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non tutto quel che luccica č oro

Post n°19 pubblicato il 10 Gennaio 2012 da fiammalarossa

 

Manie da 6mila euro,Dubai scopre il tattoo d'oroa 24 carati di Akatsuka

 

manie

 

 
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il lupo

Post n°18 pubblicato il 08 Gennaio 2012 da fiammalarossa


Il lupo appartiene alla famiglia dei Canidi , cioè i carnivori da cui discendono i nostri cari e fedeli amici cani. Esso è il più grande esemplare  tra questa famiglia,infatti arriva alla lunghezza di 120-140cm e 60-80cm di altezza. Il suo peso varia a seconda della zona in cui si trova:il lupo eurasiatico arriva a 38kg;lupo nord americano 36kg;lupo indiano e quello arabo 25kg.
Nel 1939 è stato abbattuto un esemplare selvatico di 80kg,rimasto fin ora il peso record,solo in Alaska e Canada, raramente si sono visti esemplari di 77kg.
Ha una fronte ampia e le mandibole sono molto robuste e ha una dentatura formata da canini affilati,lunghi e leggermente ricurvi,in questo modo può  afferrare con maggior facilità le sue prede.
Le orecchie sono più lunghe e più larghe,rispetto a quelle dei cani,presentano un attaccatura  laterale e solitamente le tiene alzate e diritte.
Il pelo è molto folto e il suo colore varia a secondo delle stagioni e dell'età;il più diffuso è il lupo grigio,ma può essere anche marroncino,beige,nero e bianco,il più raro e il mio preferito.
Il suo habitat preferito è caratterizzato da foreste di pianura,montagna o anche radure.
Alcuni anni  fa,era diffuso in tutto l'emisfero boreale(intorno al15°parallelo. A causa della caccia spietata dell'uomo,ora il numero di esemplari è molto ridotto in Europa e negli Stati Uniti,dove è sopravvissuto solo in Minnesota e Alaska.
Però,con l'aiuto della forestale e delle associazioni animaliste,il lupo sta gradualmente ripopolando le nostre foreste.
I lupi sono organizzati in "branchi",cioè strutture sociali gerarchiche, la cui grandezza varia a seconda dell'habitat,del cibo disponibile e della personalità del lupo stesso.Possons essere formati da 2 a 20 lupi.
A volte capita che un lupo si stacchi dal branco di nascita e rivendichi il suo territorio,per poi cercare altri individui cercando di evitare territori di altri lupi,perché altrimenti  verrebbero cacciati o uccisi.Guidati da una coppia di esemplari,che vengono chiamati:maschio e femmina alfa, ma solamente uno dei due può essere il capobranco. Questa coppia è libera di fare ciò che vuole,infatti decide dove e quando andare, cosa fare...tutti gli altri esemplari,che sono uniti da un forte senso di collettività,li seguono.
Di solito il lupo è un animale fedele, infatti,se per esempio muore il maschio alfa,la femmina raramente cerca un nuovo compagno e resta da sola alla guida del branco e viceversa.
È sempre questa coppia che è in grado di portare alla maturità una cucciolata anche con l'aiuto degli altri esemplari.I cuccioli,quando saranno adulti ,potranno scegliere di restare ad allevare i nuovi nati oppure allontanarsi.
Una seconda coppia,chiamata "beta",può sostituire la coppia alfa,ad esempio per allevare i cuccioli.
Naturalmente il lupo che sta a capo del branco,quando è vecchio, può decidere di lasciare il posto ad un giovane motivato,senza spargimenti di sangue,oppure può scegliere la lotta, ma viene usata da pochi.
I lupi cacciano sempre in gruppo in modo cooperativo;a seconda della preda che devono catturare utilizzano tecniche diverse,come l'attacco a sorpresa o cacce a lungo termine o quando le prede sono molto grandi,attaccano da tutte le direzioni,puntando al collo e alle parti laterali dell'animale.
Mentre i lupi solitari si lanciano addosso alle loro prede,le bloccano a terra con le zampe anteriori .
Le loro prede di solito sono:alci,caribù,cervi,roditori e anche piccoli animali. 

