Creato da forddisseche il 03/01/2008
Un sorriso , un po di musica per pensare un pò.
 

Benvenuti :)

.

 

MUSICA ITALIANA

 

Contatta l'autore

Nickname: forddisseche
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FG
 

Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2021 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
LA LEGGE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'.

Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

Le immagini usate sono prese dalla rete
Per qualsiasi esigenza di copyright contattatemi privatamente.
 

OndaRadio - Redazione San Nicandro Frequenza FM

OndaRadio - Redazione San Nicandro
Frequenza FM 100.9

Ascolta la radio in diretta streaming
Servizio in fase di test, per le segnalazioni info@sannicandro.org

 

Oroscopo

 


                 width="200" height="250" scrolling=no marginwidth=0 marginheight=0 frameborder=0 border=0 style="border:0;margin:0;padding:0;">
    

 

 

Vieste / Petizione per : Smantelliamo il Ripetit

Vieste / Petizione per :

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese .
Il link per firmare e questo :  https://chng.it/xvFYh5RSk2

Grazie .

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Premio

 

Premio brillante Weblog

(perché valorizza la sua terra, il Gargano).

premiato da,

http://digiland.libero.it//profilo.phtml?nick=ferrarazzo

 

 

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Tarantella del Gargano - Stupenda versione

 

 

Meteo Gargano

 

ondaradio la radio del Gargano

http://ondaradio.info/

Ondaradio la radio del Gargano.

 

Programmi tv

 

tv.zam.it

 

 

Ultime visite al Blog

forddissechelaboratoriotvQuartoProvvisoriomarcopolidoroArianna1921nenonmrobertofloriofoxtrot_66pourparler69antiope_queen1stefdesignscalera4ATTITUDE2GiuliettaScaglietti
 

Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

Area personale

 

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/202

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/2020/07/RADIO-GARDEN-300x176.png

 


Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

San Giorgio protettore di Vieste.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2021 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 06/03/2021

VIESTE/ VIAGGIO NEGLI ANNI DAL 1943 AL 2013. SEI BAMBINI HANNO UN FARO PER SCUOLA (19)

Post n°27908 pubblicato il 06 Marzo 2021 da forddisseche

VIESTE/ VIAGGIO NEGLI ANNI DAL 1943 AL 2013. SEI BAMBINI HANNO UN FARO PER SCUOLA (19)  
  

Avevo già preparato la rievocazione di un meraviglioso giorno di scuola sul nostro “scoglio”, un mattino di cinquant’anni fa, quando, la settimana scorsa, dallo scoglio si è levata la tempesta mossa da una passerella in costruzione. La protesta ha riempito tutta una pagina del giornale passato e, penso, ne avremo anche in questo numero.

 

E vengo a quel mattino di cinquant’anni fa.

 

Il faro di Vieste, che dalla seconda metà dell’Ottocento è un riferimento luminoso per i naviganti dell’Adriatico, nel 1964 riverberò un raggio di notorietà sulla nostra città in virtù della scuola elementare istituita l’anno scolastico 63-64, sullo scoglio in cui si trova, una pluriclasse per i figli dei tre dipendenti della Marina addetti al faro e loro famiglie. In quegli anni c’era forte impegno politico di portare la scuola dovunque vi fossero ragazzi, anche in luoghi remoti o di accesso difficile.

  

A vedere quella scuola e raccontarla venne quell’anno a Vieste un collaboratore del Corriere della sera e viceprovveditore agli Studi di Milano, Nicola D’Amico. Che l’illustrò con fotografie e testo in un servizio di due pagine sulla Domenica del Corriere. Il testo:

 

“Sul faro di Santa Croce (nome ufficiale dello “scoglio”) a Vieste vivono tre famiglie, che si chiamano Ciervo, Serluca e Basciani. Hanno, complessivamente, sette bambini: Filomena, una bambinona dolce e tranquilla di dieci anni, Alfonso, anche lui di dieci anni, serio e taciturno: Liliana, che somiglia a Ornella Vanoni e da grande vuole fare la cantante: Maria Mattia, che è una bionda bambina di sei anni; i due Pasqualino (uno Ciervo e uno Serluca), e infine la più piccola Maria Carmela Serluca, che la cicogna ha depositato nell’isola del faro appena tre mesi fa.

