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Blood, sweat and tears

Post n°107 pubblicato il 16 Luglio 2019 da korov_ev

No, non il gruppo rock, di fine anni sessanta. Io intendo proprio sudore, lacrime e sangue, ciò di cui è fatta la vita di tutti quelli nati senza paracadute, senza i soldi di papà a parargli il culo e a farli crescere bene; la vita di tutti quelli nati senza pedigree o, peggio, nati col pedigree sbagliato.
Mi dici: "Sono andata alla libreria di G. oggi. C'era odore di sudore rancido, o forse di sporcizia, non lo so, ma era forte, mi ha nauseata. Credo dorma in libreria, perché lì, da una parte, sembrava ci fossero dei vestiti ammucchiati e altre cose buttate là come se avesse preso a vivere nel suo minuscolo negozio".
Lo dici con un'espressione strana sul viso, come di chi non capisce. Come se G. non potesse trovarsi in difficoltà per il semplice motivo che fa parte della tua vita, come se aver sentito sotto i piedi i cocci della decadenza e respirato nella tua aria gli odori peggiori della vita ti avesse frastornata.  Come se nel cerchio della tua esistenza fosse sorprendente una vita in Do minore.
Quando la sconfitta entra nelle nostre stanze senza il filtro sterile di uno schermo televisivo o priva dell'anestetico esalare d'inchiostro tra le pagine di un giornale, quando non è accartocciata all'angolo di una piazza a lato dei tuoi passi... quando non si scontra, ma si incontra con la tua vita, allora se ne sente tutto il tanfo sotto il naso.
Adesso i tuoi occhi sono come pozze d'acqua in cui sia stato gettato un sasso. Increspature concentriche si staccano dal centro dei pensieri corrugandoti la fronte.
Io non so se G abbia problemi, né di che tipo, ma la vita di certe persone è così: lacrime, sudore e sangue.
È così anche se confina con la tua, anche se a volte si intreccia, con la tua.
Sì, la vita di certe persone è lacrime, sudore e sangue, tutto chiuso in tante piccole buste di plastica legate strette per non disturbare l'olfatto di chi passa accanto credendo di sapere senza neppure immaginare; credendo di sapere senza conoscere i silenzi carichi di pudore né i pensieri confusi col rumore del mondo che corre intorno
Certe vite sono così, e capita, a volte, che si insinuino come fumo nelle fessure del dubbio: è allora che, per qualche istante, si aprono sulla pelle intatta le crepe delle della nostra "borghesitudine" distratta.

 

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Commenti al Post:
lacey_munro
lacey_munro il 17/07/19 alle 10:35 via WEB
Scorcio in tre quarti su una vita vissuta. Forse alla deriva, forse con il grecale che, alla fine, arriverà... Buona giornata, _EV
 
 
korov_ev
korov_ev il 20/07/19 alle 23:45 via WEB
Spero per G. che sia un grecale estivo, ché di freddo mi sa ne ha preso abbastanza, lungo una vita intera. L'unica cosa che posso dire è che, sicuramente, alla faccia delle avversità, G. è rimasto fedele alla usa linea: nella sua libreria non troverai mai le 50 sfumature né i libri di Vespa et similia :-) Ciao, Gio'.
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 21/07/19 alle 06:09 via WEB
le stanze bianche, le lenzuola profumate, i quadri alle pareti, una buona scelta musicale, una biblioteca fornita, il frigorifero che contenga ciò che ci piace, la salute, la tranquillità economica, un buon lavoro, amici sinceri: è questo, più o meno, l'insieme cui siamo educati ad aspirare. la pratica della realtà è altro. il corpo puzza, il cibo non è scontato, c'è la malattia, gli amici, una chimera. la pratica delle persone smuove da quella che tu definisci, con gran bella ironia: borghesitudine distratta. sospendere il giudizio continuo, uscire da tutte 'ste cazzo di convenzioni, rischiare, muoversi e fare qualcosa, forse questo potrebbe essere l'unico minimo gesto utile da lasciare dietro a noi. mounsier, buona domenica, 01
 
 
korov_ev
korov_ev il 28/07/19 alle 22:41 via WEB
Sì, madame Aquilegia, smuoversi, uscire dalle convenzioni. Il problema è che la maggior parte della gente ci sta proprio bene, dentro quelle convenzioni, e non ha nessuna voglia di aspirare ad altro. E non è neanche tanto questo, il problema, perché quando qualcuno si rende conto che qualcosa non va, ma ci vuole restare dentro comunque e ne accetta le conseguenze, a me sta anche bene: è una scelta come un'altra. Il problema è che ci sono persone che pensano che le cose funzionino davvero come nella casa del mulino bianco, e se per alcune quello stile di vita è quasi una realtà, per le altre che abitino appena di là del confine di quel mondo, varcare quella soglia è l'unica aspirazione: sono loro, che mi fanno paura.
Buona serata, madame.
 
