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Post n°54 pubblicato il 25 Aprile 2006 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo

©








DREAMING THE DREAM



Ho sognato il sogno
dei giorni andati

quando la speranza era alta
e la vita degna d'esser vissuta

Ho sognato che l'amore
non morirebbe mai

Ho sognato
che Semele stava perdonando

Ma le tigri vengono nella notte
con le loro voci
delicatamente
mentre tuona
mentre la speranza lacera
mentre gira il sogno
in vergogna

Ci sono sogni
che non possono essere
e ci sono tempeste che
non possiamo esporre all'aria

Ho avuto un sogno
la mia vita differente
da quest'inferno

Ho sognato il sogno ...


__________________________


clicca sulle parole colorate



®
 
 
 

Post n°53 pubblicato il 28 Marzo 2006 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo

©



WHY’?





Quante volte tento di dirti
che…

Ma quando provo a dirti
che…

Questo
è il libro che non ho letto mai

Queste
sono le parole che non ho detto mai

Questo
è il percorso che non calcherò

Questi
invece … sono i sogni che io sognerò…

Questa
è la gioia che … raramente è sparsa

Queste
sono le ferite lacere...


Questa
è la folle danza dei miei pensieri

E questi
sono i momenti che noi abbiamo passato

E questo
è l'immenso che rappresentano

E questo
è come io sento


Sai come sento io?


Questo è il tema




_____________________

Chi possiede l'intelletto ed il cuore
ne può mostrare solo uno dei due
assieme
verrebbero ingiuriati
_______________________

istruzioni per l'uso
cliccare sulle parole colorate




®
 
 
 

Post n°52 pubblicato il 20 Marzo 2006 da FleneurSenzaTempo


©


El viento
de
mi alma®



Puedo escribir
los versos más tristes
esta noche

Escribir
por ejemplo
la noche está estrellada
y tiritan azules
los astros a lo lejos

El viento de la noche gira
en el cielo y canta

Puedo escribir
lo versos más tristes
esta noche

Yo la quise
y a veces
ella también me quiso

En las noches como ésta
la tuve entre mis brazos
la besé tantas veces
bajo el cielo infinito

Ella me quiso
a veces
yo también la quería

Cómo no haber amado sus grandes ojos fijos

Puedo escribir
lo versos más tristes
esta noche

Pensar
que no la tengo

Sentir
que la he perdida

Oír la noche inmensa
más inmensa sin ella

Y el verso cae al alma
como al pasto el rocío

Qué importa que mi amor
no pudiera guardarla

La noche estrá estrellada
y ella
no está conmigo

Eso es todo

A lo lejos alguien canta

A lo lejos

Mi alma no se contenta
con haberla perdido

Como para acercarla
mi mirada la busca
mi corazón la busca
y ella
no está conmigo

La misma noche
que hace blanquear los mismos árboles

Nosotros
los de entonces
ya no somos los mismos

Ya no la quiero
es cierto
pero cuánto la quise

Mi vos buscaba el viento
para tocar su oído

De otro

Será de otro

Como antes de mi besos

Su voz,
su cuerpo claro
sus ojos infinitos

Ya no la quiero
es cierto
pero tal vez la quiero

Es tan corto el amor
y es tan largo el ovido

Porque
en noches como ésta
la tuve entre mis brazos
mi alma
no se contenta con haberla perdido

Aunque éste sea el último dolor que ella me causa
y éstos sean los últimos versos que yo le escribo



Pablo Neruda



Posso scrivere
i versi più tristi
questa notte

Scrivere
ad esempio
la notte è stellata
e tremolano azzurri
gli astri in lontananza

Il vento della notte
gira nel cielo e
canta

Posso scrivere
i versi più tristi
questa notte

Io l'amai
e
a volte
anche lei mi amò

Nelle notti come questa
la tenni tra le mie braccia
la baciai
tante volte
sotto il cielo infinito

Lei mi amò
a volte
anch'io l'amavo

Come non amare i suoi grandi occhi fissi

Posso scrivere
i versi più tristi
questa notte

Pensare
che non l'ho

Sentire
che l'ho perduta

Udire la notte immensa
più immensa senza lei

E il verso cade sull'anima
come sull'erba in rugiada

Che importa al mio amore
se non può conservarla

La notte è stellata
e lei
non è con me

Questo è tutto

In lontananza qualcuno canta

In lontananza

La mia anima non si rassegna
ad averla perduta

Come per avvicinarla
il mio sguardo la cerca
Il mio cuore la cerca
e lei non è con me