 

E qui, a Santa Croce, esiste una scuola per i bambini del faro; l’unica scuola in Italia e forse nel mondo che sia situata su un faro in un isolotto deserto. Il maestro, Mario Ragno, viene ogni giorno. In barca da Vieste; è un giovanotto lungo ed esile, di ventidue anni. Maestro per vocazione, segue criteri pedagogici moderni e questa esperienza di “pluriclasse” e di insegnamento in condizioni eccezionali lo appassiona ed entusiasma. I bambini del faro lo adorano (e le tre coppie di genitori lo considerano quasi il fratello maggiore, più che il maestro, dei loro figli). Mario Ragno non si limita a insegnare a leggere e a scrivere ai bambini del faro, e cerca, soprattutto, con metodi psicologi e pedagogici, di annullare i complessi e le lacune che potrebbero derivare loro dal crescere in questo isolotto deserto, lontano dal pulsare della normale vita moderna.

 

Il primo giorno di scuola, papà Ciervo è salito sulla coffa del faro e sul punto più alto ha issato la bandiera tricolore. La bandiera, per ordini superiori, va esposta solo nelle feste nazionali, e solo se non tira tramontana, perché la salsedine e il vento la consumano rapidamente.

 

Ma il primo giorno di scuola per gli abitanti del faro e i loro bambini è festa nazionale, Nicola D’Amico”.

 

L’anno dopo anche la RAI fece un servizio sulla scuola del faro. Vi ritornerà il 30.07.2011 con la trasmissione Lineablu e le contestuali interviste-ricordo al maestro Mario Ragno e all’ex alunna Filomena Basciani.

  

Le elezioni comunali del 22 novembre 1964

 

E’ stata la tornata elettorale amministrativa del maggior successo della DC viestana, favorito da un’accentuata competitività interna tra me, autore di queste memorie, e Giovanni Latorre. La DC conquistava 19 seggi, il PC saliva a 7 seggi, il PSI scendeva a 2, il PSDI ne conservava 1 e 1 andava al PLI, presente per la prima volta alle comunali di Vieste. Giovanni Latorre veniva eletto sindaco per la seconda volta.

 
1Latorre Giannangelo16Solitro Vincenzo
2Ragno Ludovico17Medina Vincenzo
3Cariglia Giannantonio18Falconero Michele
4Bucci Alfredo19Ricapito Giacomo
5Notarangelo Gaetano*20Santoro Pietro
6Mendiola Giovanni21Zurro Giovanni
7Pastorella Carlantonio22Scala Nicola Maria
8Bosco Francescantonio23Simone Paolo
9D’amato Rocco24Vecera Vincenzo
10Medina Michelangelo25Azzarone Giuseppe
11Polidoro Mario26Desimio Giovanni
12Diana Lorenzo*27Aliota Giacomo
13Silvestri Michelantonio28Delpiano Pasquale
14Del Giudice Michele*29D’Errico Giannangelo
15Micelli Matteo*30Protano Michele
 

Sindaco: Latorre Giannangelo. Assessori: Medina Michelangelo (vicesindaco). Bucci Alfredo, Notarangelo Gaetano, Pastorella Carlantonio, Cariglia Giovanni, Polidoro Mario.

 

Nel corso del quinquennio subentrarono ad altrettanti consiglieri dimissionari i signori: Pellegrino Giovanni, Ranalli Michele, Soldano Luigi, Candelma Gaetano, Vescera Leonardo, Dimauro Libero, Di Candia Lorenzo

 

Alla guida di questa nuova Amministrazione, il sindaco Latorre operò come nella prima, per dare risposte concrete alle necessità cittadine. Ricorderò fra queste, qui di seguito, il rifornimento idrico della città.

 

I pozzi e il dissalatore di Mandrione

 

Con le condutture dell’Acquedotto Pugliese, nel 1938 arrivò in paese l’acqua del fiume Sele. Ma solo alle fontane pubbliche, e in quantità limitata. Succeduti gli anni della guerra, le opere civili andarono in pausa.

 

Tornata la pace, uno dei primi pensieri della prima Amministrazione civica fu quello di ampliare la rete idrica urbana. Così fecero anche le Amministrazioni successive, e via via che le condutture dell’acqua si stendevano sotto le strade, i cittadini provvidero ad allacciavi le loro case. Ma l’acqua che arrivava a Vieste, appena bastante d’inverno, d’estate era del tutto insufficiente, dato il maggior consumo. Normalmente veniva erogata per poche ore al giorno; spesso non arrivava ai piani superiori, in Vieste-Alta neanche al piano terra. Talora mancava del tutto per l’intera giornata.

  

Per sopperire alla cronica insufficienza d’acqua avvertita in molti comuni della Puglia, e più degli altri a Vieste, che è il terminale della conduttura del Gargano nord, l’Acquedotto Pugliese, negli anni 50 e 60 fece scavare pozzi in diversi siti della regione, a cercarvi acqua potabile.

