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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 05/03/2022

SUPERSTRADA – Aldo Ragni (IV): “Faccio fatica a pensare che ci siano persone che mettano in discussione un’opera dovuta” Il Mar

Post n°29250 pubblicato il 05 Marzo 2022 da forddisseche

SUPERSTRADA – Aldo Ragni (IV): “Faccio fatica a pensare che ci siano persone che mettano in discussione un’opera dovuta” 

 
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Non saprei definire diversamente il progetto di completamento della Strada a Scorrimento Veloce del Gargano che collegherà, non utilizzo il condizionale ma l’indicativo, Vico del Gargano a Mattinata passando per Peschici e Vieste.
Faccio davvero fatica a pensare che ci siano alcune persone, nascoste magari da sigle associative, che mettano in discussione un’opera che è nient’altro che un’infrastruttura dovuta per i cittadini di un territorio che chiedono collegamenti stradali degni di un Paese civile.
Non entro nel merito delle varie opzioni del tracciato.
Le lascio ai tecnici che individueranno la soluzione migliore.
Quel che so è che quest’opera va fatta.
Ritengo assurdo che ci sia qualcuno che deve addirittura spiegare le ragioni per cui quest’opera si deve fare.
Magari c’è chi, nel ventunesimo secolo, ha nostalgia dei tempi in cui il fuoco si accendeva con le pietre, non lo metto in dubbio. Problemi suoi.
Sicuramente chi vive sul Gargano, così come chi vuole o deve raggiungerlo, non chiede altro che infrastrutture moderne ed efficienti che consentano anche a noi di poterci sentire cittadini del terzo millennio.

Ragni Aldo
Coordinatore Provinciale Italia Viva

 
 
 

VIESTE – Il Tg Gargano stasera non andrà in onda, torna mercoledì 9 marzo Il Mar 5, 2022

Post n°29249 pubblicato il 05 Marzo 2022 da forddisseche

VIESTE – Il Tg Gargano stasera non andrà in onda, torna mercoledì 9 marzo 

 
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Per motivi non dipendenti dalla nostra volontà, avvertiamo i nostri telespettatori che il TG Gargano, non andrà in onda sia questa sera, sia nei giorni di lunedì 7 e martedì 8 marzo. Notizie e aggiornamenti saranno pubblicati sui nostri canali social. Ci scusiamo con tutti voi.

 
 
 