La stessa notte
fa biancheggiare gli stessi alberi

Noi
quelli di allora 
 più non siamo gli stessi

Più non l'amo
è certo
però
quanto
l'amai

La mia voce cercava il vento
per
toccare il suo udito

D'altro
Sarà d'altro

Come prima dei suoi baci

La sua voce
il suo corpo chiaro
I suoi
 occhi infiniti

Più non l'amo,
è certo,
ma forse l'amo

E' così breve l'amore
ed è sì lungo
l'oblio

Perché
in notti come questa
la tenni tra le mie braccia
la mia anima
non si rassegna ad averla perduta

Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa
e questi siano gli ultimi versi che
io le scrivo


__________________________________

Il vento dell'anima non si può tradurre
__________________________________

istruzioni per l'uso  cliccare sulle parole colorate __



®
 
 
 

Post n°51 pubblicato il 05 Marzo 2006 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo
©


Danzando sulla fune ...






__________________________________ mme só' 'mbriacato ... 'e te!


Pablo Neruda


Se tu mi dimentichi




Voglio che tu sappia una cosa.

Tu sai com’è questa cosa:
se guardo la luna di cristallo,
il ramo rosso del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto
mi conduce a te,
come se cio’ che esiste
aromi, luce e metalli,
fossero piccole navi
che vanno verso le tue isole
che m’attendono.

Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti poco a poco.

Se d’improvviso
mi dimentichi


    Non cercarmi,
chè già
ti avrò dimenticata.

Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
che passa per la mia vita

e
ti decidi a lasciarmi
sulla riva del cuore
in cui ho le radici,

pensa

che in quel giorno,
in quell’ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.

Ma

Se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.

Se ogni giorno
sale
alle tue labbra
un fiore a cercarmi,

ahi,
amor mio,


ahi mia,
in me
tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne
né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore,
amata,

e finchè tu vivrai
starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie



______________________________

La mia Mimosa "particolare"

isrtruzioni per la fruizione: cliccare sulle parole colorate!
______________________________



®
 
 
 

Post n°50 pubblicato il 22 Febbraio 2006 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo
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Pablo Neruda



Donna Completa


Donna completa,
mela carnale,
luna calda,
denso aroma d'alghe,
fango e luce pestati,
quale oscura chiarità s'apre tra le tue colonne?

Quale antica notte tocca l'uomo con i suoi sensi?

Ahi,
amare
è un viaggio con acqua e con stelle,
con aria soffocata e brusche tempeste di farina:
amare
è un combattimento di lampi
e due corpi da un solo miele sconfitti.

Bacio a bacio
percorro il tuo piccolo infinito,
i tuoi margini,
i tuoi fiumi,
i tuoi villaggi minuscoli,
e il fuoco genitale trasformato in delizia
corre per i sottili cammini del sangue
fino a precipitarsi come un garofano notturno,
fino a essere e non essere
che un lampo nell'ombra.




________________________________________________

Solo chi riuscisse a definire l'utopia del cieco piacere fisico, che non ha intenzione e anzi la placa, sarebbe in possesso di un'idea stabile e certa di verità

Freud era senza "theorielos" per questo non ha saputo mediare fino in fondo la teologia con l'epicureismo, lo spirito con la materia .......

Chi vuol apprendere la verità sulla sua vita, si deve scrutare fin negli anditi più riposti, deve scrutare la sua forma alienata, i suoi estrapolati disgiunti, le potenze oggettive che sgorgano dalla materia e determinano l'individualità, donarli alla mente per cogliere le pulsioni che generano l'intento.

per poter decidere, è necessario saper utilizzare CON-SA-PE-VOL-MEN-TE la VOLONTA' VOLENTE


__________________________________________________



ècoute




®
 
 
 

Post n°49 pubblicato il 14 Febbraio 2006 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo

©









Prigioniero
!

