Le foglie e il vento

La domenica è sempre domenica!

Risveglio un po' sonnacchioso, c'è un'ora in meno, alla fine, uffa! Ma Pasquale insiste che vuole uscire, per cui, volente o nolente....

Fuori dalle coperte e scoperta di un bel sole primaverile..e allora, volgliamo tirarlo fuori 'sto camperello, o no?

Certo! Il tempo di lavare i piatti della sera prima ('sti ospiti si stanno proprio a vizia', il sabato fanno tappa fissa:))))), e via! incontro al mare di Sabaudia!

Parcheggiamo in riva al mare, con le nostre brave biciclette al seguito, e ci armiamo per fare un giretto al mercatino domenicale. Pasquale, neanche a dirlo, ha il suo posto d'onore nel cestino, e....come gli piace!

Trovo i libri che mi interessano (tanto compro solo quelli!), visto che, per fortuna, le lettere antiche ormai te le buttano appresso: L'Edipo Re di Sofocle e l'antologia latina di Cesare, Cicerone, Virgilio, Sallustio. Bene! li pago la cifra astronomica di ben cinque euro, insieme con un libro della Yourcenar

Contenta dell'affare, torniamo sulla spiaggia, e, per la gioia di Pasquale, cominciamo la nostra passeggiata.

Pasquale è rigorosamente al guinzaglio (anche se di quelli scorrevoli, con ben cinque metri di autonomia), e si incontra con un cosino piccolo come lui, un po' di meno, tutto rasato e incazzoso, che lo punta e gli si avventa addosso. Manco a pensarci due volte, allungo un paio di calci ben messi all'aggressore, e arrivano trafelati i proprietari, che assistevano alla scena da lontano. Tra l'imbarazzo reciproco accenno al fatto che anche il mio cane è un maschio "capetto", come dicono loro, è per questo che, per evitare problemi, lo tengo al guinzaglio, sennò lo lascerei libero....Ma quelli sembrano non capire.

Luca, che mi seguiva poco dietro (io ero di corsa) mi riferisce che, una volta passato me e Pasquale il cagnetto pestifero si è avventato contro un labrador e un cane lupo (loro sì, al guinzaglio, sennò chissà cosa ci rimaneva del cagnetto:))) e i proprietari si stavano visibilmente lamentando degli altri cani, ma si guardavano bene dal mettere il guinzaglio al loro...

Io mi sono chiesta cosa mai passasse per la testa di quelle persone così...assennate! bah!

A parte l'incidente di poca rilevanza,  e le risate che, davanti ai proprietari el cagnetto, ci siamo fatti io e Luca al ritorno, la passeggiata si è svolta lunghissima e alternata a tratti di corsa tutto il pomeriggio.

Un diffuso stato di benessere e di semplice godimento della sabbia, del vento, è stato ciò che me ne sono guadagnata....E ancora lo sento.

Lo ripeterò, presto,  lo prometto a me stessa!

Baci! 

Il Convegno...