 

Da noi, nel 1960, ne furono trivellati con successo due, in località Mandrione, profondi uno 73 e l’altro 82 metri, con una portata complessiva di circa 13 litri al secondo. Con questo apporto, la situazione in paese migliorò sensibilmente, e si mantenne buona per quattro-cinque anni. Poi, l’accresciuto bisogno d’acqua indusse l’Acquedotto a elevare il tiraggio, il che fece aumentare progressivamente la salinità della falda, fino a superare, nel 1966, i valori previsti dalla normativa sanitaria.

 

Per ristabilirne la potabilità, nello stesso anno 1966 tra l’Acquedotto Pugliese e la Cassa per il Mezzogiorno, e con la consulenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si decise di progettare, costruire e installare presso i pozzi di Mandrione un idoneo dissalatore capace di eliminare la salinità eccedente la norma. Si occupò del tutto l’Acquedotto Pugliese. Nel 1969 il dissalatore entrò in attività. L’acqua ridivenne buona.

 

Ma la quantità, sebbene aumentata con l’apporto dei pozzi, non era ancora del tutto sufficiente. La soluzione si ebbe a metà giugno dell’83, quando, al termine di lavori durati tre anni, arrivò l’acqua del fiume Fortore. Allora i pozzi vennero chiusi e il dissalatore dismesso. E, grazie a Dio, sono 30 anni che l’acqua del Fortore soddisfa il fabbisogno di Vieste.

 

Due eventi mondiali nel decennio

 

Fuori tema, ma di importanza mondiale, mi par giusto citarli. Uno è il primo viaggio dell’uomo fuori dell’atmosfera terrestre, il 12 aprile 1961. Un giovane russo di 27 anni, Jurij Gagarin, con un razzo chiamato Sputnik, compie in un’ora e 29 minuti il giro del mondo, ad un’altezza che va da chilometri 175 a 302. L’altro evento è il primo uomo sulla luna. Dall’astronave americana partita da Cape Canaveral con a bordo Neil Armstrong, Edwin Aldrin e Michael Collins si stacca la capsula con Armstrong e Aldrin. E’ la notte tra il 20 e il 21 luglio del 1969 quando uno dopo l’altro, essi mettono piede sul suolo lunare. Fanno i primi passi. Sentiamo alla radio la voce di Armstrong che ne dà l’annuncio e il tripudio degli ascoltatori da vari luoghi sulla Terra.

 

19 (continua)

 

Ludovico Ragno

Il Faro settimanale

 
 
 

VICO/ LA SOLIDARIETÀ DI FORZA ITALIA ALLA LEGA PER GLI ATTI INTIMIDATORI CONTRO LA SEDE LOCALE

Post n°27907 pubblicato il 06 Marzo 2021 da forddisseche

VICO/ LA SOLIDARIETÀ DI FORZA ITALIA ALLA LEGA PER GLI ATTI INTIMIDATORI CONTRO LA SEDE LOCALE

“Gli atti intimidatori di cui è stata oggetto la sede cittadina della Lega, a Vico del Gargano, non possono essere né accettati né tollerati. Come coordinatore di Forza Italia di Vico del Gargano, al segretario provinciale della Lega Daniele Cusmai e al segretario cittadino della Lega Carlo Monaco esprimo la mia più completa solidarietà, anche a nome dei componenti di Forza Italia all’interno del Consiglio e della Giunta comunale, associandomi al pensiero espresso dal sindaco Michele Sementino”. E’ Nicola Caputo, coordinatore di Forza Italia, a esprimere con queste parole la ferma condanna degli atti intimidatori e degli episodi di intolleranza politica verificatisi nei giorni scorsi, a Vico del Gargano, a danno della locale sede della Lega. “Vico del Gargano ha una grande tradizione democratica e civile di confronto politico”, ha aggiunto Caputo, “una tradizione onorata anche nei momenti storici più aspri dello scontro tra differenti modelli ideologici e politici completamente agli antipodi tra loro. Faccio appello al senso di civiltà e alla cultura democratica di tutti i miei concittadini affinché episodi di intolleranza e atti intimidatori non si verifichino più”

Nicola Caputo

coordinatore Forza Italia

 Vico del Gargano  

 
 
 

PER PASQUA TURISMO ANCORA AL PALO, GIÙ INDICE FIDUCIA VIAGGI. CONFTURISMO-SWG, MOLTI CONVINTI IN 2021 ANCORA MENO FERIE 2020

Post n°27906 pubblicato il 06 Marzo 2021 da forddisseche

PER PASQUA TURISMO ANCORA AL PALO, GIÙ INDICE FIDUCIA VIAGGI. CONFTURISMO-SWG, MOLTI CONVINTI IN 2021 ANCORA MENO FERIE 2020