Sono ciò che resta
d'una nuvola errante

ciò che i tuoi raggi
non hanno ancora dissolto

confondendomi con
la luce





®
 
 
 

Post n°48 pubblicato il 06 Febbraio 2006 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo
©






Eduardo




Si putesse dicere


Ah...

si putesse dicere
chello c' 'o core dice;
quanto sarria felice
si t' 'o ssapesse di'!

E si putisse sentere
chello c' 'o core sente,
dicisse:

Eternamente
voglio resta' cu te!

Ma 'o core sape scrivere?

'O core e' analfabeta,
e' comm'a nu poeta
ca nun sape canta'

Se mbroglia...
sposta 'e vvirgule
nu punto ammirativo...
mette nu congiuntivo
addo' nun nce 'adda sta'...

E tu c' 'o staje a ssentere
te mbruoglie appriess' a isso,
comme succede spisso...

E addio felicità .... ! ....





®



Se potessi dire



Ah...
se potessi dire
quello che il cuore dice
quanto sarei felice
se te lo sapesse dire!

E se potessi sentire
quello che il cuore sente
direbbe

Eternamente
voglio restare con te

Ma il cuore sa scrivere?

Il cuore è analfabeta
è come un poeta
che non sa cantare

S'imbroglia
sposta le virgole
un punto esclamativo
mette un congiuntivo
dove non ci deve stare

E tu che lo stai a sentire
t'imbrogli appresso a lui
come succede spesso


E addio felicità !




écoute


®
 
 
 

Post n°46 pubblicato il 03 Gennaio 2006 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo
©




LA POESIA



Poesia è "agire" al di sopra di ciò che si riesce a pensare.

Quel "sopra" che fa dire dei poeti; sono dei mentitori, la curiosità fa volgere lo sguardo in quel troppo per capirne i perchè.

Nel nostro linguaggio codificato, la parola è divenuta un valore di scambio, capitale, merce d'accumulo priva di significati la cui verità è altrove, nell'equivalenza del senso che le trascende e che, partecipandosi a esse, da loro un anima estranea, non riconosciute dal senso comune

Quale poesia è in grado di cogliere chi è così ben addestrato a riconoscere il senso comune nella parola e non più il significato?

Contro questa "legge" operano i poeti che non cantano per questa o quella cosa, ma per il nulla.

Questo nulla non è il niente, ma ciò che il discorso deliberatamente tace, essi cantano il taciuto.

Ma solo quelli che sanno ascoltare oltre, che non si piegano alle logiche meretricie del "do ut des"


Malcom Lowry ammoniva Kundera dicendole: "
La fama consuma la casa dell'anima"


écute

LIBERTA'1

LIBERTA' 3


®
 
 
 

Post n°45 pubblicato il 19 Dicembre 2005 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo©








AUGURI 1°
a tutti coloro che
NON vogliono confondere la felicità con le
gioie effimere




®
 
 
 

Post n°44 pubblicato il 19 Novembre 2005 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo

L'INTENTO


Nell'esser "impegnati", si è in contraddizione con la libertà stessa.

La letteratura, ha ampiamente trattato i conflitti del noi, ma il più semplice non è stato affrontato per la sua ovvietà ...?....

E' il fenomeno del sentirsi già "impegnati" e la conseguente indisponibilità ad ulteriori "impegni".

L'amore è il complemento dell'esclusività, che si spaccia per il contrario!

E' escusivo in quanto, pur senza vietarla, rende impossibile la sostituzione dell'esperienza.

Se il piacere è legato alla realizzazione dell'atto gratificante.
Se il benessere è dato dal suo appagamento, ed è uno stato d'equilibrio che però non dura molto, perchè scompare all'apparire della pulsione.
La felicità può dirsi anch'essa uno stato d'equilibrio ma meno passeggero, perchè abbraccia la sucessione ripetuta di desiderio, piacere e benessere.

La felicità contrariamente a quanto si crede, NON si dona, si contribuisce a crearla nutrendola nutrendosene.

Come per quasi tutto ciò che riguarda l'essere, la felicità è messa in pericolo dalla scarsa conoscenza di se che porta a "credere" alle sensazioni piuttosto che pensare dialetticamente con se stessi, per poi saper e poter interpretare costruttivamente.

