Creato da forddisseche il 03/01/2008
Un sorriso , un po di musica per pensare un pò.
 

Benvenuti :)

.

 

MUSICA ITALIANA

 

Contatta l'autore

Nickname: forddisseche
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FG
 

Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

Archivio messaggi

 
 << Gennaio 2019 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
LA LEGGE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'.

Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

Le immagini usate sono prese dalla rete
Per qualsiasi esigenza di copyright contattatemi privatamente.
 

OndaRadio - Redazione San Nicandro Frequenza FM

OndaRadio - Redazione San Nicandro
Frequenza FM 100.9

Ascolta la radio in diretta streaming
Servizio in fase di test, per le segnalazioni info@sannicandro.org

 

Oroscopo

 


                 width="200" height="250" scrolling=no marginwidth=0 marginheight=0 frameborder=0 border=0 style="border:0;margin:0;padding:0;">
    

 

 

Vieste / Petizione per : Smantelliamo il Ripetit

Vieste / Petizione per :

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese .
Il link per firmare e questo :  https://chng.it/xvFYh5RSk2

Grazie .

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Premio

 

Premio brillante Weblog

(perché valorizza la sua terra, il Gargano).

premiato da,

http://digiland.libero.it//profilo.phtml?nick=ferrarazzo

 

 

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Tarantella del Gargano - Stupenda versione

 

 

Meteo Gargano

 

ondaradio la radio del Gargano

http://ondaradio.info/

Ondaradio la radio del Gargano.

 

Programmi tv

 

tv.zam.it

 

 

Ultime visite al Blog

forddissecheQuartoProvvisoriolaboratoriotvantiope_queen1stefdesignscalera4ATTITUDE2GiuliettaScagliettiLeccezioneMadamenazario1960Violentina8380sin69m12ps12milano2009
 

Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

Area personale

 

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/202

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/2020/07/RADIO-GARDEN-300x176.png

 


Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

San Giorgio protettore di Vieste.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

Archivio messaggi

 
 << Gennaio 2019 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 08/01/2019

La Galleria “Monte Saraceno” chiusa in esclusivo orario notturno Interdizioni al transito, nelle notti tra lunedì e sabato

Post n°23019 pubblicato il 08 Gennaio 2019 da forddisseche

La Galleria “Monte Saraceno” chiusa in esclusivo orario notturno Interdizioni al transito, nelle notti tra lunedì e sabato, necessarie per l'ultimazione dei lavori di adeguamento degli impianti tecnologici 

 

Di:

 

 

Bari, 8 gennaio 2018. Riprenderanno a partire da domani sera, dopo l’interruzione finalizzata ad agevolare la circolazione durante le festività natalizie, i lavori di adeguamento degli impianti tecnologici della galleria ‘Monte Saraceno’, situata sulla strada statale 688 “di Mattinata”, in provincia di Foggia.

 

Per la ripresa e l’ultimazione delle attività si rende necessaria fino alla metà del prossimo mese di febbraio – in esclusivo orario notturno tra le 20.00 e le 6.00 del giorno successivo – l’interdizione al transito del tunnel, dal km 0,000 al km 2,760 tra i territori comunali di Mattinata e Monte Sant’Angelo, nelle notti comprese tra il lunedì ed il sabato mattina delle settimane programmate.

 

Durante la chiusura al traffico, come già accaduto in precedenza senza particolari ripercussioni sulla viabilità, la circolazione viene deviata con indicazioni in loco sul vecchio tracciato della statale 89, attiguo alla tratta interessata dai lavori.

 

Il calendario degli interventi è stato precedentemente condiviso da Anas (Gruppo FS Italiane) con Enti ed Istituzioni Locali durante specifiche riunioni tenutesi presso la Prefettura di Foggia.

 

L’intervento – del valore complessivo di circa 5 milioni di euro – consiste nella installazione di Panelli a Messaggio Variabile, colonnine SOS ed impianto di illuminazione d’emergenza, oltre che nella sostituzione di vecchie lampade con altre di nuova generazione (Led) e di nuovo sistema di ventilazione; l’adeguamento degli impianti consente inoltre il conseguimento del risparmio energetico.

 

Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”.

 
 
 

Ma non avevamo già detto no alle trivellazioni? IMMAGINE IN ALLEGATO

Post n°23018 pubblicato il 08 Gennaio 2019 da forddisseche

Ma non avevamo già detto no alle trivellazioni? 