VICO – E’ morto Ferruccio Castronuovo, il “Fellini” del Gargano Il Mar 5, 2022

Post n°29248 pubblicato il 05 Marzo 2022 da forddisseche

VICO – E’ morto Ferruccio Castronuovo, il “Fellini” del Gargano 

 
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Il carissimo e prezioso amico Ferruccio Castronuovo ci ha lasciati.
Un vero Maestro, sceneggiatore, regista, attore, aiuto di Fellini per un decennio, consulente storico e sceneggiatore de “L’eredità della Priora” dal romanzo di Carlo Alianello, aderente alla nostra rete meridionalista della Carta di Venosa.
Qualche mese fa aveva realizzato un sogno grazie agli amici di Vico del Gargano, che non finiva mai di ringraziare: la pubblicazione del suo unico romanzo sui tragici avvenimenti del Risorgimento “il vento del Sud odora d’amore e di morte”.
Il 17 novembre 2021 presso il Cinema Fulgor di Rimini veniva consegnato al caro Ferruccio Castronuovo il premio “Un Felliniano nel Mondo”, quale collaboratore storico di Federico Fellini.
Rita Selvaggio, assessore alla cultura di Vico del Gargano, il comune nel quale ha vissuto gli ultimi anni, lo ricorda con queste parole:
“Ferruccio non c’è più. Lascia un vuoto incolmabile, sia sotto il profilo culturale, che cinematografico. Non dimenticherò mai le nostre chiacchierate su Vico, i suoi racconti appassionati e gli anneddoti densi di emozione su Fellini. Mi mancheranno la sua grinta, la sua passione e la sua grande voglia di fare. Addio, Maestro, riposa in pace”.
Il regista Lorenzo Sepalone, colpito dalla morte dell’amico, scrive:
“Con la morte di Ferruccio Castronuovo la Puglia, la provincia di Foggia, il Gargano perdono un artista poliedrico e originale, un uomo colto e carismatico che non ha mai smesso di inseguire i suoi sogni.
Devo dire, con amarezza, che molti non hanno compreso la sua grandezza.
Con la morte di Ferruccio perdo un amico ed abbandono il progetto di “Io, Ferruccio e Federico”, un cortometraggio che avevo intenzione di girare a Vico del Gargano basato sui racconti di vita e di cinema di questo uomo straordinario.
Ciao Ferruccio. Ti ricorderò per sempre. ”
L’amico giornalista e promotore culturale Michele Angelicchio lo ricorda così :
” Addio Ferro.
Ti sei stancato di aspettare il fantasma del tuo amico Fellini, così hai deciso di andargli incontro. Nel paradiso del Cinema, insieme a Giulietta Masina, Marcello Mastroianni e Federico, vi era una sedia vuota, l’hai occupata. Ora sarai finalmente contento.
Addio Ferruccio, addio amico, amico, amico… ”
Sulla pagina della Cineteca di Rimini viene ricordato con queste parole:
” Addio a Ferruccio Castronuovo.
Di lui Fellini si fidava. Ne apprezzava la discrezione, ne ammirava la tecnica. Per oltre dieci anni, tra la metà degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta, Castronuovo è stato l’ombra di Fellini, l’occhio che lo ha spiato, seguito e registrato sui set del Casanova, de La città delle donne, de E la nave va e di Ginger e Fred, restituendo, di quelle lavorazioni, il clima e la gioiosa concitazione. Sono materiali preziosi e documenti accurati in parte confluiti e per sempre salvati nel recente e riuscito documentario di Silvia Giulietti Fellinopolis. A Rimini Castronuovo era stato più volte, invitato prima dalla Fondazione Fellini, poi dalla Cineteca Comunale e da ultimo, lo scorso anno, ospite di Amarcort Film Festival che lo ha insignito del premio “un felliniano nel mondo”. Lo ricordiamo con affetto e gratitudine.”
La regista Silvia Giulietta esprime il suo dolore:
” Oggi Ferruccio Castronuovo ci ha lasciati.
Ho passato con lui gli ultimi due anni lavorando su Fellinopolis. Era diventato di famiglia. Fino all’ultimo aveva progetti da realizzare, tante idee, e l’amore per Fellini non l’ha mai abbandonato. Sono felice che, anche se tardi, ha cornonato il suo sogno di essere premiato come “Un felliniando nel mondo” a Rimini proprio nel cinema Fulgor.
Caro Ferruccio è stato bellissimo condividere gli ultimi anni della tua vita e la tua storia. Rimarrai sempre nel film Fellinopolis nel tuo mondo, contornato dalle tue meravigliose immagini e rimarrai come esempio ai posteri. Divulgherò quanto più possibile affinchè il tuo magistrale lavoro continui a vivere.
Chissà che Fellini non ti accolga lassù.
Ciao amico e maestro.”
I promotori delle rete meridionalista della Carta di Venosa esprimono alla famiglia e alla comunità culturale del Gargano le più sentite condoglianze.

Michele Di Carlo

 
 
 

VIESTE – Scende in campo la popolazione, costituito comitato pro Superstrada Il Mar 5, 2022

Post n°29247 pubblicato il 05 Marzo 2022 da forddisseche

VIESTE – Scende in campo la popolazione, costituito comitato pro Superstrada 

 
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Questa Superstrada s’ha da fare.
 
Il titolo in salsa manzoniana ricalca la vicenda di una vera ‘promessa sposa’ del Gargano, attesa ormai da decenni, un’opera infrastrutturale che permetterebbe di unire l’intero territorio ai principali collegamenti regionali e nazionali.
 
Signori, qui si parla di futuro.
 
Ma anche di progresso, di salute, di miglioramento della qualità della vita.
 
Quello dei nostri figli, delle nostre future generazioni.
 
Il dibattito pubblico relativo all’opera di completamento della Superstrada Garganica rappresenta una grande chance per il territorio di favorire finalmente una concreta interconnessione con le reti principali di prossimità e il suo diretto sviluppo socioeconomico.
 