Questo "credere", è una menzogna a se stessi, nell'attimo in cui si crede, si sceglie di non sapere, NON sapere che è un interpretazione dell'imput, si sceglie di non affrontare i perchè di questa interpretazione piuttosto che altre.

La summa di queste automenzogne a se stessi, fa persino dimenticare le cause originarie, e da vita ad un atteggiamento che con il tempo diviene abituale.

Sono solito rammentarmi che la felicità non è un luogo ma una direzione.

L'intento; è quella cosa senza tempo e senza luogo, proprio in forza di ciò viene assunto anche erroneamente, verso altre direzioni con la segreta speranza che conduca al luogo della felicità, ma la felicità non ha luogo, è una comunione d'intenti che risiede dappertutto, si diviene felicità, si è felicità.

La felicità è il prodotto del fare, si è felici del e nel fare, non nell'attesa, non nella pausa, non nella sospensione.

Fare insieme è felicità.

Saper comprendere ed accogliere ciò che si riesce a fare assieme è felicità, l'idealizzato ha la funzione di stimolo, non di obiettivo, di luogo da raggiungere.

Ed io ..... mi do da fare.

εραστής vθritθ ®

_____________________________
 
 
 

Vincenzo Cardarelli© ____

Post n°43 pubblicato il 15 Novembre 2005 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo


ALLA MORTE



Morire
SI,
non essere aggrediti
dalla morte.

Morire persuasi
che un siffatto viaggio sia il migliore.

E in quell'ultimo istante
essere allegri
come quando si contano
i minuti dell'orologio della stazione
e ognuno
vale un secolo.

Poichè la morte
è la sposa fedele
che subentra all'amante traditrice,
non vogliamo
riceverla da intrusa,
né fuggire con lei.

Troppo volte
partimmo
senza commiato!

Sul punto di
varcare in un attimo il tempo,
quando pur la memoria di noi s'involerà,
lasciaci,
o Morte,
dire al mondo addio,
concedici ancora un indugio.

L'immane passo non sia
precipitoso.

Al pensier
della morte repentina
il sangue mi si gela.

Morte
non mi ghermire
ma ....
da lontano annunciati
e da amica mi prendi
come
l'estrema delle mie abitudini.



®

 
 
 

LA PAROLA 3 ®

Post n°42 pubblicato il 09 Novembre 2005 da FleneurSenzaTempo
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SANDRO PENNA ©




E mi tormenta
il fortunato amore

Contro di me si ostina
il fortunato amore

Egli non sa
quanto pericoloso
il suo passaggio sia
tra la gente

IO
da quando lo so

IO
lo chiamo ugualmente




QUI ... LA PAROLA ®

QUI ... LA PAROLA 2 ®

 
 
 

*°* TEMPO COLORATO *°*

Post n°41 pubblicato il 04 Novembre 2005 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo

_________________________

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.

(Alighieri Dante)©

________________________


Considerata la mia follia & la mia ratio:
fatto noi fui per viver flagellato nel tempo alternato,
ma per seguir virtute della ratio e folle canoscenza.


moi®

________________________




MALEDIRE...
SI...

la mia natura
stemprata...


Volevo iniziare
un giorno di Sole....
ma....
su quel raggio....
io ci cammino
bruciandomi....
perchè
non mi basta ...

ëllå®

écute ....  

*

 
 
 

____________________________ NEL TEMPO IMPLOSO ___________________________

Post n°40 pubblicato il 23 Ottobre 2005 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo

Ho mani che donano e prendono

sanno quel che sento
sanno ascoltare il tuo vento

sanno soffrire
senza inginocchiarsi

NON sanno pregare

sanno danzare
il respire dei tuoi occhi
              acussi ....

'A famme dint' 'o core

'O core mije
campe dint 'a 'nu macielle
te sta cercanne
'ncopp'a chest'onna mia.

'Nu tuono sbatte forte
'npiett'a mme.

'O core mije
dint' a mme
nun ce vo' cchiù resta.

Aspette sule 'o juorno
ca 'o putarria purtà
'npiett'a tte.

Cull'occhie 'nchiuse
'ncopp' 'o core
stongh'je.

Dint'all'aneme
'nfoc' a speranze.