 

 

lupo

 

 

lupo

 
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il vischio

Post n°17 pubblicato il 07 Gennaio 2012 da fiammalarossa

 

Qual'è la storia del vischio? E perché a Natale e Capodanno

ci si bacia sotto un ramo di vischio?

L'usanza di appendere un ramo di vischio all'uscio di casa

nasce nel Nord Europa, dove il vischio era ritenuto

 di buon auspicio oltre che terapeutico.

 

vischio

 

Nella mitologia scandinava, il vischio è anche la pianta sacra di Frigg,

dea dell'amore: dopo che suo figlio Balder venne ucciso

da una freccia di vischio,

Frigg cominciò a piangere sul suo corpo,

e mentre le sue lacrime si trasformavano nelle perle

bianche del vischio, Balder tornò in vità;

per la felicità, Frigg cominciò a baciare chiunque passasse

sotto l'albero sul quale cresce il vischio

(di solito pioppi, olmi e tigli), facendo sì che

non potesse capitare mai nulla di male a

tutti coloro che si fossero dati un bacio

sotto un ramoscello di vischio. 

 

 

 

Com'è nata la tradizionedel bacio sotto il vischio?

 

 

 

Questa usanza nasce dal potere che i Druidi del nord Europa attribuivano a questa pianta, ritenuta magica e curativa. I Druidi ritenevano infatti che quando due nemici si fossero incontrati sotto una pianta di vischio, avrebbero dovuto deporre le armi e concedere una tregua alle loro ostilità.

Da allora l'usanza di appendere del vischio sulla porta di casa, per garantire pace e serenità all'interno della propria dimora, si è estesa in tutto il mondo.

Poiché il vischio era anche la pianta della dea Anglosassone Freya, protettrice dell'amore e degli innamorati, si è diffusa anche l'usanza di scambiarsi un bacio sotto al vischio, per promettersi amore e affetto e per augurarsi un periodo di felicità in casa

 

 

Fonti:

Ingiroperinternet 

 

vischio

 

vischio

 

 

 

 

 

 
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i doni

Post n°16 pubblicato il 07 Gennaio 2012 da fiammalarossa

babbo

 

 

ho chiesto a babbo natale

20 anni in meno

ma mi sa che ho esagerato

non mi ha esaudito......

 



 
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auguri

Post n°15 pubblicato il 07 Gennaio 2012 da fiammalarossa

b anno

 

 

caro amico non ti auguro

buon anno perchè

un anno solo non basta

per dirti auguri e 

tanta felicità

un anno è poco e

vola veloce

senza occorgerti

sei già

dentro

il 2013

e allora 

sai che ti dico

auguri sempre

salute gioia e

felicità

 

 

auguri

 
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notizie

Post n°14 pubblicato il 07 Gennaio 2012 da fiammalarossa

 

"Il pelo è mio e lo gestisco io": l'ex pornostar Emanuelle Cristaldi contro la vendita di pellicce

Sabato, 7 gennaio 2012 - 12:55:00

Da Sasha Grey a Pamela Anderson, da Naomi Campbell a Elisabetta Canalis: sono tante le star che si sono spogliate per difendere gli animali

 


Elisabetta Canalis - Foto SplashNews
LE IMMAGINI

 


Sasha Grey
LE IMMAGINI

Non solo star di film a luci rosse ma anche una donna impegnata in difesa degli animali. L'ex pornostar, ora dj Emanuelle Cristaldi, scende in campo a fianco dell'associazione Aidaa. Nel 2011 il mercato della pellicceria, dopo anni di decrescita, ha avuto una forte impennata di vendite: per questo l'organizzazione lancia la campagna 2012 contro la vendita e l'uso delle pellicce dal titolo provocatorio "Il pelo è mio e lo gestisco io".