Lo strumento del dibattito ha mostrato sin da subito l’alto tasso di partecipazione e dialogo della comunità con gli enti, con il team di esperti e di tecnici che ha evidenziato l’intimo interesse nella promozione e nella prosecuzione dell’iter necessario oltre che del dialogo tra i vari attori, favorendo il confronto e lo scambio di idee e opinioni utili per trovare la soluzione migliore sulla viabilità e sul miglioramento dei beni e servizi.
 
Nei vari incontri settimanali sono emersi i numerosi vantaggi che apporterebbe la realizzazione dell’opera in questione.
 
Sì pensi ad esempio il miglioramento dei collegamenti infrastrutturali da e verso i 9 comuni interessati in chiave turistica, in cui i milioni di viaggiatori ogni anno arrivano alle porte del Gargano sia da nord che da sud affrontando una serie di collegamenti con una tortuosità densamente critica, pregiudicando e condizionando il ritorno dei visitatori stessi nonché dei potenziali viaggiatori per mezzo di legittime recensioni e comprovate motivazioni, portando indirettamente a penalizzare l’intero comparto turistico e il derivante tessuto socioeconomico locale.
 
Si pensi al miglioramento in chiave commerciale con una rete di distribuzione merci e prodotti di ogni genere che quasi sempre e soprattutto nei mesi più intensi della stagione estiva, portano a congestionare inevitabilmente il traffico sulle direttrici principali, rallentando i processi di intermediazione e di scambio dei beni e servizi e provocando disagi e difficoltà tali da compromettere in molte occasioni il regolare svolgimento delle attività su svariati livelli;
 
si pensi all’impellente necessità in chiave sanitaria con il raggiungimento della popolazione dei centri abitati verso le principali strutture sanitarie per motivi di incolumità e salute pubblica con svariate difficoltà e precarietà in funzione logistica e temporale ( è inaccettabile vivere un contesto locale in cui è necessario viaggiare più di un’ora per raggiungere il punto ospedaliero più vicino, ndr) provocando un sistema deficitario di Pronto soccorso e intervento, di regolari visite mediche soprattutto specializzate, di urgenze al limite della normalità;
 
si pensi al miglioramento della vita sociale e di scambio tra ai vari comuni, con la distanza latente dei vari centri abitati, evidenziando tra questi il Comune di Vieste che ha un record negativo in tutto il panorama nazionale, ossia quello di essere il comune italiano più distante da un comune o frazione prossima esistente ( più di 21,4 km), evidenziando un comune senso di distacco dal punto di vista identitario, culturale, sociolinguistico, fattori che denotano un’isola infelice nell’immaginario collettivo che ha portato negli anni a una difficile unità d’intenti sotto numerosi profili di vario genere.
 
Sempre dati alla mano, abbiamo avviato un’analisi guida da Vieste a Manfredonia in modalità a/r in auto a velocità media (30-35 kmh nelle curve della sp53, 60-90 km/h sulla ss89), abbiamo rilevato in totale n. 442 cambi di marcia,  n.228 curve dx-sx, n.148 frenate per un totale di 100 minuti di guida su 110 km di tragitto e circa 15€ di gasolio consumato, da questa analisi si evince come il costo economico e non solo di ogni abitante, visitatore o professionista incida profondamente per una qualsiasi motivazione di spostamento che può essere una visita medica, il ritiro del passaporto, il rivolgersi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate o dell’Aci, prendere il treno o l’autostrada più vicina, correre in sala parto, per citarne alcuni.
 
Si pensi al miglioramento della qualità dell’ambiente, del rumore acustico, della concentrazione di smog e rifiuti nonché di quella antropica con la diversificazione dei trasporti e dei traffici dalle litoranee e dunque la migliore redistribuzione e classificazione dei valori dei parametri ottimali sopra indicati con un contributo non indifferente alla qualità di vita delle specie florofaunistiche, garantendo un miglioramento della qualità dell’aria con i nostri progressivi stili di vita ecosostenibili sul piano della mobilità in ossequio alle normative vigenti, permettendo un miglioramento e una fruizione del benessere di tutti gli habitat naturali presenti;
 