Arape ll'uocchie
te cerche
cull'uocchie 'nchiuse
acussi
comme stong'je
Se potessi
con grandi occhi
vedere
nelle profondità
dei tuoi eccessi...

Non poggerei

con grandi labbra
sui picchi
nervosi
e le distese
arroventate....
 Ma scalpiti
nel ventre....
non ho più belle parole
per te...
e neppure più
nessuna poesia
mi pare adeguata....
prendimi silenziosa
          spoglia...
                        acussì....

quann' e braccie addeventano core.....
quann' e cosce addeventane core....
quann' a panze addevente core....
tann' è nu macielle....
e se chiamm' ammore.....
___________________________

Fortiter in re, suaviter in modo


 
 
 

°*°°* SINFONIA °*°*°

Post n°39 pubblicato il 09 Ottobre 2005 da FleneurSenzaTempo
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Tormento...

Sei in me...

Separazione è tormento

Dimora di respiri...

E' qui

che piangi...

e ridi...

Esplode dentro

vita di innominabili

bisogni
finitamente infiniti

E' qui

che le lotte

sfogliano in petali

Diviene lamento

E le rabbie

schiudono
in germogli...

Pensieri fruscianti

silenziosamente rumorosi

E' qui

che ascolto

la tua storia

Silenziosamente urlanti

fragorosamente MUTI

E stondo

le tue lame

Si spande

scava, lacera

la casa del mio bisogno

Nel mio laboratorio

di profumi

e manie

Annoda i capelli

dolorosamente

Raccolgo i sorrisi

che non hai veduto

Si fa canto di lacrime

                            (senti

                                  mi senti

                                             sentimi... )

Si fa danza di nervi tesi

e li trasformo

in gemme
di gioia

grondante

Si fa melodia di desideri presi

                                  (respira

                                             respirami)

Si fa gioia di suoni muti

Quanto tempo

è in me

Si fa dolore di separazione

                                 (ingoia

                                        ingoiami... )

Nell'infinito

Virgulto d'immenso

col tempo

che è in te

Voglio
giungerti !

si staglia la stella

scagliata dall'arco teso

arroventato

Staccare colore

al colore

che non vedi

Appiccicarmelo

sulle mani

e dirti...

Guarda !...Guarda !...

questo lo puoi

anche...bere !

Danza nel ventre

nel pensiero

di carni urlanti

Strofinarti

i polpastrelli

sul viso...

intinti

del sangue

dei miei

sorrisi...sudati

Odore tattile

zampilla dal centro


Voglio

Giungerti !

Danzo

gemiti soffiati

Folle

e inclementi in me

ancor prima

che in te

dove ogni cellula

ferve

e si fa

senso...

Spietato

Follemente MUTI

Braccata

dal bisogno

di te

cerco rifugio

nel tuo

di me
                              Senti


                 Sento



Non so più...

Sfiorarti..




_____________________________________

Finis coronat opus
____________________________________

 
 
 

______ CAOS ______

Post n°38 pubblicato il 04 Ottobre 2005 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo

Tormento
separazione è; tormento

Esplode dentro
vita di innominabili
bisogni finitamente infiniti

Diviene lamento
pensieri fruscianti
silenziosamente rumorosi
silenziosamente urlanti
fragorosamente MUTI

Si spande
scava, lacera
la casa del mio bisogno

Annoda i capelli
dolorosamente

SI fa canto di lacrime
SI fa danza di nervi tesi
SI fa melodia di desideri presi
SI fa gioia di suoni muti
SI fa dolore di separazione

Nell'infinito
si staglia la stella
scagliata dall'arco teso
arroventato

Danza nel ventre
nel pensiero
di carni urlanti

Odore tattile
zampilla dal centro

Valzer sospirato
di stella danzante

Danzo
gemiti soffiati
follemente muti
URLATI

 
 
 

MINUETTO

Post n°37 pubblicato il 29 Settembre 2005 da FleneurSenzaTempo
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Mi capita di notare ed annotare che: l'idealizzato a cui contribuisce in maniera consistente lo sterotipo medio, accresce il suo potere inducente al crescere della distanza da esso, al punto di indurre ad una sorta di folle corsa in sé verso i multipli dell'altro nella continua ricerca di conferme alla propria fantasia indotta.