Emanuelle Cristaldi sarà testimonial della campagna. Tra gli appuntamenti tre incontri pubblici nel prossimo autunno a Milano, Roma e Firenze in cui esperti parleranno delle razze degli animali da pelliccia in via di estizione e del maltrattamento e della crudeltà a cui sono sottoposti negli allevamenti intensivi, rendendo anche noti i dati aggiornati di quanti milioni di animali ogni anno vengono sacrificati per realizzare non solo pellicce, ma anche interni e colli di giubbotti e cappotti, guanti, stole e accessori.

La campagna avrà anche momenti più comunicativi attraverso una serie di flash mob volanti vicino alle maggiori pelliccerie italiane e all'interno di negozi. Sono previsti anche una serie di 12 manifesti e locandine (uno per ogni mese), alcuni dei quali informativi, altri volutamente provocatori, che saranno affissi e che diventeranno poi il primo calendario anti-pelliccia 2013 di Aidaa.

"Ogni anno nel mondo sono decine di milioni gli animali che vengono uccisi in natura, ma anche allevati appositamente per essere ammazzati e il loro pelo usato per farne pellicce - ricorda Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa -. Noi con la nostra campagna vogliamo ricordare questo inutile massacro sia attraverso convegni che azioni di denuncia dimostrativa dai toni espliciti e molto forti ma assolutamente non violenti che avranno il pregio della sorpresa".

"Un grazie speciale a Sabrina Barsotti, in arte Emanuelle Cristaldi, che si è offerta con l'entusiasmo che la contraddistingue a sostenere la nostra causa e diventando cosi la testimonial della campagna 2012 anti pelliccia di Aidaa - aggiunge il presidente -, una campagna necessaria ancora di più se si pensa che nel 2011 il mercato della pellicceria dopo anni di oblio ha avuto una forte impennata di vendite".

"Spiegare come si massacrano gli animali - conclude Croce - per vestire delle persone può aiutare a rinunciare a questo capo che di fatto è realizzato con l'involucro esterno dei cadaveri di animali".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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questo natale

Post n°13 pubblicato il 22 Dicembre 2011 da fiammalarossa

natale

 

 

natale

 

 
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infinito

Post n°9 pubblicato il 31 Ottobre 2011 da fiammalarossa

amore

 

 

infinito è il vuoto che hai lasciato

 
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amici sempre

Post n°8 pubblicato il 28 Ottobre 2011 da fiammalarossa

amicizia

 

 

 

l'amicizia non ha prezzo

 
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vita

Post n°7 pubblicato il 28 Ottobre 2011 da fiammalarossa

natura

tramonto

 

fiori

 
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in punta di piedi

Post n°6 pubblicato il 28 Ottobre 2011 da fiammalarossa

finestra

 

 

mi tolgo le scarpe

e in punta di piedi

cammino scalza 

mentre fuori piove

guardo dai vetri 

sciovolar lentamente 

le gocce cosi

col mio libro in mano

mi addormento

chissà dove andro 

nel mio sogno----

 
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eternitą

Post n°4 pubblicato il 21 Ottobre 2011 da fiammalarossa

Nell'istante c'è l'eternità, viviamo di attimi magici di felicità...

 

 

rossa

 
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ritorno

Post n°3 pubblicato il 21 Ottobre 2011 da fiammalarossa

 

Il ritorno del Grande Fratello e l'orrore televisivo del week-end

Scritto da  in I Telegenici 

Alessia Marcuzzi non vede l'ora di cominciare la decima edizione del Grande Fratello, in _nda da lunedì 26 ottobre su canale 5.

Ok, è quasi tutto pronto: da lunedì 26 ottobretorna su canale 5 la decima edizione del Grande Fratello. E a condurlo troviamo di nuovoAlessia Marcuzzi che pur non essendosi ancora pentita a dovere delle sue ultime prove attoriali sa perfettamente come far funzionare quel baraccone che è il GF [...]