 

Di:

 
 

Si ricomincia a parlare di ispezioni sismiche del nostro mare finalizzate all’installazione di pozzi per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi.

 

Chi nel passato si è battuto contro queste ispezioni sismiche – e la speranza è che tra questi si possa ancora annoverare chi che nel frattempo si è seduto nei banchi del governo – continua a sottolineare che non sono stati presi in considerazione elementi fondamentali quali la posizione geografica, la bellezza della costa adriatica, le conseguenze sociali ed economiche a lungo termine, la qualità scarsa del petrolio presente, la possibilità di probabili forti impatti ambientali quali subsidenza, scoppi di pozzi, dispersione nel mare di rifiuti speciali, anche tossivi.  Come già ampiamente documentato da autorevoli studi scientifici il petrolio dell’Adriatico non è di buona qualità.

 

I rilevamenti geosismici si basano su fenomeni di riflessione e di rifrazione delle onde elastiche generate da una sorgente artificiale. Per questo tipo di rilevamenti sono necessari tre elementi principali: una nave, dotata di tutte le apparecchiature necessarie per il rilevamento e l’analisi dei dati raccolti; gli idrofoni per la ricezione delle onde sonore propagate nell’acqua da una sorgente che spesso è basata su una tecnologia (air gun) che utilizza l’aria compressa con produzione di esplosioni mediante micidiali bolle d’aria che si propagano nell’acqua secondo precise leggi fisiche.
L’onda prodotta, propagata e riflessa dall’acqua, è monitorata dagli idrofoni, trasmessa, misurata e registrata da particolari dispositivi a bordo della nave che informano sulla costituzione e sulla natura degli strati rocciosi.

 

Gli effetti devastanti sulla vita della fauna acquatica si manifestano con mortalità elevate nelle immediate adiacenze degli spari e, comunque, con danni permanenti a vari apparati degli animali colpiti con conseguenze facilmente immaginabili sulla vita di relazione e sulla capacità di sopravvivenza in un sistema ampiamente competitivo come quello acquatico. Le specie interessate non sono solo i mammiferi marini, soggetti maggiormente sensibili, ma anche pesci, tartarughe e invertebrati. In particolare, si riscontrano cambiamenti nel comportamento, elevato livello di stress, indebolimento del sistema immunitario, allontanamento dall’habitat, perdita dell’udito temporanea o permanente, morte o danneggiamento delle larve di pesci ed invertebrati.

 

Vasta la letteratura scientifica che addebita ai dispositivi “airgun” lo spiaggiamento in tutto il mondo di tartarughe, balene, delfini, rendendo chiara l’idea di un mondo aggredito da scelte, progetti, comportamenti non ulteriormente sostenibili.

 

I danni all’ecosistema, durante lo scavo del pozzo esplorativo, sono accertati da una vasta letteratura scientifica. L’«Enviromental Protection Agency» (EPA) ha rilevato nei fluidi perforanti a base di acqua anche la presenza di metalli quali mercurio, arsenico, vanadio, piombo, zinco, alluminio, cromo, oltre a arsenico, benzene, toluene, xylene. Peraltro, la trivellazione del sottosuolo comporta spesso quale sostanza di risulta acqua miscelata a sostanze oleose con concentrazioni rilevanti di rame, cadmio,cromo, rame, nickel, piombo, zinco, berillio, ferro, bario, nonché isotopi 226 e 228 del radon, gas comunemente riconosciuto come radioattivo.

 

Oltre agli aspetti etici, ambientali e naturalistici, intesi come necessità e responsabilità di conservare le migliori condizioni per favorire la biodiversità, non sono considerate le esigenze economiche dell’attività di pesca che si svolge lungo tutto l’Adriatico e che per vari altri fattori, legati a problemi di inquinamento del mare e a eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche, soffre già di una crisi forte e prolungata nel tempo che rischia di lasciare a casa migliaia di lavoratori.