woodenship
woodenship il 21/07/19 alle 17:11 via WEB
Così è mio caro Korov: sembra che la natura pretenda lo spreco da alcuni e la parsimonia da altri: alcuni hanno il tutto col minimo sforzo; altri per avere il minimo sindacale debbono sudarsi le classiche sette camicie;altri ancora sputeranno sangue,senza ottenere altro che il dolore d'essere già morti non appena nati. Ma, nonostante questo, doversi sudare persino il minimo istante all'ultimo respiro..........Un abbraccio..........W........
 
 
korov_ev
korov_ev il 28/07/19 alle 22:43 via WEB
Lo spreco e la miseria, sì, Wood.
Ma quello che mi fece più male, allora, fu il turbamento che le lessi negli occhi: io ero un derelitto e quella sua espressione mi fece pensare che prima o poi avrebbe visto diverso anche me. Uno straniero nel suo mondo, capitato lì per caso e che solo per caso, o necessità, o che so io, mi avesse chiamato amore.
Ciao, Wood
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 21/07/19 alle 18:04 via WEB
Pensavo parlassi di Churchill, o a nome di Churchill oppure di Roosevelt perché di fatto non conosco una vita che non sia stata impastata nel trittico di "lacrime, sudore e sangue"...Nel discorso all'US Naval War College, Roosevelt parlava di trionfi della nazione sul sangue, sul sudore e sulle lacrime dell'angoscia, ma tutto questo "sangue, sudore, e milioni di lacrime" alla fine, per quanto non sia la sola cosa che abbiamo da offrire, è comunque parte inscindibile della vita bella e/o brutta di ogni creatura (e detto da una che cerca di dividere ogni particella negativa da quella positiva come se si trattasse di un piatto di verdure miste da sezionare con la forchetta...è il colmo, vero?) e non credo sia questione di "certe persone". Forse per alcune vince il sangue sul sudore, per altre le lacrime sono diverse, ma penso che alla fine il quantitativo della nostra impressionante tripletta sia distribuito ovunque in dosi massicce, anche tra chi riesce a dimenticarlo in fretta, e magari si illude meglio di altri che si possa evitare di disturbare l'olfatto, o la vista o qualsiasi altro senso scoperto...o fra coloro che sono talmente anestetizzati da non esserne coscienti. Però, sì, poi ci sono altre persone, quelle che chiudono dolori, sangue e fatica in tante piccole buste e le legano strette per non disturbare olfatto e vista di chi passa, desiderando nascondersi fino ad evaporare con tutti quei dolori, quel sangue e quella fatica perché a lungo andare non riescono più a tracciare un confine che indichi dove finiscano loro e inizino le lacrime, il sangue ed il sudore.
 
 
korov_ev
korov_ev il 28/07/19 alle 22:46 via WEB
Ma streghetta cara, se avessi preso in prestito le parole di Churchill avrei dovuto intenderle proprio con il loro senso preciso perdendo il mio l'incipit ad effetto: giammai! :-)
Allora, diciamo che c'è chi suda di più e chi di meno; chi piange di più e chi di meno e chi sputa più sangue di altri per tirare avanti. Però, vedi, non è tanto questo, ciò che mi lasciò perplesso, allora, quanto più il fatto che alla persona in questione sembrò strano (anche se strano non è la parola giusta, forse) che qualcuno facente parte della sua vita, se così vogliamo dire, fosse in difficoltà.
E siccome io mi sentivo come una di quelle persone che chiudono tutto in quelle buste di plastica legate strette, l'effetto che questa sorta di meraviglia della mia compagna ebbe su di me, fu quello di cui ho parlato nella risposta a Wood.
Ciao, EleP :-)
 
   
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 01/08/19 alle 18:42 via WEB
Uno straniero e derelitto...capisco. E capisco che tu abbia sofferto nel timore della previsione e successivamente se e quando è accaduto. Sono perfettamente e spockianamente cosciente del fatto che la cosa che sto per dirti NON ti solleverà in alcun modo dalla dose di sofferenza causata dai motivi di cui sopra...cionondimeno (che fa molto perdindirindina) te la dirò ugualmente: per qualcuno - come me ad esempio, e per altre cento persone, che siano amici, lettori, amanti occasionali o la prossima donna della tua vita e - non ultimo - per un Uomo particolare vissuto ai tempi nostri, che tutti chiamavano il Nazareno, è un valore aggiunto quel tuo essere straniero&derelitto. A noi - con gusti di m... - piaci per questo.
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 01/08/19 alle 18:43 via WEB
Ed ora giubila!
 
 
korov_ev
korov_ev il 11/08/19 alle 15:10 via WEB
Ah, streghetta cara... come sai essere ruffiana tu, pochi altri al mondo :-)
Però è bello sapere che qualcuno te l'appoggia.
...almeno finché non comincia anche a spingere :-)
Ciao, EleP.
 
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