si pensi al miglioramento dei collegamenti nella fruizione dei beni storici, archeologici, naturalistici, sviluppando questa importante opera d’arte che metta ancora più in sinergia e più adiacenti l’ente Parco con le amministrazioni locali, promuovendo un’immagine e un brand sempre più unito e innovativo attraverso un migliore collegamento con gli enti e le istituzioni inerenti nella preservazione e conservazione dei patrimoni presenti;
 
si pensi alla qualità della vita degli abitanti locali che per motivi di lavoro, di studio, di necessità, di svago, di mero e proprio arbitrio sono costretti a ore e ore di viaggi con mezzi privati e pubblici, questi ultimi con tabelle di marcia a volte insostenibili dal punto di vista anche fisiologico nonché organizzativo, pregiudicando le scelte professionali e di vita più intime per ogni abitante;
 
si pensi alla realizzazione di opere d’arte con il minimo impatto ambientale nella maggior parte delle varianti prese in considerazione, in modo da incidere il meno possibile sulle biodiversità presenti, cercando la soluzione più idonea in base ai principali indicatori rilevati puntualmente nei vari incontri sopra citati;
 
si pensi infine ad un’opera infrastrutturale che permetterebbe di aumentare il flusso di visitatori, del mondo della cultura, dell’arte, dei professionisti, grazie alla sua bellezza, alla sua autenticità, al patrimonio storico, archeologico culturale, ambientale, identitario che il Gargano possiede.
 
Quest’opera non rappresenta pertanto una minaccia come dichiarato da alcuni soggetti privati e associazioni che magari conoscono poco e non vivono di certo il singolare contesto garganico, non è di certo la reale minaccia per le specie agrosilvo-pastorali e per il tenore di vita di tutte le specie florofaunistiche presenti poiché gli studi e le analisi effettuate ci confermano quanto sia possibile la convivenza e la preservazione di tali osservando e rispettando le analisi e i parametri presentati.
 
È inaccettabile pensare che un’infrastruttura così importante possa essere considerata nociva per gli esseri viventi presenti poiché un minimo impatto ambientale ci permette di progredire e sviluppare qualsiasi zona d’interesse sociale e contemporaneamente conservare al meglio il proprio patrimonio
È inaccettabile nel 2022 credere che aprire nuove strade e nuovi orizzonti sia un problema quanto invece rappresenti la più grande opportunità del Gargano degli ultimi 50 anni.
 
Ci piacerebbe infatti che chi visita il Gargano del futuro abbia possibilità di apprezzarne le peculiarità dal punto di vista ambientale e naturalistico muovendosi all’interno del territorio rispettando gli equilibri e i tempi dell’ambiente circostante.
 
Ci piacerebbe al contempo che gli abitanti del Gargano del futuro abbiano queste stesse possibilità, senza per questo dover rinunciare alla garanzia di avere rapido accesso ai servizi minimi di assistenza territoriale da punto di vista sanitario, amministrativo, sociale, economico, culturale e di sicurezza. Aspetti di primissima importanza alla base di ogni stato di diritto che possa definirsi tale.
 
 La rete infrastrutturale presente è carente in parecchi punti e di fatto non consente né all’uno nell’altro scenario di potersi configurare in maniera adeguata.
 
Risulta quanto mai necessario eseguire un intervento di adeguamento complessivo della rete infrastrutturale del Gargano, che non può prescindere dalla realizzazione del completamento della SSV del Gargano proposto dal Governo.
 