 

     Le aree protette e di particolare pregio ambientale, naturalistico, paesaggistico, storico, culturale che sono state istituite e riconosciute lungo la costa interessata dall’area a nord di Rimini fino a Santa Maria di Leuca sono le seguenti da nord a sud:

 
  • Parco nazionale: Gargano;
  • Parchi regionali (aree terrestri, fluviali, lacustri e da tratti di mare prospicienti la costa, che individuano gli assetti naturalistici dei luoghi, i valori paesaggistici e artistici, le tradizioni culturali delle popolazioni locali): Delta del Po, Conero, Fiume Ofanto, Dune costiere da Torre Canne a Torre S. Leonardo, Salina di Punta della Contessa, Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase;
  • Riserve naturali statali (aree terrestri, fluviali, lacustri o marine contenenti almeno una specie faunistica o floristica naturalisticamente rilevante, nell’ambito di ecosistemi importanti per la diversità biologica o per la conservazione delle risorse genetiche): Dune e isole della sacca di Gorino, Po di Volano, destra foce fiume Reno, duna costiera porto Corsini, pineta di Ravenna, duna costiera ravennate e foce torrente Bevano, salina di Cervia, pineta di Santa Filomena, Lago di Lesina, Isola Varano, Ischitella e Carpino, salina di Margherita di Savoia, Torre Guaceto, San Cataldo, Le Cesine;
  • Riserve naturali regionali: calanchi di Atri, lecceta di Torino di Sangro, punta Aderci, salina punta della Contessa, Bosco Cerano;
  • Aree marine protette (tratti di mare, costieri e non, in cui le attività umane sono parzialmente o totalmente vietate): Torre del Cerrano, Isole Tremiti, Torre Guaceto.
 

Sono inoltre centinaia i monumenti naturali, i parchi suburbani, i parchi provinciali, le oasi di associazioni ambientaliste (WWF, Pro Natura, LIPU) riconosciute come aree naturali protette, e innumerevoli i siti appartenenti alla «Rete Natura 2000», considerati di grande valore in quanto habitat naturali dagli eccezionali esemplari di fauna e flora, istituiti nel quadro della “direttiva habitat”, al fine di preservare specie ed habitat per proteggere la biodiversità nell’ambito del territorio dell’Unione europea, tenendo in conto gli aspetti economici, sociali e culturali locali e regionali nel quadro di uno sviluppo sostenibile.

 

Il mare Adriatico deve essere difeso dall’attività estrattiva del petrolio, come deve essere tutelata la sua immagine di territorio che vuole avviarsi verso uno sviluppo sempre più sostenibile.

 
 
 

Vieste/ Tutela della pesca e dell’Habitat Marino: DOMANI, incontro con gli Operatori della Piccola Pesca.

Post n°23017 pubblicato il 08 Gennaio 2019 da forddisseche

Vieste/ Tutela della pesca e dell’Habitat Marino: DOMANI, incontro con gli Operatori della Piccola Pesca. 

 
Vieste/ Tutela della pesca e dell’Habitat Marino: DOMANI, incontro con gli Operatori della Piccola Pesca.
 
 

L’Assessore all’Agricoltura e alla Pesca Dario Carlino ha programmato per il giorno 9 gennaio prossimo alle ore 15,30, un incontro con gli Operatori della Piccola Pesca, presso la sede della Lega Navale Italiana -Sezione di Vieste, per approfondire gli argomenti e le problematiche relative alla presenza di Delfini nel mare, avvalendosi anche del fattivo contributo degli operatori del settore e determinare gli opportuni interventi per la tutela del l’attività della pesca e dell’habitat marino.

 

Tutti gli operatori sono invitati a partecipare.

 

 

 

L’Assessore all’Agricoltura e alla Pesca

 

Dario Carlino

 
 
 

Vieste/ #pizzechemuzzeche: Ci siamo anche quest'anno, via alla preparazione per la 9° edizione della FANOJA di S. Giuseppe

Post n°23016 pubblicato il 08 Gennaio 2019 da forddisseche

Vieste/ #pizzechemuzzeche: Ci siamo anche quest'anno, via alla preparazione per la 9° edizione della FANOJA di S. Giuseppe 

 
Vieste/ #pizzechemuzzeche: Ci siamo anche quest'anno, via alla preparazione per la 9° edizione della FANOJA di S. Giuseppe
 
 

Instancabili e imperterriti portiamo avanti il nostro progetto!!! 

 

#pizzechemuzzeche #tradizioneinnovazione #fanoiadisangiuseppe #wearepuglia #fanoiaègioia

 

Siamo prontiiiiiiiii????

