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Pausa n°8 alla riflessione - La musica di Febbra.

Oggi vi voglio parlare delle mie preferenze musicali. Infatti chi di noi non canticchia un motivetto ogni tanto? Ebbene, come tutti i trentenni che si rispettino, il mio viaggio nel mondo della musuca è cominciato agli inizi degli anni '80, quando poco più che un poppante già facevo zapping forsennato tra i canali, per cui le prine canzoni che mi ricordo sono le sigle dei cartoni animati. Allora, le sigle pre-Cristina D'Avena più gettonate erano senza dubbio:

Lady Oscar, Bia e la sfida della magia, Capitan Harlock, Dolce Remì, Ufo Robot, Mazinga Zeta, La famiglia Mezil, la maga Chappy, Woobinda, Lupin.

Dopodichè, verso la metà degli anni '80 iniziò l'era di Cristina D'Avena, e le sigle che ricordo con più piacere e ancora canticchio di tanto in tanto sono:

L'incantevole Creamy, Magica Emy, Kiss me Lycia, Nanà Supergirl, Pollon, I Puffi,

L'infazia quindi (almeno quella anagrafica) passò il testimone all'adolescenza. Fu allora che cominciai a guardarmi attorno, e ad ascoltare la radio. Ricordo in particolare il 1990, primo anno del liceo scientifico, quando nella mia classe i più alternativi dei miei compagni solevano ascoltare ininterrottamente i Queen, i Pet Shop Boys, Sting e addirittura Vangelis e Jean-Michel Jarre. Di questi cantanti o gruppi confesso di aver comprato solo The Soul Cages di Sting in occasione della festa del mio onomastico, il 19 marzo 1991. Questo fu il mio terzo disco originale acquistato nella mia vita. Il primo e il secondo furono invece 'Musica è' e 'In ogni senso' di Eros Ramazzotti. Ormai però la strada era segnata: musica pop internazionale, la cui ricerca sviluppai a tempo quasi pieno dal il 1995. E sì, perchè tra il 1992 e il 1995 la musica che ascoltavo con più piacere fu quella da discoteca. Restano indimenticabili gli anni 1993 e 1994 quando andavo tutti i sabati con i miei amici e compagni alla discoteca 'La Darsena' di Torre Orsaia. Detengo ancora il record personale di ballo ininterrotto 'on the floor' dall'1.28 alle 4.34 di sabato 26 marzo 1994. Tre ore a ritmo di house, trance e underground senza assumere sostanze stupefacenti!

Il 1995 e il 1996, come il 1991, furono anni di svolta. Cominciai ad ascoltare contemporaneamente REM (New adventures in hi-fi), Heroes del Silencio (El espiritu del vino) e Queensryche (Hear in the new frontier) La scelta definitiva cadde sui primi. In poco tempo feci mia tutta la discografia dei REM, e ritengo ancora oggi l'album 'Out of Time' uno dei capisaldi del popo rock mondiale.

Anche il 1998 si rivelò un anno foriero di nuove e interessantissime scoperte musicali. A ciò giovò particolarmente il viaggio in Canada che feci a Luglio e ebbi la fortuna di conoscere i Live, un gruppo americano che mescolava Nirvana, REM, U2 ecc. ecc., riuscendo indubbiamente a identificarsi in uno stile musicale definito. Tant'è che i Live sono diventati il mio gruppo musicale preferito.

La ricerca di nuove musicalità mi ha successivamente portato alla scoperta dei Lamb, dei Paradise Lost, dei Bush, degli Stone Temple Pilots, della Dave Matthew's Band, dei Sigur Ros, dei quali ho gli album più rappresentativi.

Ammetto di non essere un grande esperto di musica, italiana in particolare e pre 1991 in generale. Ma tutta quella che ho ascoltato mi ha sempre accompagnato piacevolmente durante questi anni. Certo, il fatto di non sapere nulla o quasi dei Beatles, dei Led Zeppelin e in genere dei gruppi e dei cantanti anni '60 e '70 che hanno fatto la storia del rock è forse da rimarcare con sdegno, però sempre meglio dei vari Take That, Spice Girl e Oasis, e di tutti questi cantanti-fantocci che nascono come i funghi per poi svanire nel volgere di un nonnulla.

Vabbè, infine volevo segnalarvi i tre album che ritengo essere i migliori, nel senso che ogni canzone contenuta in essi mi ha fatto provare un brivido:

1) Out of Time - REM

2) Secret Samadhi - Live

3) Host - Paradise Lost

Ciao a tutti e alla prossima.