Rassegnazione e realismo sulle vacanze Pasquali e addirittura la convinzione che nel 2021 si faranno meno ferie che nel 2020, annus horribilis per il settore. Nessuna ventata di ottimismo dal sondaggio realizzato a fine febbraio da Swg per conto di Confturismo – Confcommercio. Quasi 9 su 10 tra gli intervistati avevano infatti già previsto per Pasqua uno scenario di peggioramento della situazione, o al massimo di stabilità, con il permanere di limitazione agli spostamenti. Il 43% che avrebbe voluto fare una seppur breve vacanza a Pasqua non si sarebbe comunque mosso dalla propria regione, o al massimo sarebbe andato in una regione confinante pernottando 1 o 2 giorni, prevalentemente in case di proprietà, in affitto o di amici e parenti. Nonostante gli italiani si aspettino buoni risultati per il paese e l’economia con l’insediamento del Governo Draghi – 6 su 10 pensano che saprà rilanciare l’economia e gestire efficacemente l’emergenza sanitaria – questo stenta a tramutarsi in effettive prenotazioni e voglia di partire. L’indice di fiducia si assesta ormai da 3 mesi su valori piuttosto deprimenti raggiungendo, a febbraio, quota 50 su 100, 10 punti sotto febbraio 2020. Il 37% degli intervistati dichiara appunto che quest’anno farà meno vacanze dell’anno scorso e la data più probabile della prossima partenza viene identificata a giugno per un primo week end, a luglio per uno short break di 2-3 giorni e ad agosto per una vacanza di almeno 7 giorni. Italia al centro dell’attenzione per l’83% degli intervistati, che puntano su mete tipicamente balneari come la Sicilia, la Puglia e l’Emilia Romagna, ma sempre con grande diffidenza: solo 2 intervistati su 5 sono disposti a prenotare con anticipo almeno la struttura in cui alloggiare in ferie.

 
 
 

CALCIO/ L’ECCELLENZA RIPARTIRÀ. LO HA DECISO LA FEDERCALCIO.

Post n°27905 pubblicato il 06 Marzo 2021 da forddisseche

CALCIO/ L’ECCELLENZA RIPARTIRÀ. LO HA DECISO LA FEDERCALCIO.

Nella riunione di insedia­mento del Consiglio federale, tutti gli uomini (e le donne) del presidente Gravina si sono espressi a favore della ripresa delle attività del calcio re­gionale, almeno nella sua massima espressione. Ciò garantirà il necessario ricambio alla Serie D: in entrata le promosse dai livelli regionali del calcio dilettantistico, in uscita, con la colloca­zione delle retrocesse dall’Interregionale, alla fine di questa travagliata stagione. «Il nostro ruolo è permettere ai ragazzi di giocare e tutelare la loro salute nel rispetto delle norme – ha detto Gabriele Gravina, fresco di rielezione alla mas­sima carica della Figc -. L’Eccellenza ripartirà». Delega alla Lega Nazionale Dilettanti e riscontro sui format da adottare. «Non ci saranno retrocessioni. Inoltre, valuteremo in base al decreto “Ristori”, che tipo di intervento possiamo dare alle società di Eccellenza che decideranno di riprendere la loro attività».

Dal canto suo, Cosimo Sibiha, n° l della Lega più popolosa, ha precisato che «ora spetta al

nostro direttivo fare la necessaria sintesi delle proposte delle regioni. Le partite dei campionati regionali di vertice saranno un segnale di spe­ranza per l’intero movimento di base».

Sul piano della operatività, i tempi non sem­brano essere brevissimi, il Consiglio federale, infatti, è stato riconvocato per mercoledì 10: in tale sede si deciderà con quali regole ripartire. Poi, toccherà al Consiglio direttivo della Lnd decidere. E infine, saranno i 19 Comitati regionali a fissare le regole locali. Posto dunque che non si retrocederà in Promozione, sarà impor­tante capire, per esempio, la sorte di quei club che decideranno di non aderire all’iniziativa e se il protocollo sanitario sarà mutuato dalla Serie D. Per quanto riguarda la Puglia, non ci si do­vrebbe discostare da quanto più volte ribadito dal presidente Vito Tisci: conferma del format a due gironi e quinta giornata il sabato di Pasqua o, più probabilmente, domenica 11 aprile. Il Girone B deve recuperare Otranto-Gallipoli e Gallipoli-Manduria.

