiutare la sua offerta. Nessuno mi ha mai fatto sentire così male prima e così forte adesso tanto che la pregherei senza CHE S’OFFENDESSE A RIPREDERSI, LEI E I SUOI AMICI LA GENEROSA OFFERTA, che è solo strumento a beneficio della sua pubblica immagine ben amministrata della sua bravissima, degnissima PR. ….

Dunque, rimando tutto al mittente e cioè al suo commercialista, di sicuro addetto a risolverle queste incombenze modeste, anche se i miei figli, i più grandi, non condividono questa scelta mia, di mia moglie e dei miei figli più piccoli (ahhh, i bambini!).

Tanti saluti e buon proseguimento di anno nuovo.”Che poetica incomparabile, qui e adesso, nell’epoca in cui tutti, cani e poveri porcelli inclusi, hanno un prezzo (basta fissarlo, dicono i Briatore) un sig. Calò qualsiasi compisse un gesto simile..altro che il pelide Achille o l’eroico Comandante Nobile!! 
Altro che i martiri cristiani....bravo Travaglio, uomo trascendente, che non ci hai abbandonati neppure sta volta.  

A. 

                         

 

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a.b. 

 

 
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