 

 

 
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lo spettacolo

Post n°2 pubblicato il 21 Ottobre 2011 da fiammalarossa

sarco

 

 

morte

 

 

tra vita e morte cosa scegliere

ma lo spettacolo va avanti

x fortuna che abbiamo il telecomando-.....

 
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fb

Post n°1 pubblicato il 21 Ottobre 2011 da fiammalarossa

 

Facebook ha una relazione complicata col cervello

L'estensione della propria rete sociale è collegata all'estensione di alcune parti del cervello. Ancora non si è in grado di dire, però, quale delle due influenzi l'altra

Roma - Sulla rivista Proceedings of the Royal Society B Biological Sciences è stato pubblicato uno studio, condotto da un team di ricercatori della UCL (University College London), che dimostra una correlazione tra la grandezza di alcune aree cerebrali e l'ampiezza della propria rete di amici su Facebook.

La ricerca è stata condotta su un gruppo di 150 volontari, di cui sono state analizzate le risonanze magnetiche della testa. Sono stati, poi, contati i loro amici, sia su Facebook sia nella vita reale. In realtà la correlazione tra la rete "reale" e il volume della matera grigia è stata rilevata per una sola area cerebrale, l'amigdala: un precedente studio aveva già dimostrato un legame di proporzione diretta tra la materia grigia e l'ampiezza e la complessità delle reti sociali reali.

Per le restanti tre aree del cervello considerate, invece, la correlazione tra la loro dimensione e la dimensione delle reti sociali esiste solo quando si parla di amici virtuali, mentre ètotalmente assente nel caso di amici reali. Le aree analizzate sono: il solco temporale superiore, area legata alla percezione sociale, la circonvoluzione temporale media, associata alla lettura degli stimoli sociali, e la corteccia entorinale, legata alla memorizzazione.

    Il problema è che, nonostante sia stata evidenziata una correlazione tra i due fenomeni, non è stato ancora possibile stabilire la direzione di tale correlazione: le persone con queste tre aree del cervello particolarmente sviluppate sono maggiormente predisposte a stabilire amicizie su Facebook, o la dimensione della propria rete sociale può stimolare le aree del cervello in questione?

    La risoluzione di questo punto è centrale non solo per il caso specifico della singola ricerca ma per l'interpretazione di un concetto più ampio: "La domanda interessante ora - spiega il dottor Ryota Kanai, tra i ricercatori autori dello studio - è se queste strutture cerebrali possano cambiare nel tempo. Questo può aiutarci a rispondere a un'altra domanda: Internet sta cambiando i nostri cervelli?".

    Persino il professor Dunbar, autore della celebre teoria del numero massimo di relazioni instaurabili, è intervenuto sul tema, concordando che "la questione rilevante rimasta insoluta è se queste parti del cervello siano determinate dai geni o se, inserendo delle persone in un adeguato contesto sociale, queste aree cerebrali crescano e, quindi, possa crescere a sua volta il numero di relazioni che si possono intrattenere nella vita adulta".

    Lo studio, infine, riportano gli autori, ha dimostrato anche che il numero di amici su Facebook riflette il numero di amici non virtuali. Se questo fosse vero si metterebbero a tacere lericerche che collegano il massiccio uso di Internet all'aumento delle diagnosi di autismo. In realtà, però, è una questione ancora controversa e non mancano le voci fuori dal coro: la dottoressa Heidi Johansen-Berg del Centro per l'imaging a risonanza magnetica funzionale del cervello dell'Università di Oxford, ha dichiarato che in realtà lo studio dimostra solo una debole relazione tra il numero di relazioni Facebook e il numero di amici nel "mondo reale". 

    "Può darsi - prosegue - che il numero di amici Facebook sia più strettamente correlato con il quantitativo di tempo passato su Internet, con l'età o con il tipo di telefonino che si possiede". "Lo studio - conclude Johansen-Berg - non è in grado di dire se usare Internet sia una cosa buona o meno per i nostri cervelli".

     

     

     

     
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