Vito Prigigallo

 
 
 

PESCHICI/ SCREENING DI MASSA E VACCINI, IL SINDACO TAVAGLIONE PROVA A BLOCCARE LA CIRCOLAZIONE DEL VIRUS

Post n°27904 pubblicato il 06 Marzo 2021 da forddisseche

PESCHICI/ SCREENING DI MASSA E VACCINI, IL SINDACO TAVAGLIONE PROVA A BLOCCARE LA CIRCOLAZIONE DEL VIRUS

Oltre ad essere un fatto di salute, che è sempre prioritario, compor­tarsi bene significa tutelare gli altri e salvare l’estate, quindi l’economia della nostra comunità. Se non diamo un se­gnale di inversione a ‘U’ si potrebbe com­promettere ripeto, oltre alla salute che è l’aspetto più importante, anche la stagio­ne estiva che renderebbe tutto molto pe­sante. Dobbiamo scongiurare questa ipo­tesi”. Franco Tavaglione,Sindaco di Pe­schici, si è detto molto preoccupato per l’impennata di contagi registrata nella cit­tadina garganica dopo lunghi periodi di relativa calma.

La situazione si è complicata proprio a un anno esatto dal primo contagio ri­scontrato a Peschici: era il 6 marzo del 2020, in­fatti, e appe­na quattro giorni prima era stata re­gistrata la ‘paziente numero uno’ della Capitanata ad Ascoli Satriano. Quelli at­tuali potrebbero sembrare numeri esigui, però vanno rapportati alla piccola comu­nità garganica. I dati aggiornati al 3 mar­zo riportano 37 positivi e nove persone in isolamento e in attesa di essere sottopo­ste a tampone.

“Nuovi contagi? Penso che la variante in­glese abbia colto qualcuno impreparato – ha evidenziato Tavaglione -, forse avrà pensato che ormai tutto fosse stato messo alle spalle. Purtroppo non è stato così, tra l’altro questo ceppo aggre­disce soprattutto i giovani e i bambini. Poi si sa che quando non si rispettano le re­gole può accadere quello che poi effetti­vamente si è verificato. Sono molto rammaricato e dispiaciuto perché si poteva tranquillamente evitare questa situazio­ne complessa”.

Il Sindaco, quindi, è stato costretto a ema­nare una serie di ordinanze restrittive e a richiedere uno screening di massa. “Ab­biamo aumentato alcune restrizioni – ha confermato Tavaglione ad esempio, siamo intervenuti sui mercati, sia quello quindicinale che giornaliero, perché rite­niamo che siano un momento di assem­bramento molto pericoloso. E in questo periodo, tenuto quello che è l’andamento dei contagi, è più che giusto sospenderli almeno fino al 14 di marzo, dopodiché va­luteremo come sarà la situazione e di con­seguenza prenderemo ulteriori decisioni. Per quanto riguarda il settore della risto­razione, altro contesto dove è molto facile assembrarsi e quindi diventa complicato osservare a rispettare determinate regole, le attività non possono occupare più del 50 per cento dei posti disponibili. Per i bar ab­biamo previsto la chiusura alle ore 13”. Tavaglione ha spiegato che queste restri­zioni sono state previste per tentare di ar­ginare il contagio in atto e il focolaio scoppiato. Nelle prossime ore, inoltre, verrà sottoposta a tampone la popolazione sco­lastica, quindi verrà effettuato uno scree­ning per prepararsi eventualmente a una riapertura della didatti­ca in presen­za, anche perché il per­sonale do­cente e am­ministrativo si sta sotto­ponendo a vaccinazio­ne. Inoltre, il sindaco ha fatto un appello, chiedendo ai ge­nitori di accompagnare i figli ad effettuare lo screening, con la possibilità di aiutare in questo modo l’autorità sanitaria a circo­scrivere in maniera mirata eventuali altri contagi. Il primo cittadino ha anche chie­sto ai docenti e al personale amministrati­vo di dare la propria disponibilità al vacci­no. “Vaccinarsi è un dovere civico, morale e quindi si deve garantire il regolare svol­gimento della didattica, in sicurezza”. “L’anno scorso la comunità peschiciana si è comportata in maniera impeccabile – ha aggiunto Tavaglione -, ha saputo supera­re e affrontare le criticità e osservato le re­strizioni tanto è vero che nel giro di po­chissimo tempo Peschici è diventato uno dei pochissimi comuni della Capitanata a non registrare più nessun contagio e ha mantenuto questo status per tutta l’estate, consentendo di svolgere le attività in maniera tranquilla e serena. Poi durante la seconda ondata, in autunno, la nostra cit­tà è riuscita ad arginare il contagio. Ulti­mamente, però, episodi strani e poco chia­ri hanno favorito la ripresa della circola­zione del virus e il tutto è stato ampliato dalla diffusione della variante inglese che ha colpito soprattutto i giovani”.