Altra novità di questi giorni è stato il Convegno...Quale, perchè, quando? Qualcuno si potrebbe chiedere...Beh...Andiamo per ordine...Premetto che era un periodo che ero un po' stufa della compagnia maschile (non pensate male, per esclusivi motivi di lavoro...^____^), e così, mi sono buttata sull'associazionismo femminile, un club delle "signore bene" a cui, in altri tempi, non avrei mai pensato di avvicinarmi. Si tratta, in realtà, di donne imprenditrici, professioniste, artiste, e quindi...è un po' meglio. Insomma, durante una delle nostre riunioni, mi invitano a parlare della mia tesi da poco conclusa...argomento, non tremate...S. Agostino. Insomma, quasi incredula dell'interesse su un argomento apparentemente tanto "palloso" comincio a parlare. Via via che procedo vedo gli occhi accendersi d'interesse, mi si fanno domande, si avanzano obiezioni, si crea dibattito. E' un crescendo di entusiasmo. Incerta se si tratti di una allucinazione o di un miracolo sostengo il fuoco di fila delle domande, e, prima che me ne possa capacitare, si è già deciso unanimemente di organizzare un convegno apposito sull'argomento. Il momento per me non è dei migliori, appesantimenti di cuore e di pura fatica mi ostacolano in misura cospicua, ma penso che un'occasione del genere non si può perdere, per cui, trascinata dalla massa, accetto. Insomma, demando tutta l'organizzazione alla Presidente, che si attiva in maniera poderosa e...guarda che ti combina? va a pescare come altro relatore il frate agostiniano mio collega all'università (altra premessa: non è che mi sia laureata in un istituto religioso, era lui che si stava prendendo la seconda laurea all'università statale...). Quando ci siamo trovati, increduli e perplessi, siamo scoppiati a ridere. Contrariamente alle mie aspettative, Giuseppe (è il nome del frate) capisce immediatamente lo spirito del convegno, e si impegna a coinvolgere una giovane giornalista come terza relatrice da affiancare a noi due. Seguono due incontri organizzativi e le macchine si mettono in moto. Sabato 11 Marzo è la giornata fatidica. In pompa magna si dà l'inizio al convegno: presentazioni, saluti (c'è l'Assessore, si sa) e formalità varie. Sono io ad aprire le relazioni. E subito metto in chiaro il tono colloquiale, di tipo storico e quotidiano, su cui voglio articolare il linguaggio. Giuseppe, dopo di me, segue a perfezione la linea, e Tiziana (la giornalista) chiude il tutto. L'uniformità degli interventi è stupefacente: nessuno dei tre aveva letto la relazione dell'altro. L'uditorio è spiazzato, assorto, attento, e, alla fine, baci e abbracci di tutti con tutti.

E' stata una bella giornata, si è creato un bel clima...ho imparato qualcosa...

Baci, e buona giornata a tutti!

Chiasso, molto chiasso!

Persone che parlavano tutte insieme, la stragrande maggioranza donne, ci ho messo un po' ad ambientarmi... Sarà perchè di solito lavoro con uomini, l'allegra confusione femminile non mi è molto familiare, ma si sa, io imparo in fretta! ^___^ Dopo un po' in una ridda di "hai scelto l'abito matrimoniale?" "parteciperai alla maratona di Roma? "il bambino è a letto con l'influenza...!" "Ah, quel Consiglio di Amministrazione!!!!" "perchè non rimediamo qualche compagno a quelle senza?" "suoni il flauto traverso, e il pianoforte?" "ma l'economia italiana, si può risanare, secondo te?" "E queste elezioni?" "E l'Unione Europea?" " E l'ONU, che fa?" "Come si stava a New York?" e "quel convegno, come è andato?"....Ci comincio a raccapezzare qualcosa anch'io e mi inserisco allegramente nella caotica conversazione.

Che meraviglia! Tutti che parlano con tutti, alcuni addirittura si incrociano da un capo all'altro del tavolo e cercano di capirsi attraverso la conversazione di chi sta in mezzo, sembra "Alice nel Paese delle Meraviglie", un po'  "Cappellaio Matto", e poi brindisi a tutto andare, al bambino che nascerà, alle coppie che si formeranno, alle nuove prospettive di lavoro....

E' un toccasana per le mie manie di precisione, alla fine così è molto più creativo...a complicare la situazione ci si mettono anche una sfilza continua di ambulanti che spiattellano sul tavolo ogni tipo di mercanzia artigianale, e, naturalmente fiori (ma non vedete che siamo tutte donne???) e c'era persino lo stornellatore, ma dopo un po' il caos era talmente alto che neanche loro riuscivano più ad inserirsi...

Insomma mi diverto da morire, e si è parlato anche di cose serie, mooolto serie, nel mucchio delle sciocchezze, mi diverto a tal punto che non mi importa una granchè il fatto di aver perso per un pelo il treno, di vedermi chiudere la metropolitana in faccia, di dover prendere un taxi, e poi un autobus per poi esser ripresa da qualche anima buona partita direttamente da casa per recuperarmi.

Non mi importa... ne è valsa la pena!

baci e buona giornata!

E stasera...cena!

Beh, il corso è finito, e come ogni allegra brigata che si rispetti, stasera abbiamo la canonica cena! In un locale "romano de Roma" ci abbufferemo allegramente a suon di stornelli...qualcuno ha già preannunciato che alzerà un po' il gomito, mah! staremo a vedere! Il fatto è che lontani da impegni burocratici, si cambia faccia, parole, movimenti, insomma, ci si rivela per quello che si è!

