Creato da korov_ev il 06/02/2013

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Sonata per Sasha (terza ed ultima parte)

Post n°69 pubblicato il 11 Dicembre 2014 da korov_ev

Nessuno avrebbe saputo dire da quanto tempo vivesse lì; nessuno conosceva il suo nome. Di lui si sapeva soltanto che era arrivato un giorno d’autunno e da allora non aveva più lasciato quell’angolo sotto i portici.
Ogni mattina riponeva con cura le pareti della sua casa di cartone, piegava fatto bene la coperta di lana dai ricchi motivi e apriva con tocco lieve l’astuccio da sassofono in cui riposava un vecchio contralto scalcagnato che aveva perso lo smalto dorato d’un tempo tornando alla sua natura di legno. Tra bilancieri sballati e ance consumate si guardavano muti, lui e la sua voce d’ottone, intanto che la gente attraversava di fretta la mattina quasi fredda di novembre.  Poi, d’improvviso, una vibrazione dalla morbidezza inaspettata dava vita ad una danza di fantasmi in maschera che piano si mischiavano e si confondevano e ballavano con quella  folla di aliti veloci e distratti che è la gente.
La bimba strattonò per un attimo la mano di sua madre che si voltò indispettita:
- Cosa c’è, adesso?
- Mamma, ascolta questa voce.
- Non è una voce, Emma, è musica. Vedi là? È quel signore che sta suonando.
- No, mamma, è una voce, racconta una storia. È una storia triste, però anche un po’ allegra.
- Su Emma, smetti di dire sciocchezze e muoviti che mi fai far tardi. Tieni, mettigli cinquanta centesimi sulla stuoia e andiamo.
La bimba si avvicinò sorridente. Non l’intimoriva affatto quell’uomo mal vestito con quello strano serpente sbiadito in bocca. Quando gli fu vicina poggiò delicatamente la moneta sulla stuoia, in mezzo alle poche altre lasciate, per non saper fare altro, da qualche passante impietosito, poi, malgrado i rimbrotti della madre, rimase ad ascoltare finché la musica non smise.
- E’ bellissimo! - disse la bimba prima di fare un pomposo inchino da palcoscenico che l’uomo ricambiò con un trillo squillante.
- Come ti chiami? –  fece appena in tempo a gridargli prima che la nebbia inghiottisse i suoi piccoli passi tirati via a forza da un marciare di tacchi sordo e spazientito.
Una vaporosa cascata di crome  rotolò svelta e morbida sul selciato serpeggiando tra le pieghe dei pantaloni e le onde delle gonne facendo eco alla domanda gridata della bimba:
Mi chiamo Sasha, principessa, Sasha Mirovic: primo sassofono e voce d’ultima fila nell’orchestra filarmonica di mio padre il Mondo.

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Ieri sera sono andato sui colli bolognesi al Rocketsday 3, terzo raduno dei fans italiani dei Roc...

 
Commenti al Post:
woodenship
woodenship il 12/12/14 alle 21:37 via WEB
Impossibile cambiare idea,casomai si rafforza la convinzione di quanto sia bello questo brano:un vero concerto,partito sulle note stente e sbagliate di violino,finisce per planare dolce sulle ali di un sax che sensuale insegue donna con bimba.........Un'ottima scelta,se mi è concesso, proprio sul confine tra la vita e la morte...........Complimenti ancora ed un saluto sulle ali del sax..........W........
 
 
korov_ev
korov_ev il 20/01/15 alle 18:20 via WEB
Sai Wood, devo ammettere che ho una meravigliosa musa ispiratrice: la bambina di cui sopra. Che poi bambina lo è solo quando fa comodo a lei, ma… diciamo che sa farsi perdonare, ecco :-)
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/12/14 alle 00:02 via WEB
Una vaporosa cascata di ammirazione rotola svelta sul selciato del suo post. Un inchino a Sasha Mirovic, che decise d’essere libero e di amare a modo suo la musica, scegliendo anche la propria famiglia ed il proprio nome... diventando primo sassofono e voce d’ultima fila, tra bilancieri sballati, ance consumate e muti fantasmi in maschera, nell'orchestra filarmonica di suo padre… il Mondo. Un inchino alla bambina che ascolta la voce dentro alle note e che sente una storia triste, però anche un po’ allegra… e a lei, Korov_ev che ce l’ha saputa raccontare.
 
 
korov_ev
korov_ev il 20/01/15 alle 18:21 via WEB
Mi inchino all’inchino, madame.
…Anche per conto della bambina “rompiscatole” :-)
 
street.hassle
street.hassle il 17/12/14 alle 15:37 via WEB
Morire Mitteleuropei su una ultima lancinante nota di sax.
 
 
korov_ev
korov_ev il 20/01/15 alle 18:22 via WEB
In effetti San Pietroburgo era nata per essere una porta sull’Europa: il giovane Sasha ha preso la cosa alla lettera :-)
Ciao, Street.
 
korov_ev
korov_ev il 18/12/14 alle 19:06 via WEB
Perdonatemi se chiedo di poter rispondere più in là ai vostri commenti, oggi non me la sento, ho finito tutte le parole.
Grazie
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 22/12/14 alle 18:56 via WEB
Una sonata che sarebbe da commentare in musica o forse perché le parole in certi ascolti si esauriscono incapaci e inadatte, o forse ancora perché non avrei dovuto leggere quel che l'ha portata a scrivere il suo ultimo post...
 
 
korov_ev
korov_ev il 20/01/15 alle 18:23 via WEB
Sì, madame Maddalena, anche io sono rimasto senza parole. La sequenza tanto rapida di quelle stragi mi ha lasciato incredulo e frastornato.
Grazie comunque per il “pensiero musicale” :-)
 
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