La "conferma" stessa deve rispondere a determinati requisiti dati da una summa di percepito e recepito nella parola e nell'azione.

Le naturali oscillazioni "valutario emozionali" del confronto - scontro tra le oscillazione dell'idealizzato in sé e la "summa" di confronto, decidono la fuga più o meno consistente di "valuta" affettiva verso altri investimenti emozionali che rientrano o paiono rientrare nella banda d'oscillazione valutaria emozionale del momento.

La folle utopia d'indagare il "mercato" emozionale con le sue oscillazioni soggettive conduce ed induce ad affidarsi alle valutazioni sensoriali, per periodi o tempi più o meno duraturi dati dalla follia in sé.

La follia della follia .......

Una sorta di frenetico minuetto settecentesco ove il patner volteggia fino all'incrociare d'altri rispettivi patner che avendo imparato i passi da compiere, rientrano per quel che hanno imparato nei "canoni" del caos per il caos di questa folle danza che lascia spossati, ebbri del nulla per il nulla, nell'illusione del tutto come solo il nulla sa dare.

IL caos per il caos del minuetto, come tutti i nulla; per potersi perpetuare ha la necessità di ri-petersi identico a se stesso, divenendo esso soggetto, trasforma in oggetto l'essere che vi partecipa.

La differenza come per tutto, è data come al solito dalla consapevolezza in chi partecipa, indotto dall'idealizzato, chi partecipa per curiosità, chi partecipa per "canaillerie" o altro ---- va da se che la consapevolezza concede di decidere a-priori come partecipare riappropiandosi della propria soggettività, del proprio IO ........

La follia della follia nella consapevolezza risiede nel fattore intenzionale, in quell'intento pretenzioso di far emergere il soggetto in chi l'ha ceduto all'idealizzato che l'ha ceduto al caos del nulla ove l'oggetto è nulla nella sua interscambiabilità.

La follia della ragione ... è ... VOLER trasformare il nulla del minuetto nel tutto di un perpetuo valzer, tra le stelle danzanti in armonia .......... OLTRE --- il common sense ......

 
 
 

L'ARMONIA

Post n°36 pubblicato il 20 Settembre 2005 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo

L'armonia è fuori dal senso comune per chi ha orecchio teso all'armonia .....


Il termine del periodo pagano delle ferie, coincide con il cozzar di spade nei promulgatori di norme.

Tutti sono tesi alla pugna issando il loro vessillo normativo, NON "s'avvedono" dell'impossibilità della norma uguale per tutti, o meglio se ne avvedono eccome, difatti viviamo in uno stato di diritto della cosa sull'essere, così l'essere è la cosa della cosa ........ l'oggetto del mercato costruito dai mercanti nel tempio, mattone dopo mattone, tassello dopo tassello, per secoli ........

Dal momento in cui s'è avuta la chiara percezione che il terra di Germania, l'unica possibilità di governo è data da una sorte di compromesso storico alla tedesca, i nostrani demo-cristiani hanno issato a quel vento il loro vessillo crociato, fregandosene bellamente dei danni elargiti sotto quel simbolo, e NON mi riferisco ai danni storici, sarebbe come rubare la caramella ad un bimbo, sono di questi giorni le saette dell'olimpo contro la manifestazione Mantovana "festival della letteratura" ---- forse perchè possedeva l'armonia della moltitudine che non s'impone ma offre ciò che possiede in armonia ---- le medesime saette non sono state volte al festival filosofico di Modena, forse perchè l'intento di pervenire ad un senso comune tra gli ignavi, è un obiettivo "lodevole" ?

Per i distratti ---- da notare ed annotare la continua processione di tutti i nostrani pseudo amministratori all'olimpo benedicente, certo che la minaccia di scagliare strali da ben 25000 pulpiti, terrorizza NON poco ......

Da parte mia posso solo dire che: trovo oltremodo difficoltoso partecipare alla pugna sotto il vessillo di chi "predica" la NON violenza e nel contempo benedice gli eserciti, inventandosi benedizioni particolari per bombardieri, benedizioni per missili, benedizioni per carri armati, oppure concedendo interviste ove si sostiene la necessità dell'esercito omettendo il comandamento NON UCCIDERE .....