Pietro Capuano

l’attacco

 
 
 

SUPERSTRADA DEL GARGANO/ FONTANA: “FERMIAMO QUEL PONTE, DEVASTEREBBE UN TERRITORIO FRAGILE. EVITIAMO ALTRO CONSUMO DI SUOLO”

Post n°27903 pubblicato il 06 Marzo 2021 da forddisseche

SUPERSTRADA DEL GARGANO/ FONTANA: “FERMIAMO QUEL PONTE, DEVASTEREBBE UN TERRITORIO FRAGILE. EVITIAMO ALTRO CONSUMO DI SUOLO”

Eda una stretta interlocu­zione tra l’onorevole del Movimento 5 Stelle Maria Luisa Faroe l’ex sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Ro­berto Traversiche ha preso slancio il progetto del prolunga­mento della SS 693 da Vico del Gargano fino a Vieste. “Per chiu­dere l’anello viario in grado di col­legare tutte le principali località del Gargano” è stato ribadito ne­gli annunci dell’intervento pre­sentato in prima battuta agli atto­ri istituzionali del territorio a Pe­schici, in una tavola rotonda che fu convocata nel febbraio del 2020 presso il Comune. L’opera infrastrutturale ritenuta strategi­ca per il turismo dell’intera area da chi l’ha proposta e sponsoriz­zata e la dovrà realizzare deve anche fare i conti con le forti resi­stenze di chi al contrario ne teme l’impatto negativo su un ecosiste­ma che si presenta fragile e irri­petibile, di una incredibile bellez­za naturale e selvatica – a tratti an­cora recondita e segreta – che chiede innanzitutto di essere pro­tetta e salvaguardata, e su un paesaggio naturalistico caratte­rizzato da una spiccata biodiver­sità che è soggetto alle prescri­zioni e ai vincoli del Parco Nazio­nale del Gargano e che dovrebbe restare al riparo da minacce di ce­mentificazione. A lanciare il pri­mo appello pubblico per aprire un tavolo di confronto sul progetto – di cui ancora non si conoscono le soluzioni esecutive – è la presi­dente della sezione di Italia No­stra del Gargano Menuccia Fon­tana che spiega le ra­gioni della sua posizione orienta­ta alla difesa dell’integrità dei luo­ghi e alla ricerca di soluzioni al­ternative al consumo di suolo.

“Il primo passo che Italia Nostra ha fatto per avere contezza com­piuta del progetto che ancora non è stato ufficialmente presentato è stata la richiesta di accesso agli atti inoltrata alla divisione dei ser­vizi infrastrutturali dell’Anas, lo scorso 25 febbraio. Entro trenta giorni, pena l’apertura di una pro­cedura pervie legali, deve esse­re prodotto lo studio di prefattibi­lità.

Che cosa la spaventa di più del­l’intervento e quali sono le maggiori criticità che eviden­zia insieme alla sua associa­zione?

La nostra presa di posizione na­sce in particolare da una notizia che se confermata rappresente­rebbe uno sfregio gravissimo al­l’integrità paesaggistica e geo­morfologica del territorio: è giun­ta voce che nel primo tratto del prolungamento, proprio a partire da Vico, sarebbe stata prevista l’edificazione di un ponte della lunghezza di circa 5 chilometri. L’opera dovrebbe partire dunque da un’altitudine collinare di 450 metri sul livello del mare, dove si trova il comune di Vico, e arrivare sino alla piana di Kàlena. Lei capisce bene che un tale intervento, con disboscamento di alberi e sradicamento di piante e innesto di piloni e piloni in cemento avrebbe un impatto devastante su un eco­sistema fragilissimo.

La sua posizione contrasta con quella di chi sostiene che l’ope­ra, che è stata riconosciuta di interesse nazionale dal gover­no Conte, sia in realtà strategi­ca per lo sviluppo dell’econo­mia locale e che dovrebbero essere le stesse comunità a fa­re fronte comune per ottenerne la realizzazione. Cosa rispon­de a proposito?