Abbiamo rischiato per un pelo di essere in 13, che come si sa, non porta male, porta malissimo! Cmq, fortunatamente ci sono sempre i provvidenziali ritardatari e il numero si è alzato....

Si è creato un gruppo davvero affiatato, non per niente il corso aveva per oggetto la "gestione della conoscenza"...siamo riusciti a realizzare gli obiettivi almeno tra di noi, possiamo dire di conoscerci discretamente bene... e non si sono creati i classici "gruppetti".

Poi ci sono da festeggiare...dunque...: due matrimoni, due lauree, un bimbo in arrivo e un cambio di lavoro....ci sarà molto lavoro, quindi!

Beh, vi terrò aggiornati...

A tutti voi, uno smack! e una buona giornata!

Dopo lunga parentesi, eccomi qua!

Avvenimenti, sensazioni, emozioni, forti, a volte troppo per poterle esternare facilmente, in questo tempo.

Mi limiterò alle ultime, alle più felici....Ho un nuovo inquilino in casa, di nome Pasquale. Per chi si stesse chiedendo se gli ho affittato una stanza e se paga regolarmente la pigione, o se sia il mio nuovo giardiniere o maggiordomo, dirò che non è niente di tutto questo, perchè Pasquale è un adorabile, intelligentissimo cagnolino. Non si offendano quindii tutti i Pasquali che passano di qui...Il nuovo venuto è stato battezzato con questo nome in virtù della sua straordinaria vitalità e capacità di  attirare il viscerale amore di tutti, e pare intendere il linguaggio umano...Al punto che ci si chiede come mai non risponda...Trattasi di uno yorkshire di pura razza, che qualcuno ha incredibilmente ABBANDONATO!!!! Eh sì, perchè ho fatto il giro delle case vicine, ho sparso la voce nel caso qualcuno l'avesse perso, e...niente, nessuna risposta! Per cui, signori, dopo un mese, posso dire che...è mio! Ha un unico punto debole: i gatti. Quando li vede non capisce più niente, anche se sono grandi il doppio di lui, si getta feroce all'inseguimento e arriva anche ad arrampicarsi sugli alberi, sui  tetti per acciuffarli. Roba da matti! Si butta abbaiando all'impazzata tra le zampe dei cani enormi, e riesce a farli scappare...mi tocca tenerlo sempre al guinzaglio, quando esco, è un cosino terribilmente territoriale. Avete mai visto un cane che fa "il gioco della pallina?" io non ne avevo mai visto uno, ma è il gioco preferito da Pasquale (Pasquy, per gli amici). Beh, è un vero "cane da compagnia" ama stare in compagnia delle persone... e in questo momento mi è davvero utile...

Il mio lavoro consiste in lunghe ore di elaborazione cervellotica e quindi Pasquale mi aiuta a non perdere il contatto con le semplici cose di tutti i giorni...

Prossimamente dipanerò la matassa della vita che si è consumata in questo periodo...

A tutti voi una buona giornata!

La nonna di Titti e la casalinga manager

Beh signore e signori, sono qui a raccontarvi di due figure di donne eccezionali….della serie “la fantascienza ci fa un baffo….”. Ero al corso ieri, e, via via che con i partecipanti ci conosciamo meglio, noto come emergono figure umane eccezionali. Sono donne, è vero, non so se sia un caso o dipenda dal fatto che siamo quasi tutte di sesso femminile in quell’aula…bah, lasciamo il ragionevole dubbio. La prima figura rilevante è quella di una deliziosa nonnina, piccolina e composta con la sua chioma lunga e  candida armoniosamente acconciata in trecce appuntate in alto, che variano di posizione a seconda dei giorni. Sempre impeccabilmente vestita e pettinata, la nonnina dalle mani affusolate e gentili, dagli occhi vivi e cortesi, e dalla voce musicale, è la presidentessa di una associazione leader in Italia per l’accompagnamento delle persone disabili all’interno dei musei romani, attraverso l’ideazione e costruzione di appositi sussidi didattici (essenziali nel caso dei non vedenti) per far godere anche ai diversamente abili le gioie dell’arte e della cultura. Con la privatizzazione delle strutture culturali la povera nonnina non si capacita che un ventennio di lavoro debba venire smantellato perché i suoi servizi non sono più riconosciuti come “assistenza alla persona” e quindi poter usufruire dei fondi stanziati dalle strutture pubbliche. “La cultura non è assistenza alla persona” si sente dire. E la poverina obietta che, dando ai disabili più qualità della vita, questi prenderanno coraggio e si sforzeranno, magari, di andarsi a fare la spesa da soli. Non fa una piega, ma gli ottusi burocrati del comune non ne vogliono sapere. Rabbia e sconforto a parte, non posso fare a meno di ammirare una figura deliziosa di donna che non si dà per vinta, che, alla soglia degli 80, ancora fa corsi di aggiornamento ( è non è ancora mancata ad una lezione!) e cerca soluzioni per combattere la stupidità umana, mettendosi alle prese con internet e fogli di excel. La partnership (i pacchetti “all-inclusive”) è l’unica soluzione che siamo riusciti ad evidenziare : bisogna cercare una associazione che curi, ad esempio, il trasporto e accompagnamento disabili, e offrire analogamente visite museali e percorsi didattici mirati in un progetto unitario, solo così si riuscirebbe ad aggirare la legge miope e stupida e attenere i necessari finanziamenti per mandare avanti le spese.