Da annotare che TUTTE le ideologie nate sucessivamente, sono ad immagine e somiglianza dell'ideologia madre che le ha letteralmente partorite, effetto dell'ancestrale modalità d'apprendimento che è l'imitazione?

Difatti i "predicatori" dell'ideologia politica, hanno omesso di dire che i bombardieri benedetti, dotati di missili benedetti ed altri amenicoli "osservanti" il comandamento NON UCCIDERE, tutti dotati di benedizioni particolari e personalizzate, a seconda di quanto e come si contravviene il dettame rivelato, tutti i bombardieri, decollavano da Verona veso la Jugoslavia, quando non era più possibile omettere nulla s'inventa la menzogna del non sapevo .... questo, il nostro baffino nazionale e seguito ossequiente .... omettendo a sè stesso che: NULLA VOLA SENZA CHE I NOSTRANI RADAR LO SAPPIANO ---- le ideologie TUTTE, sono figlie della Repubblica di Platone, difatti come ha ben riconosciuto il sommo, devono esser dotate della MENZOGNA di stato per reggersi, anche quelle che "predicano" la verità, la predicano ma non ci soggiaciono ...... dimenticandosi che quell'esercizio di "repubblica" in platone, è nato dal sentimento di rivalsa contro Sparta ----- oggi noi abbiamo le repubbliche della rivalsa, non le Repubbliche dell'Armonia ...... il senso comune, è consequienziale a ciò ..........

Par d'esser tornati al tempo di Leone X ( un: Medici ) ... colui che s'inventò il perdono dei peccati prezzolato, il condono dell'anima a seconda di quanto versato, difatti fu un periodo d'omocidi efferati, tanto poi bastava pagare in moneta sonante, contravvenendo alla cacciata dei mercanti dal tempio, mercanti che non solo sono tornati in forze, ma che hanno pure fatto scuola alla politica, ed eccoci alle ideologie, "moderne" nel logo ma antiche nell'intendimento ...........

Da non scordare che: chi è obbligato a NON procreare per SIMONIA "$", per questioni EREDITARIE "€", per "SONDAGGIO" dell'epoca, (quello di allora fu IL sondaggio "teleguidato", mostrando come si fa al mondo) pretende di dettar regole sulla procreazione e sulle modalità di costituirsi in nucleo famigliare, "rivelando" che solo la benedizione ---- come la benedizione dei missili --- è quella che "eleva" il nucleo, come se i sentimenti dipendessero dal loro falso e spergiuro benedire da mercanti nel tempio .........

Da rammentarsi che venne detto: non mangiare la mela ---- ma non venne tolta normaticamente la mela, impedendone l'accesso a chi VUOLE mangiare la mela ..... perchè se ne dimenticano e tuonano per togliere le mele dall'albero se non addirittura sradicare l'albero? .... questo intendimento è comune a TUTTE le ideologie, sia politiche che religiose ...... (altro intendimento è la fede)

Oggi passeggiando, ho notato uno stemma religioso in un palazzo patrizio, non è di quei soliti, datati, storici, difatti è sgargiante nei colori e recita : dio sia benedetto ----- mha? ---- e chi dovrebbe benedire dio? .... i mercanti nel tempio? .... non sarà per caso una bestemmia al pari della benedizione missilistica? .... NON è dato sapere, NON è dato dubitare, perchè la "rivelazione" NON è confutabile .......

ps> tanto per dotarmi d'una certa tranquillità, mi son dotato di ..... parafulmini ...... alla faccia di "Zeus" e vari "imitatori"

 
 
 

CROCIFISSO DUE VOLTE

Post n°35 pubblicato il 11 Settembre 2005 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo

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L'immagine a lato "L'URLO" --- è un opera di Daniele Scaglioni,
inserito come retrocopertina nel suo libro ... "Crocifisso due Volte" ....
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Le differenti VERITA' del dolore lacerante
___________________________



Il Dolore che
ti ho dato è .....

il Dolore più lacerante

Quello che URLA muto

Quello che non può piangere

Quello delle intime carni lacerate

Quello della negazione...

Quello dell'omissione...

Quello della separazione

di me...da te...
di te...da me...