 

Tante le novità in programma e tanto altro nei prossimi giorni....seguiteci.... #fanojavieste. Il contdown e' iniziato.... Grandi artisti internazionali e tanti gruppi si alterneranno sul palco di Marina piccola....

 

Vi aspettiamo sabato 16 marzo.

 
 
 

L'IPSSAR "Enrico Mattei" di Vieste apre le sue porte

Post n°23015 pubblicato il 08 Gennaio 2019 da forddisseche

L'IPSSAR "Enrico Mattei" di Vieste apre le sue porte 

 
L'IPSSAR
 
 

L’IPSSAR “Enrico Mattei” di Vieste vi aspetta i giorni 13 e 27 gennaio per presentare la sua offerta formativa e far conoscere gli ambienti scolastici.

 
 
 

Adoc Foggia: “Una nuova TV? Attenzione al DVB-T2!”

Post n°23014 pubblicato il 08 Gennaio 2019 da forddisseche

Adoc Foggia: “Una nuova TV? Attenzione al DVB-T2!” 

 
Adoc Foggia: “Una nuova TV? Attenzione al DVB-T2!”
 
 

“Se avete intenzione di regalare, o regalarvi, un nuovo televisore, fate molta attenzione. Dietro offerte a prezzi stracciati potrebbe nascondersi un elettrodomestico destinato a sparire dal mercato nel giro di pochi anni”.

 

A dichiararlo, ADOC FOGGIA in relazione alla svolta che attende i nostri apparecchi televisivi. “La tv che acquistate deve necessariamente integrare un sintonizzatore digitale per la ricezione di programmi in tecnologia DVB-T2 con codifica HEVC. Entro il 2022 tutti i canali trasmetteranno nel formato in questione,. E, a quel punto, o sarà necessario procedere all’acquisto di una nuova Tv oppure occorrerà acquistare un ennesimo decoder che i consumatori dovranno in larga parte pagarsi da soli, vista l’esiguo bonus a disposizione”.

 

In Italia le trasmissioni attuali vengono emesse in formato DVB-T con codec MPEG-2 sulla banda 700, cioè sulle frequenze comprese tra 694 e 790 megahertz. L’Unione Europea ha però previsto che sia invece “decongestionata” per la rete 5G mobile.

 

Per ovviare alla restrizione delle risorse frequenziali destinate alle trasmissioni TV si è deciso in Italia che entro il 30 giugno 2022 si passerà al formato DVB-T2 con codec HVEC, che renderà le trasmissioni compatibili solo con i TV venduti da quest’anno in poi. Il passaggio al DVB-T2 non sarà all’unisono su tutto il territorio nazionale ma avverrà in modo parcellizzato per zona geografica, secondo un piano da stabilirsi a cura dell’AGCOM entro il 31 maggio del 2019.

 

La notizia buona per i consumatori che tutti i TV, i decoder e gli apparecchi atti a ricevere un segnale televisivo in digitale terrestre acquistati dal 1° gennaio 2017 dovranno necessariamente avere a bordo il sintonizzatore di seconda generazione, in grado di ricevere il segnale DVB-T2 e il codec HEVC.

 

Ad ogni modo, è prevista una fase di transizione dal vecchio al nuovo digitale terrestre. Dal 2020 fino alla data di switch-off, entrambe le tecnologie funzioneranno contemporaneamente, dopodiché, dal 1° luglio 2022, i programmi si vedranno solo con il Dvb-T2 e l’Hevc.

 

“Era necessario evitare che le famiglie italiane rivivessero i disagi dello switch-off dal segnale analogico al digitale.  I consumatori hanno già pagato dazio una volta  e continuano a pagarlo, dato che ancora ad anni di distanza il segnale del digitale terrestre risulta spesso basso o assente, con intere porzioni del Paese impossibilitate a vedere alcuni canali. Ora, con l’arrivo del DVBT-2 e la nuova assegnazione di frequenze stiamo per rivivere lo stesso incubo. La spesa media per l’acquisto dei nuovi decoder potrebbe arrivare fino a 200 euro ad apparecchio; senza considerare i costi aggiuntivi per il ricorso a tecnici, installatori antennisti. A fronte di questi ingenti esborsi, il bonus per l’acquisto dei nuovi decoder è pari a circa 25 euro”.