C’è poi la simpatica e giovane madre di famiglia, laureata in statistica, e membro del consiglio di amministrazione di una cooperativa che gestisce una rete di case famiglia per adolescenti in difficoltà. Capacissima di stupire con effetti speciali, valorizzando la propria femminilità, in barba allo stress di pranzi e cene, di accompagnamento figli e consigli direttivi, è agguerritissima e leggera allo stesso tempo: si barcamena tra una cellulare sempre in funzione, attraverso il quale impartisce direttive domestiche, e strategie di fund raising, di ristrutturazione aziendale, di incremento operativo. E se poi, capita la pausa pranzo, trova anche il tempo di indicarmi un negozietto delizioso dove comprare il vestito di capodanno, per “stupire con effetti speciali” chi di dovere, perché, si sa, non bisogna perdere colpi con il proprio uomo. Mi ci accompagna, mi fa da consulente e mi dà la sua benedizione….

Che Dio salvi le donne di questo millennio!

Dietro sollecitazione di una Amica (e la maiuscola non è casuale) ritrova la sua collocazione un mio post di qualche giorno fa, scritto così, di getto, pubblicato e poi rimosso....

27/12/05

Ecco…

E’ successo di nuovo…Il cervello si rifiuta di continuare, chiude i battenti e serra la chiave, dall’interno. Saldatura a prova di bomba, cassaforte resistente ad ogni tipo di forzatura, e un cartello grande “girate alla larga!”. Luca mi strappa un sorriso quando fa la mossa del cubo di Kubrik (si chiamava così?  Non ne sono sicura) per indicare che non c’è niente da fare: sono ufficialmente assente, partita per lidi lontani e chissà quando tornerò. Sciopero del mangiare, del sonno, della parola…fermi tutti, devo capire cosa non va, sono in immersione. Non può essere stata solo l’ennesima cattiveria subita, o forse sì, chi lo sa. Forse ho semplicemente dato troppo e sono a secco… forse stavo sprecando energie cercando di nuovo di adattarmi ad un sistema che non mi appartiene, né mai mi potrà appartenere, quello della costrizione, della convenzione, della finzione. Non posso vincere a questo gioco, me lo devo mettere bene in testa e non ho voglia né coraggio di trovare anch’io un capro espiatorio o un surrogato, come fanno tutti. Non mi piace il sistema, e poi, è provato, va sempre a finire male, per qualcuno…Devo avere il coraggio delle mie scelte, però, devo capire che il processo è iniziato molto tempo fa e non può tornare tutto come prima, come probabilmente non è mai stato, devo smettere di credere alle favole che molti, forse per “il mio bene” continuano a raccontarmi. Quelli che non si schierano mai, quelli che vogliono salvare capra e cavoli a tutti i costi, quelli comodi nelle loro poltrone. Chissà se un giorno mi pentirò della mia militanza sfrenata, chissà…. Me lo sono chiesto spesso, e magari ci ho anche provato ad adattarmi ad una situazione di comodo. Non è nella mia natura, non resisto molto, prima o poi esplodo, l’evidenza della Verità calpestata mi brucia nelle vene e straborda. Scossa sismica e poi assestamento, quasi mai rumoroso, si verifica come  un piccolo sisma silenzioso: sembra tutto come prima, ma non lo è mai…