Post n°1154 pubblicato il
06 Luglio 2007 da
il_folletto_puck
Ben poche tra le creme solari presenti sugli scaffali dei supermercati o nelle profumerie offrono una protezione veramente efficace. Uno studio condotto dall’organizzazione no-profit statunitense Environment Working Group ha attentamente analizzato più di 700 prodotti e ha scoperto che la maggior parte di questi perde la sua capacità protettiva dopo molto poco e che non filtra in modo opportuno alcuni dannosi raggi ultravioletti.
Il numero indicato sulle confezioni indica spesso solo il fattore di protezione solare (SFP, sun protecting factor), che è una misura della protezione contro i raggi UVB, mentre non viene quasi mai specificata la protezione contro gli altrettanto pericolosi UVA (specificata dal fattore PPD, Persistent Pigment Darking) . Quest’ultima categoria di raggi, inoltre, non è responsabile dell’abbronzatura e quindi non lascia un segno evidente dei suoi effetti sulla pelle che restano quindi nascosti a lungo.
Ci sono però alcune caratteristiche dei prodotti che permettono di fare una scelta corretta. Ecco le indicazioni dei dermatologi americani:
- il fattore SPF non dovrebbe mai essere inferiore a 30
- deve essere presente un fattore di protezione UVA, aveobenzone o parsol 1789
- deve essere presente uno stabilizzante, ad esempio il Mexoryl o la tecnologia Helioplex
- la protezione deve essere applicata prima dell’esposizione e poi ripetutamente nel corso della giornata
- bisogna evitare l’esposizione durante le ore più calde e l’attività fisica prolungata al sole
- è necessario proteggere gli occhi, possibilmente con lenti marroni e prodotti targati CE
- esporsi, comunque, il meno possibile, coprirsi con abiti ampi e leggeri e indossare un cappello.
Inviato da: Rebuffa17
il 10/05/2012 alle 11:35
Inviato da: carlo.stefani
il 03/03/2012 alle 11:59
Inviato da: comandantekil
il 17/06/2008 alle 14:11
Inviato da: ASTRO.19
il 17/06/2008 alle 11:45
Inviato da: elyrav
il 17/06/2008 alle 11:37