Quello della distinzione

Quello dell'incomprensione

Dolore che...
soffoca
la voce in gola

Dolore che...
stringe
forte il petto

Dolore che...
stritola...
dolorosamente le viscere

Dolore che...
schiaccia...
nel vuoto assente

Dolore che .......
sa volare lassù

tra le stelle
quando
compreso ..........

Dolore che .....
sa essere
cemento che unisce ......

Dolore che ....
sincero ... vero ...

A MODO MIO
limpidamente sincero

L'unico MODO che ....
so essere per divenire

A MODO NOSTRO ............

 
 
 

LA MENZOGNA

Post n°34 pubblicato il 31 Agosto 2005 da FleneurSenzaTempo
Foto di FleneurSenzaTempo

Per poter stabilire cosa sia la menzogna, è necessario stabilire cos'è la verità .......

Inizierei dalla verità INCONFUTABILE, quella oggettiva, ossia cio che è.

Tra le verità oggettive vanno annoverati gli impulsi biologici, il sonno, la fame, la sete, la stanchezza, i suoni, i colori, il dolore, la gioia, la sessualità ..... tutto ciò che concerne il cosidetto "sentire" sono VERITA' biologiche inconfutabili e d'intensità e valenza differente per ognuno ----- conseguentemente sarebbe opportuno aver una profonda conoscenza del proprio corpo.

Le verità soggettive, sono conseguenti a quelle oggettive che le danno origine ----- NON esiste induzione sociale che sia in grado di far percepire gradevolmente il fiele, solo la nostra VOLONTA' VOLENTE può tanto .... quindi si può affermare che le verità biologiche, "senza tempo" e innate, elaborate dal pensiero nel presente siano le verità che ci consentono di interagire nel presente, tornando al tempo della materia, chiudendo il cerchio.....

Il riferimento alla soggettività, NON contraddice l'oggettività, giacchè l'IO NON consiste in un fascio "caotico" di sensazioni, bensì in un principio d'ordine naturale munito di forme pure, come lo spazio ed il tempo.

Dato che la realtà è ciò che intendiamo noi e nessun altro; al posto di chiederci come siano fatte le "cose" ----- tentiamo di domandarci come dovrebbero esser fatte perchè possano esser conosciute da noi.................




Queste verità vengono definite le verità dell'essere, quello intero, pensiero e materia fuse, ma .... NON sono verità inconfutabili.

Mente colui che afferma di aver udito due volte il medesimo suono, visto due volte il medesimo colore, provato le medesime sensazioni ----- NON E POSSIBILE ----- tutti gli imput biologici vengono rielaborati dal pensiero ----- non essendo possibile fermare il pensiero, ad ogni attimo che scorre, la memoria, la coscienza, il pensiero tutto viene modificato dai nuovi apporti, fantasia compresa, queste modificazioni, modificano la percezione e la conseguente elaborazione.

Se così non fosse, sarebbe sufficiente una partitura musicale che sarebbe eterna ----- i "gusti" delle persone cambiano, e NON è molto veritiero che sono dettati dal sociale, il sociale può solamente divulgare un'intuizione colta da altre parti ---- rammento che l'inconosciuto, proprio perchè inconosciuto, NON è neppure pensabile, la dimostrazione la danno i molti stilisti, non fanno altro che prendere spunti pel il mondo e rielaborarli.

La consapevolezza dell'esistenza di altre VERITA' INCONFUTABILI, tante quanti siamo, "dovrebbe" indurre all'approccio con l'altro meno certo, aperto al confronto per poter comprendere accogliere e crescere ----- l'unico strumento che mi è dato conoscere, è .... la dialettica .... ma anche la dialettica è fallibile ----- solitamente si esprimono anche con veemenza i propri convincimenti, i propri obiettivi in una sorta di autoipnosi inconscia, se ci si è convinti per bene, si ha una qualche possibilità di convincere anche l'interlocutore, sarebbe meglio uno scambio epistolare, concede una maggior riflessione ed è scevro di presenza fisica che può alterare l'analisi.

E' bene rammentarsi che ci si esprime SEMPRE con l'intento di convincere l'interlocutore, quindi è opportuno porsi in modo aperto SEMPRE, o almeno quando l'irrazionale lo consente.

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AVVISO AI "NAVIGANTI" .... trattansi della verità in se .... altra cosa la morale, ed altra cosa l'etica
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