A questo punto si apre qualche scenario diverso.
Potrebbe succedere che si riaffacci lufthansa, magari con Air one, che aveva un piano che piaceve ai confederali; si potrebbe materializzare questa fantomatica cordata italiana o si andrebbe al commissariamento con la legge Marzano. Che si debba risolvere tutto in due giorni altrimenti si fallisce è una bufala, in quanto sono saltati fuori 148 milioni di crediti d'imposta che dovrebbero assicurare i tempi tecnici per queste operazioni.
Detto questo voglio subito dire che il commissariamento non è la tragedia, in quanto un eventuale commissario avrebbe il potere, anzi il dovere, di fare tutto ciò che è sempre stato ritenuto necessario e che nessuno schieramento politico o sindacato maggiore ha mai consentito che si facesse, e cioè tagliare i rami deficitari, per concentrarsi sul core buisness. In più l'abbandono di Malpensa dovrebbe far diminuire le perdite di 200 milioni all'anno, perchè questa ne era la portata a causa di Malpensa per l'Alitalia.
Sappiamo che qualsiasi piano passerebbe per la gestione di esuberi e taglio di attività improduttive, ma questo è da anni il nodo centrale di tutti i piani industriali preparati dai vari a.d. che, dopo essere stati approvati, non hanno mai avuto corso, come accennavo prima, a causa della politica e dei sindacati maggiori.
Poi ci vuole quell'ingrediente che in Italia manca ormai da troppo tempo....le PALLE, amico mio, senza il quale ci dobbiamo rassegnare alle nuove colonizzazioni del nostro Paese, ed allora il problema non è più dell'Alitalia, ma dell'Italia tutta, e ci dovremmo cominciare a porre delle domande e dei problemi molto, ma molto più grossi.
Buona domenica a tutti