Non è un caso che infatti l’opera sia stata inserita tra le opere di rilevanza strategica a livello nazionale e che, per la sua realizzazione, si sia optato per la gestione commissariale, in modo da ridurne al minimo i tempi di realizzazione.
Non si può non condividere che, tra tutte le alternative proposte in questa fase, siano  le alternative di percorso 1A-2-3A e 1B-2-3A a garantire il miglior rapporto costi-benefici sull’opera. Per quanto la voce dei costi ipotizzata possa inizialmente sembrare esagerata, è incommensurabile il beneficio che le stesse apporterebbero al territorio in termini di mobilità: da un lato infatti garantirebbe maggiore fluidità ed accessibilità al traffico veicolare pesante e dall’altro consentirebbe di sviluppare concretamente lungo le strade già esistenti, progetti e percorsi di mobilità lenta e turistica che ad oggi non è possibile realizzare. Va da sé che l’eliminazione del traffico veicolare pesante dalle direttrici attuali permetterebbe di gestire le sedi stradali esistenti con la possibilità di inserire piste ciclabili e percorsi pedonali panoramici. Non va infatti dimenticato l’alto valore paesaggistico e di estrema rilevanza naturalistica associabile ai tratti di strada attualmente esistenti, la cui fruibilità viene messa in discussione proprio dal fatto che a percorrerla sia l’intero traffico veicolare insistente sul territorio. Realizzare un percorso alternativo li alleggerirebbe in maniera considerevole e di conseguenza ne permetterebbe un migliore utilizzo per determinate categorie di veicoli (mobilità lenta).
 
Dal punto di vista della popolazione residente, i benefici legati alla realizzazione dell’alternativa di percorso 1A-2-3A e 1B-2-3A sarebbero altrettanto importanti e di imprescindibile valore.
Siamo consci del fatto che lo scenario che si sta delineando secondo il quale l’opera non sia realizzabile perchè attraversa la Zona 1 del parco è quanto mai veritiera.
 
Approfondendo la questione nel dettaglio tutti i poteri associabili al commissario secondo quanto riportato all’interno dell’art. 4 del Decreto Sblocca Cantieri (recentemente modificato) i poteri del commissario vanno nella direzione di ridurre sensibilmente l’iter amministrativo per l’acquisizione del parere, ma non può andare in deroga alla disposizione presente all’interno del decreto costitutivo del Parco Nazionale.
 
Va da sé che una importante mobilitazione dei territori possa convincere gli enti ministeriali che dovranno esprimersi che l’opera sia meritevole di derogare alla disposizione dello statuto del Parco.
 
E questa preoccupazione trova conferma nel fatto che nell’ultimo incontro abbiano cominciato a parlare dell’ipotesi “ammodernamento strada esistente”.
 
Sì possono trarre due conclusioni da questo scenario:
 
La prima è che l’ipotesi dell’ammodernamento deve essere categoricamente esclusa. Ammodernare quella strada significherebbe eseguire su 40 km una mole di lavori così lunga che non si sa per quanto tempo ci isolerebbe ancora di più: pensate a quanti costoni rocciosi vanno demoliti e quante ore di lavoro saremmo costretti a subire con il traffico ad una sola corsia a senso alternato.
 
La seconda è che dobbiamo PUNTARE TUTTO SUL FATTO CHE SIA UN’OPERA DEFINITA STRATEGICA  e che per questo, in sede di VIA (valutazione di impatto ambientale), che riteniamo essere il vero scoglio da superare, chi si esprime deve fare in modo che l’importanza dell’opera e gli effetti sul territorio superi le disposizioni dettate dal regolamento del Parco.
 
Chiediamo pertanto il proseguimento dell’iter e dei lavori necessari per la realizzazione della Superstrada Garganica, adottando tutte le misure necessarie per il completamento, fermo restando ci sia sempre il massimo rispetto per le opinioni e i suggerimenti presentati in modo da favorire il processo di crescita e dialogo tra le parti per un Gargano più unito, più coeso e più vicino a tutti.
Comitato Pro Superstrada Garganica

 
 
 

VIESTE – Pioggia e vento non fermano i pellegrini di santa Maria di Merino Il Mar 5, 2022

Post n°29246 pubblicato il 05 Marzo 2022 da forddisseche

VIESTE – Pioggia e vento non fermano i pellegrini di santa Maria di Merino 

 
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La foto (del nostro operatore, Gianni Rado) è emblematica: mostra la “caparbietà” dei pellegrini di Maria di Merino più irriducibili, i quali, sfidando le pessime condizioni metereologiche di oggi, si sono ugualmente avviati a piedi verso il Santuario, in occasione del primo sabato di preparazione alla festa della nostra Celeste Patrona.