 

 

 

Per info, orientamento e azioni di rivalsa, ci si può rivolgere alla sede di Adoc Foggia (via Fiume, 38-40/c, Foggia), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 18.

 
 
 

Vieste/ Questo pomeriggio, alle ore 16,30, incontro in Municipio sul progetto di riqualificazione delle aree circostanti ...

Post n°23013 pubblicato il 08 Gennaio 2019 da forddisseche

Vieste/ Questo pomeriggio, alle ore 16,30, incontro in Municipio sul progetto di riqualificazione delle aree circostanti Piazza Marina Piccola e la Piazzetta del Lungomare E. Mattei

Il Comune di Vieste ha inteso candidare un progetto di riqualificazione paesaggistica e di valorizzazione dei beni culturali di Marina Piccola – San Francesco e area del Pizzomunno (lungomare Enrico Mattei) in riscontro all’Avviso pubblico regionale recante la “Selezione di interventi strategici per la fruizione di aree ed infrastrutture, finalizzati prioritariamente al miglioramento della qualità dei sistemi e dei servizi di accoglienza nel settore turistico”, emanato dal Settore Turismo della Regione Puglia, nell’ambito dell’Azione “Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche” e finanziato dal “Patto per Puglia” – Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020. Il bando regionale ha la finalità di promuovere interventi strategici, funzionali ad una migliore fruizione di aree urbane/sub-urbane e di infrastrutture, per il miglioramento dei sistemi e servizi di accoglienza e fruizione turistica. Il progetto del Comune di Vieste si pone l’obiettivo strategico di migliorare l’offerta turistico-culturale attraverso la riqualificazione degli spazi pubblici di Marina Piccola – San Francesco e dell’ area del Pizzomunno (lungomare Enrico Mattei) ed il miglioramento del paesaggio, attraverso la realizzazione di luoghi di aggregazione, passeggiata sul mare sotto le mura urbiche di via Pola – San Francesco, completamento della pavimentazione delle strade a maggior frequentazione turistica del centro storico, culminante nella realizzazione di una piazza spettacolo nell’area del faraglione di Pizzomunno. Detto intervento insieme ad una Illuminazione artistica ed ad elementi di arredo come fontane scenografiche si pongono come elementi innovativi di fruizione orientati alla diversificazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica.

            A partecipare all’incontro, oltre a tutti i cittadini interessati, sono invitati associazioni, organismi di volontariato, organizzazioni sindacali e di categoria, gli ordini professionali, gli operatori economici del settore turistico e del settore agricolo.

                                                                           L’Assessore ai Lavori Pubblici

                                                                                     Maria Pecorelli

 
 
 

Ciao a tutti, io esco. Facebook, così sono riuscito a lasciarlo. I 4 passaggi: per far un “lavoro pulito”

Post n°23012 pubblicato il 08 Gennaio 2019 da forddisseche

Ciao a tutti, io esco. Facebook, così sono riuscito a lasciarlo. I 4 passaggi: per far un “lavoro pulito” bisogna salutare, scaricare i dati, eliminare l’account e aspettare.

In questi anni di rivoluzione digitale, Facebook è stato forse lo strumento più innovativo, la piattaforma che ha cambiato per sempre le relazioni tra persone, lontane e vicine. Amicizie virtuali che in una fotografia con chiari e scuri hanno modificato distanze e rapporti, ponendo le basi per una società diversa. Nel mondo ci sono 2,3 miliardi di utenti attivi nel social network, in Italia siamo oltre 31 milioni. Meno una unità, da oggi. Il 2018 è stato senz’altro l’anno peggiore per Mark Zuckerberg tra i 14 di storia della sua creatura: molti gli scandali (su tutti, quello di Cambridge Analytica), continui i furti di dati. I nostri dati. Ma i molti passi falsi di Facebook, vissuti da molti come «tradimenti» di un patto in realtà mai sottoscritto dalle parti, non c’entrano con la mia decisione. Che è la conseguenza di una riflessione sul tempo destinato al mondo digitale e inevita­bilmente sottratto a quello reale. Ad aiutarmi ci ha pensato proprio quella Silicon Valley dove nascono i sogni elettrici. Il movimento «#DeleteFacebook» è nato lì, così come i nuovi contratti «no smartphone» da far firmare alle baby­sitter per tenere lontani dagli schermi i figli. A Cupertino è stato poi creato il software per iPhone chiamato «Tempo d’utiliz- zo» per monitorare il tempo che passiamo con occhi e cervello sul telefono. Installato a settembre, in media viaggiavo sulle 2 ore e mezza al giorno. Troppe. Mi sono ripromesso di mettermi a dieta, limitando gli alimenti con maggior apporto calorico. Un videogioco addictive, e Facebook. Ma quella con il social network, negli anni, è diventata una vera relazione a due. Più mi allontanavo, più la controparte si faceva insistente per riportarmi da lei. Notifiche a pioggia, ricordi stuzzicanti, anniversari di amicizie, compleanni, citazioni e ogni sorta di sottoschema che andava a costruire un rapporto stratificato e complesso. Come in ogni relazione, dunque, c’era una sola soluzione possibile: chiuderla, definitivamente. Ecco come.

