Creato da pausandro il 24/06/2007
tra la follia e la leggerezza

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« Un angelo?Anime gemelle »

In piena ripresa.

Post n°48 pubblicato il 24 Luglio 2008 da pausandro
 

Ero ancora ospedalizzato, ma avevo cominciato la fisioterapia. Anche la parola stava tornando a sincronizzarsi con il pensiero.

Una mattina ricevo una visita inattesa.
Per la precisione quasi tutte le visite erano inattese, ma questa proprio non me la aspettavo. Il tipo con i capelli bianchi e la erre arrotata era una persona che non vedevo da quando i capelli neri erano ancora in numero accettabile per non scambiarlo per babbo natale. Avevamo formato un gruppo musicale insieme, aveva cambiato diversi lavori, un tempo lavorava come ricercatore per il Cnr, un'altra volta assistente all'università, il consulente per un sindacato etc. Credevo d'aver perso le sue tracce e viceversa che anche lui avesse perso le mie in tante peregrinazioni, invece eccolo lì che mi sorride. Gli occhi azzurri gli conferiscono un aria ancora più folle, ma questo è normale quando si parla di persone che lavorano con la psiche umana.

Raffaele: Guarda guarda chi c'è al letto 407...
Io: Non cominciare pure te coi numeri.. Che ci fai qui?
Raffaele: E' lo stesso tipo di domanda che mi ero ripromesso di farti.
Io: Ok. Io sono qui in qualità di paziente, quindi esula dalla mia volontà (questo è quello che avrei voluto dire invece uscì un "Io Paziente Tu no")
Raffaele: Vedo che hai ancora problemi nel parlare, a tutto c'è rimedio.
Io: Cioè?
Raffaele: Una volta a settimana, vengo a fare volontariato qui in ospedale, mi hanno imposto questo ruolo, che come sai mi si addice, perché devo dimostrare al reparto di psichiatria che hanno bisogno di psicologi e non solo psichiatri.
Io: e io che c'entro?
Raffaele: Stavo spulciando i nomi dei pazienti quando ho letto il tuo. E mi sono detto "sfogliamo la sua cartella clinica" e l'ho fatto. Caspita te la sei vista brutta.
Io: già. Ma ora sto meglio.
Raffaele: Lo vedo. Parlano di ripresa senza precedenti. Hai un organismo efficente, anche se vogliono approfondire meglio sulla schiena. Fare delle ricerche approfondite. Nel frattempo, fai fisioterapia, e tralasciano la logopedia.
Io: Logopedia?
Raffaele: Che ti credi che solo i bambini devono farla? Ti tocca. Solo che qui non la fanno e devi fare domanda in un'altra struttura, a meno che Raffaele non ci mette lo zampino...
Io: Cosa vuoi in cambio?
Raffaele: Rivederti in forma, primo. Farti parlare di nuovo in maniera comprensibile, secondo. Che ragioni alla velocità del suono come prima, terzo. Poi ti chiederei un piccolo favore...
Io: quale?
Raffaele: Prima ci tengo a farti conoscere il mio "zampino"...
Io: Quando?
Raffaele: Ora. Carla. Entra pure, è sveglio.
Io: Chi...?
Raffaele: Carla, ti presento Sandro. Sandro lei è Carla, una logoterapeuta, specializzata che lavora ad uno dei miei progetti.
Io: Piacere.
Carla: Non si sforzi, Raffaele mi ha detto che si sta riprendendo da un grave incidente.
Io: Così pare.
Carla: Non mi pare così grave però.
Raffaele: Veramente te ne ho parlato prima di vedere come stava.
Carla: quel che si definisce un intervento al buio.
Io: E' sempre stato così Raffaele, il problema è che ci azzecca...
Carla: La esse è un po' blesa e sulle erre e elle dovremmo lavorarci un pochino, le vocali vanno bene, forse le labiali... Mi pare che ci sarà da fare, ma meno di quanto immaginavo. Cominciamo domani, quattro ore a settimana in giorno si e uno no. Per lei va bene?
Io: Veramente...
Raffaele: Non devi preoccuparti di nulla, ci penso io alla parcella di Carla. Vero Carla?
Carla: Certo Raffaele. Ora fuggo che mi aspettano al centro riabilitativo. Arrivederci Sandro, è stato un piacere.
Io: Idem.
Raffaele: Carina vero?
Io: Giovane.
Raffaele: Macchè. C'ha quasi trentanni e comunque ancora non c'è stato niente tra noi.
Io: Cosa vuoi in cambio del tuo aiuto?
Raffaele: Che vieni a cantare con il mio gruppo per un paio di date. Concerti di beneficenza, ma abbiamo perso il cantante, ha cambiato città e non può tornare...
Io: Ho capito non ti sopportava e se ne è andato.
Raffaele: Esattamente.
Io: Non lo biasimo, so quanto sai essere Testa di Cazzo...
Raffaele: Lo so. Però vedrai sarà come tornare in un posto familiare. Lo sai che i ragazzi ti vogliono bene.
Io: I ragazzi? Tu sei il più giovane e hai più di cinquantanni, ti ostini a chiamarli ragazzi quei quattro pazzi che ancora ti seguono?
Raffaele: Tre, Gino se ne è andato. E' uscito fuori di testa e si è calato in un delirio paranoide, non vuole nemmeno il mio aiuto...
Io: Chi suona le tastiere?
Raffaele: Una ragazza.
Io: La conosco?
Raffaele: fino a venti minuti fa non la conoscevi, ma ora si. E' Carla. Le ho detto che avevi una bellissima voce e che se ti aiuta a recuperare, potrà fare la tesi di specializzazione su te e portarti come caso clinico. Tanto lo so che ce la farai, sei in piena ripresa, e poi ho visto un guizzo sotto le coperte quando è entrata Carla...
Io: Sei il solito diavolo!

 
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