Pioggia e vento non hanno fermato il consistente gruppo che, anche in tempo di pandemia, attenendosi a precise regole anticovid, hanno sempre dato vita al pellegrinaggio a piedi. Quest’anno, ancora di più per vie delle tante minacce alla pace nel mondo con l’aggravarsi della guerra in Ucraina. La loro penitenza, nell’andare a piedi verso il Santuario di Merino, la offrono alla Vergine nostra Patrona perché interceda verso Dio Padre Onnipotente. A loro va la gratitudine del popolo viestano che così degnamente rappresentano, con la speranza di giungere a giorni migliori e poter, quest’anno, finalmente tornare a festeggiare, con la dovuta solennità, la nostra Santa Maria di Merino.

 
 
 

VIESTE – Il prossimo 5 giugno il grande triathlon di Adriatic Series Il Mar 5, 2022

Post n°29245 pubblicato il 05 Marzo 2022 da forddisseche

VIESTE – Il prossimo 5 giugno il grande triathlon di Adriatic Series 

 
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Una nuova esaltante tappa del circuito “powered by” Flipper Triathlon è stata ufficialmente inserita nel calendario Adriatic Series 2022.
Vieste ospiterà il 5 giugno 2022 un triathlon olimpico sulle canoniche distanze di 1.500 metri di nuoto, 40 chilometri di ciclismo e 10 chilometri di corsa. La “Perla del Gargano” diventa così una delle 7 località in cui Adriatic Series farà tappa in questa stagione, aggiungendosi a San Benedetto, Pesaro, Cupra Marittima, Alba Adriatica, San Mauro Mare e Cervia.
Il cuore dell’evento di Vieste sarà Piazza di Marina Piccola e proprio nell’antistante baia si svolgerà la frazione natatoria.
Il percorso ciclistico si snoderà sulla suggestiva litoranea e sulle colline dell’entroterra, mentre la frazione di corsa permetterà agli atleti di ammirare il suggestivo centro storico e il lungomare sud dominato dal mastodontico Pizzomunno, il monolite in pietra calcarea alto 25 metri.
Dopo qualche anno di pausa e grazie alla fortissima volontà riscontrata nell’amministrazione locale, Flipper Triathlon riporta dunque il grande triathlon a Vieste per enfatizzare le bellezze del suo territorio.
Le iscrizioni all’Adriatic Series Triathlon Olimpico Vieste apriranno ufficialmente il prossimo 10 marzo, ma per tutti gli amici del circuito c’è una bellissima sorpresa: aderendo alla speciale promozione per partecipare a tutte le gare, si avrà la possibilità di avere in omaggio anche la partecipazione al triathlon di Vieste!
Già pronta la pagina ufficiale con tutte le informazioni e la possibilità di iscriversi direttamente on line:
https://adriaticseries.it/tri_154010_vieste/

 

“Siamo pronti ad accogliere triatleti da tutta Italia per questo evento con cui vogliamo dare visibilità alle bellezze della nostra città. Per riportare finalmente il triathlon a Vieste ci siamo affidati a dei professionisti e proprio grazie alla Flipper, e al pieno sostegno del nostro Sindaco, dell’Assessore al Turismo e di tutta l’amministrazione comunale cittadina, abbiamo già programmato questo appuntamento importante anche per i prossimi anni. I percorsi sono davvero unici, faremo vedere le bellezze del nostro centro, il Faro di Sant’Eufemia, Pizzomunno: sarà una grande festa sportiva che ci permetterà di fare toccare con mano a tutti gli atleti che arriveranno il nostro territorio e le nostre tradizioni”.
– Dario Carlino, Assessore Sport Vieste

“Il Gargano era il nostro sogno e si è finalmente realizzato. L’entusiasmo che abbiamo trovato nell’Amministrazione Comunale di Vieste ci stimola e ci spinge ad affrontare questa nuova avventura con ottimismo ed energia positiva. Come sempre, ce la metteremo tutta per non deludere le aspettative ed offrire un’ulteriore occasione per vivere il Triathlon in uno dei posti più belli d’Italia. Qualità e sicurezza saranno sempre il nostro primo obiettivo”.
– Raffaele Avigliano, Presidente Flipper Triathlon

 

Per ulteriori informazioni:
Dario Daddo Nardone
Responsabile Media Adriatic Series / Flipper Triathlon 2022
3925855628
nardonedario@gmaill.com

 
 
 
 
 

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