Innanzitutto vorrei che queste persone mi chiarissero qual è il lo­ro concetto di paesaggio e in che misura per loro esso rappresenta davvero una risorsa. E poi vorrei porre una questione di ordine più generale: in un momento della nostra storia così buio e difficile, in cui è stato chiaramente prova­to che l’origine di questa pande­mia è collegata alla distruzione degli ecosistemi e della biodiver­sità del pianeta, è impensabile che il capitale natura non venga considerato prezioso e prioritario nelle scelte. Si parla tanto di eco­nomia green, di transizione eco­logica ma poi poco di tutto ciò vie­ne tradotto in fatti. Allora servono anche delle linee guida del Go­verno: questi progetti megagalat­tici e inutili che richiedono un co­sto di miliardi, possono essere sostituiti dal recupero dell’esi­stente. In questo momento stori­co risultano davvero aberranti perché vanno ad intaccare un patrimonio prezioso che ci assicura ossigeno, acqua, cibo. Il consu­mo del suolo non ha più ragion d’essere, oggi più che mai.

Un trentennio addietro si pro­poneva la volontà di creare una bretella per il prolungamento dello stesso tratto di strada ed in quell’occasione tutto si ri­solse in un nulla di fatto. Lei fu una fervente protagonista del fronte del NO anche in quella circostanza. Cosa riuscì ad im­pedire la realizzazione del­l’opera?

Riuscimmo a far valere ragioni che non si discostano da ciò che diciamo anche oggi. Trent’anni fa riuscimmo a far comprendere o meglio si cercò di spiegare che da Vico all’innesto per Vieste ci si im­batte in un paesaggio fragile, a grave rischio idrogeologico, e ne sono prova i ripetuti allagamenti delle zone a valle quando le ac­que alluvionali scendono a basse quote e invadono e travolgono le spiagge, basta chiedere agli ope­ratori turistici di Peschici che so­no particolarmente colpiti da que­sti eventi avversi. Oggi il proble­ma non cambia, semmai è reso più allarmante dalla presenza del ponte sui primi 5 chilometri del tratto: tutti i piloni che andrebbe­ro a sostenere il ponte comporta­no taglio di alberi e vegetazione, le acque alluvionali senza più il freno delle radici, si riverseranno a valle in una maniera violentissi­ma e senza alcun argine a conte­nerle. Non dobbiamo mai dimen­ticare che la natura è madre ma può essere anche matrigna…

Il fronte che lei rappresenta e l’idea che porta avanti viene spesso associata ad una visio­ne che può imbrigliare le politi­che di sviluppo e le occasioni di lavoro che esso potrebbe portare sul territorio. Lei si sente responsabile di questo limite?

Assolutamente no. Queste accu­se appartengono a chi non ha an­cora compreso che l’economia oggi più di sempre va ripensata in modo armoniosamente contiguo alla natura, esse non sono due re­altà separate e l’una trae nutri­mento dall’altra e viceversa. Il Gargano è sede di un Parco Na­zionale e il turista che viene a vi­sitarlo cerca il contatto con il ver­de, ci viene perché è attratto pro­prio da questo e poi le sensibilità dei viaggiatori sono cambiate: oggi chi ha 30,40 o 50 anni ha rag­giunto e sviluppato una maggiore sensibilità e consapevolezza, non attira più la vacanza con la movida, semmai questa appar­tiene di più ai gusti degli adole­scenti. E’ una nuova filosofia del turismo che lentamente ma ine­sorabilmente sta investendo an­che il Gargano. Per l’argomento lavoro tengo a fare una precisa­zione: invece che accanirsi a rea­lizzare progetti megagalattici si può dare impiego anche dedican­dosi al recupero ed alla sistema­zione dell’esistente e tanto ci sa­rebbe da fare sul Gargano, co­minciando ad allargare le strade esistenti, per esempio. L’econo­mia del futuro non è più quella del­le grandi infrastrutture ma quella dei micro interventi che produco­no ugualmente profitto, ma qui servirebbe anche una visione po­litica che non mi pare ci sia. Ades­so arriveranno tanti soldi e biso­gnerà spenderli, anche a discapi­to della qualità di ciò che si deci­derà di realizzare. Come ebbe a scrivere Bernard Berensonno­to critico del Novecento “l’Italia sarà bella finché sarà povera”, cioè lui pensava che il denaro può essere una fonte di benessere ma può anche diventare principio di distruzione.

Quali sono le prossime mosse che Italia Nostra intende fare per la questione della SS 693?

Posso già annunciare che è in fa­se di costituzione un Comitato formato innanzitutto da cittadini che condividono una visione orientata alla esclusione del con­sumo di suolo. Colgo anche l’oc­casione per lanciare qui un ap­pello a tutte le associazioni da Legambiente, al WWF e a tutti quan­ti sentono di condividere la nostra stessa sensibilità sull’argomento perchè insieme si vince. Inoltre ci adopereremo in tutti i modi per aprire un tavolo di confronto e dialogo con gli attori istituzionali del territorio sul quale ricadranno le conseguenze della progettualità, a partire dall’amministrazione di Vico del Gargano alla presidenza dell’ente Parco, all’Anas. Preten­deremo di capire cosa si vuole realizzare prima che l’iter entri nella sua fase esecutiva”.