II saluto alla comunità

La fine di un rapporto va innanzitutto dichiarata, per onestà e come paracadute nel caso di ripensamenti. Quello con Facebook non è mai stato amore, ma certo c’era tanta amicizia. Alcuni rapporti digitali belli, altri utili, eterni ritorni e vecchi compagni di vita dati per persi. Altre amicizie erano detestabili, alcune «fake» da parte di bellissime donne che stranamen­te mi cercavano solo su Facebook. Il 22 dicembre li ho salutati tutti: «Ciao, io esco». Cosa è successo dopo, su quel post, non lo so. E la curiosità è tanta. Ma indietro non si toma.

Scaricare i propri dati

Il secondo passaggio è servito a rafforzare la deci­sione. Con la schermata di Facebook davanti, sono andato sulle «Impostazioni» (nel menù in alto a de­stra) e ho cliccato la terza opzione, «Le tue informa­zioni su Facebook». Da qui è possibile gestire tutto quello che il social network ha immagazzinato su di noi negli anni. Il mio obiettivo era «Scaricare le tue informazioni», la seconda voce. È un po’ come por­tare via calzini e fotografie dalla casa che si sta la­sciando, con la differenza che scaricare tutto quello che Facebook sa di noi non equivale a cancellarlo dai server della piattaforma. Quello lo faremo dopo. Po­chi secondi di tempo, ed ecco un file da oltre 400 mega: fotografie, like, post, commenti, ricerche e utilizzi di app correlate. Dieci anni circa di relazioni digitali, e di tanti dati personali, raccolti e ordinati in cartelle. Prima di chiudere per sempre, volevo ve­dere, ricordare, magari conservare. La morbosità dei dettagli sulla mia vita raccolti da Zuckerberg era così tanta che non ha fatto altro che consolidare l’idea della fuga.

L’eliminazione dell’account

Siamo arrivati così al passaggio catartico: l’elimina­zione dell’account. Niente di complicato, a livello pratico (ma attenzione: se avete app collegate a Face­book, dovrete accedervi con altre credenziali. Fatelo prima di cancellarvi). Menù in alto a destra, Imposta­zioni, quindi «Le tue informazioni su Facebook». Ora la scelta cade sull’ultima voce: «Elimina il tuo account e le tue informazioni». La finestra che si apre è piuttosto informale: «Se vuoi eliminare in modo permanente il tuo account Facebook, faccelo sapere». Sotto due op­zioni: disattivare l’account, che non significa cancellarlo ma solo ren­derlo dormiente; scari­care le informazioni, passaggio che abbiamo già fatto. Sotto, in blu, il pulsante «Elimina l’account». Una schermata chiede di inserire la pas­sword per confermare la scelta. Una volta scritta per l’ultima volta, il dado è tratto. 0 quasi.

L’attesa di 30 giorni

Perché Facebook non molla. E visto il fatturato an­nuo da oltre 40 miliardi di dollari derivante dalla ven­dita degli utenti come prodotto, sarebbe strano pen­sare il contrario. Come una ex compagna generosa (e disperata), il social network ci dà 30 giorni di tempo per cambiare idea. Un limbo tentatore: il mio scadrà il 21 gennaio prossimo. Basta un cenno, in questo ca­so accedere nuovamente al proprio account, per can­cellare la scelta di eliminazione. La schermata di Fa­cebook con il login è lì davanti a noi, per invitarci a farlo. Nel dubbio arriva anche una mail riepilogativa di quanto fatto che si chiude con un tasto blu che spinge a tornare sui propri passi. Resistere, resistere, resistere. E chiudere sul browser la paginata di Face­book, nonché cancellare subito l’app dal telefono, che l’abitudine è dura a morire. Il mio conto dei mi­nuti sul telefono è sceso a un’ora e mezza. Ancora tan­to ma un pò di tempo ora l’ho liberato.

Federico Cella

@VitaDigitale

 
 
 

Il Libro della settimana/ L' UOMO E IL DIVINO di María Zambrano

Post n°23011 pubblicato il 08 Gennaio 2019 da forddisseche

Il Libro della settimana/ L' UOMO E IL DIVINO di María Zambrano 

 
Il Libro della settimana/ L' UOMO E IL DIVINO di María Zambrano
 
 

Di questi tempi la coperta della libertà è tirata da tutte le parti, tanto che può essere usata da qualsiasi schieramento politico pro domo sua, e a partire da tutte le posizioni filosofiche scolastiche, senza che si riescano più ad avvertire le ap­propriazioni paradossali del suo significato. Ad esempio pensiamo a chi, in nome della piena libertà individuale, pretende di imporre la finzione che due maschi siano «genitori alla pari» di un essere umano generato da una donna. La filosofa Maria Zambrano in L’uo­mo e il divino aveva avvertito gli europei che la libertà, quasi in con­temporanea alla Rivoluzione francese, ha iniziato ad acquisire un carattere negativo, a generare confusione di senso, fino a diventare l’a-priori dei discorsi sociali, politici e della vita stessa, divenendo il nome di ogni possibilità. In realtà, l’enorme quantità di cose ritenu­ta possibile nella condizione umana riguarda una pseudolibertà che può disgregare le relazioni amorose e i legami sociali.

 

Nel cambio di civiltà che stiamo attraversando, è d’aiuto conoscere le indicazioni di filosofe che hanno scritto e praticato differenti concezioni della libertà. Per esempio, si potrebbe meditare su La prima radice di Simone Weil, dove troviamo l’idea che «quando le possibilità di scelta sono tanto vaste da nuocere all’utilità comune gli uomini non godono la libertà». Questa idea lavora contropelo a uno dei caratteri salienti della vita contemporanea: l’enorme possibilità di scelta che oramai non conosce il limite dell’utilità sociale e che genera irresponsabilità, puerilità, indifferenza, incapacità di fare, salvare, onorare le differenze che compongono la realtà. La competizione esasperata tra «prodotti» materiali, intellettuali, spirituali è esaltata in nome di un’illimitata libertà di scelta. Entrare nella logica proposta da Simone Weil ci apre un altro mondo in cui si potrebbe godere veramente della libertà: avere una sola scelta da poter fare, ma sentire di aderire a quella con tutto il cuore e in piena coscienza.

 

L' UOMO E IL DIVINO di María Zambrano

 
 
 

Manfredonia/ “La musica fa crescere i pomodori”, spettacolo-concerto di Peppe Vessicchio

Post n°23010 pubblicato il 08 Gennaio 2019 da forddisseche

Manfredonia/ “La musica fa crescere i pomodori”, spettacolo-concerto di Peppe Vessicchio 

 
Manfredonia/ “La musica fa crescere i pomodori”, spettacolo-concerto di Peppe Vessicchio
 
 

Mozart aiuta i pomodori a crescere meglio. Beethoven non tanto. E i Beatles fanno bene a melanzane e zucchine, e a dire il vero anche al vino. Parola di Peppe Vessicchio, musicista e arrangiatore, celebre per le direzioni d’orchestra a Sanremo, che lontano dai riflettori si dedica allo studio delle relazioni tra la musica e la crescita delle piante. Un argomento che Vessicchio porterà in scena al Teatro “Dalla” venerdì 11 gennaio, all’interno di “Peso Piuma”, la stagione di prosa 2018/19 della Città di Manfredonia, organizzata dal Comune e dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con la compagnia Bottega degli Apocrifi.
Il Maestro Vessicchio porterà in scena lo spettacolo-concerto “La musica fa crescere i pomodori” tratto dal suo primo libro, un saggio pop in cui ripercorre la propria vita all’insegna della musica ed esplora il connubio tra armonia e natura.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963