Daniela Corfiati

l’attacco

 
 
 

VICO/ STOP ASSEMBRAMENTI “COVID”. SANZIONATI 5 LOCALI E 28 GIOVANI

Post n°27902 pubblicato il 06 Marzo 2021 da forddisseche

VICO/ STOP ASSEMBRAMENTI “COVID”. SANZIONATI 5 LOCALI E 28 GIOVANI

Nel recente fine settimana, i reparti della Compagnia Carabinieri di Vico del Gargano hanno svolto una serie di controlli sul territorio, per verificare il rispetto delle norme anticovid, contrastare il crescente fenomeno dell’uso e dello spaccio degli stupefacenti e prevenire gli incidenti stradali accertando l’osservanza delle norme “salvavita” del Codice della Strada.

I Carabinieri, anche avvisati da cittadini e sanitari preoccupati degli assembramenti di persone, controllavano in particolare le aree vicine agli esercizi pubblici ove, in particolare il sabato sera, si concentra la “movida”, poiché il desiderio di svago induce ad una minor prudenza sanitaria ed attira i soggetti dediti alla cessione della droga.

Le pattuglie delle Stazioni Carabinieri di Vico del Gargano, Peschici, Carpino, Cagnano Varano e della Sezione Radiomobile di Vico del Gargano, che vigilavano i rispettivi territori, sanzionavano 5 locali, 3 in Vico del Gargano, 1 in Cagnano Varano ed 1 in Carpino, per aver consentito di consumare l’asporto sul posto o nelle immediate vicinanze del locale e non aver ottemperato alla chiusura entro le ore 18.00. Inoltre venivano sanzionati, in Vico del Gargano, 28 giovani, perché trovati assembrati senza rispettare le distanze sanitarie di sicurezza. Al riguardo veniva elevato a ciascun bar e giovane, un verbale per il pagamento di 280 euro, entro 5 gg.

Nell’ambito dell’operazione, un soggetto di Peschici, veniva deferito in stato di libertà per minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale. Il soggetto mentre si trovava davanti ad un esercizio, unitamente ad altri clienti, minacciava e oltraggiava i Carabinieri del posto, che avevano invitato quel gruppo ad evitare assembramenti e tenere le distanze sanitarie di sicurezza.

I controlli sui giovani sospettati di vendere e far uso di stupefacenti, con precedenti di polizia, portavano al deferimento per uso di droga di 1 assuntore, sorpreso in Cagnano Varano, con una dose di marijuana, immediatamente sottoposta a sequestro.

Ai fini della sicurezza stradale, i Carabinieri della Sezione Radiomobile, della Stazione di Vico del Gargano e della Stazione di Peschici, elevavano 21 contravvenzioni al codice della strada, con conseguente detrazione di punti, riguardanti l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza, l’uso del cellulare alla guida ed il mancato utilizzo dei seggiolini per bambini.

 
 
 

GINO LISA/ A METÀ MARZO SARÀ COMPLETATA LA PISTA

Post n°27901 pubblicato il 06 Marzo 2021 da forddisseche

GINO LISA/ A METÀ MARZO SARÀ COMPLETATA LA PISTA

Manca poco alla riapertura del Gino Lisa di Foggia. La pista deve ricevere solo il manto di usura e il sistema AVL. Poi, tutto sarà pronto per il collaudo e quindi la riapertura dell’aeroporto per i voli in arrivo e partenza.

L’aeroporto di Foggia può avere un ruolo con il suo bacino di utenza di almeno 1,5 milioni di persone. Non ci sono aeroporti in un raggio significativo. Napoli, Pescara e Bari sono quelli considerabili limitrofi, ma la loro distanza e’ considerevole.

L’apertura di Foggia potrebbe aiutare in futuro vari segmenti : da quello turistico che fa capo alle località del Gargano, oltre a Foggia anche Campobasso e il tessuto industriale e agricolo. Secondo le previsioni del presidente Sergio Venturino, tra tre mesi lo scalo sarà operativo. E per calamitare le compagnie aeree, serve ‘movimento’ già in estate: “Stiamo lavorando per creare business intorno all’aeroporto. Stiamo interessando qualche tour operator per cercare di far partire i charter per il Gargano. Mentre mi risulta che un privato da metà giugno vuole già partire con l’aviazione generale. Dobbiamo fare in modo che a giugno inizi il movimento”.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963