Vieste/ “Diamo di più di quel che riceviamo dalla Regione”
In attesa dei dati ufficiali dell’estate 2019, Vieste si gode il ruolo di capitale pugliese delle vacanze. Prima destinazione turistica della regione (ma il primato degli arrivi spetta a Bari), nessuna rivale quanto a capacità ricettiva. L’andamento comunale aveva visto anche nel 2018 il primato di Vieste nelle presenze (1.920.757). Più di 8 turisti su 10 che arrivano a Vieste sono italiani, la permanenza media è di 6 giorni in villaggi e grandi hotel. Con forza l’amministrazione comunale sta investendo su turismo e cultura, con eventi di ogni tipo che l’hanno resa epicentro del Gargano anche sotto questo aspetto. Ma la destagionalizzazione - nonostante i primi riscontri per il Polo culturale - resta un percorso in salita.
Di tutto questo ha parlato l’Attacco mercoledì scorso nel forum organizzato nella sede municipale, cui hanno preso parte il sindaco Giuseppe Nobiletti. gli assessori Rossella Falcone (turismo), Graziamaria Starace (cultura), Dario Carlino (sport), la presidente di Confindustria sezione turismo Mariella Nobiletti.
Cosa vuol dire ospitare il prossimo anno il terzo G20, ovvero il vertice delle prime 20 destinazioni balneari italiane?
Falcone: ‘‘E’ un fatto prestigioso, vuol dire che siamo alla pari di destinazione turistiche ubicate in territori strategici, meno difficili del nostro. L’evento è stato fortemente sostenuto nelle prime due edizioni dalle Regioni in cui si è svolto, speriamo che avvenga lo stesso il prossimo anno per noi. Si toccano problematiche comuni alle località balneari, a partire dalla fiscalità”.
Nobiletti: “Una delle proposte del G20 riguarda i trasferimenti dello Stato ai Comuni: chiediamo che non vengano considerati solo gli abitanti intesi come cittadini ma gli abitanti equivalenti, utilizzando come parametri le seconde case o i rifiuti prodotti. Vieste risulterebbe tra 25-30mila abitanti. Altri temi importanti sono quelli della sicurezza, della direttiva Bolkenstein e dell’erosione costiera. Oggi Vieste è la tredicesima destinazione balneare in Italia, la seconda del Centro-Sud dopo Sorrento.
Vieste appare il motore dell'industria turistica della provincia di Foggia, assai distante rispetto alle altre destinazioni. Perché non si riesce a creare un vero “sistema Gargano”? Interloquite con altri Comuni?
Nobiletti: “Sarebbe molto meglio se riuscissimo a fare le cose insieme ad altri, in una ottica di sistema”.
Falcone: “La nostra è un’amministrazione comunale giovane anche anagraficamente, la maggiore sintonia la troviamo in amministratori nostri coetanei. Stiamo cercando di ragionare con Comuni limitrofi, abbiamo appena intavolato un dialogo con Monte Sant'Angelo, Vico, Peschici e Mattinata, per quanto oggi commissariata. Vogliamo parlare con le destinazioni più importanti del Gargano. Bisogna vendere il Gargano come territorio unitario, non ha senso del resto che le persone arrivino a Vieste e non conoscano Monte Sant'Angelo. Così come il Salento è la Valle d'Itria si vendono come realtà aggregate lo stesso dovrebbe venire da noi. Il ragionamento è ancora allo stadio embrione, ma noi vorremmo partire dal protocollo di intesa stipulato in Valle d'Itria per capire come fare lo stesso qui nel Gargano”.
E’ difficile convincere gli altri Comuni a operare in maniera associata?
Nobiletti: "Per alcuni Comuni il limite è dovuto alla critica situazione finanziaria, altri sono meno strutturati di noi. Non sanno come fare comunicazione, manca la stessa esperienza nel turismo ultradecennale. La formazione è fondamentale per promuovere una destinazione turistica. Forse altri Comuni non avvertono come prioritari turismo e la cultura allo stesso nostro modo”.
Mariella Nobiletti: “E’ anche una questione di mentalità, non solo di dissesto economico”.
Nobiletti: “Altri Comuni fanno ancora fatica ad abbandonare le posizioni campanilistiche. Vieste è naturalmente capofila nel turismo, ma altri soffrono questa nostra posizione”.
Mariella Nobiletti: "Soffrono scioccamente, perché potrebbero sfruttare invece la situazione a loro vantaggio".
Falcone: “Abbiamo tentato già negli anni passati di organizzare eventi in maniera unitaria, nel 2018 con la fanoja provammo a costruire l'evento nell'arco di un intero fine settimana sui tre comuni di Vieste, Mattinata e Monte Sant’Angelo. Lo sforzo avviene anche rispetto ai press tour svolti, come l'ultimo sul bike touring. La presenza importante di strutture ricettive ci rende doveroso far fronte a questo pezzo di economia viestana, c'è tanta gente che ci lavora. Non c’è da fare la gara dei numeri ma fare in modo che la gente viva bene tutto l'anno”.
Cosa pensate dell’ente Parco Nazionale del Gargano?
Nobiletti: “Non ho ancora incontrato il nuovo presidente Pasquale Pazienza. Il Parco dovrebbe essere il luogo capace di coinvolgere tutti i Comuni. Certo, se dobbiamo aspettare che si aggreghino tutti non ci muoviamo.. .Vieste va comunque avanti per la propria strada”.
Come sta cambiando la qualità della vostra offerta turistica?
Nobiletti: “Stiamo registrando una crescita impetuosa dei b&b, che va gestita. La legge regionale ha una grande pecca. Abbiamo sollevato la questione con la Regione Puglia ma non hanno voluto sentire ragioni. In alcuni casi c'è una concorrenza sleale che mina l'industria turistica. Le grandi strutture alberghiere potrebbe rientrare in crisi. Ma c'è anche un altro effetto collaterale: non si trovano più abitazioni in cui vivere a Vieste. Chiediamo alla Regione Puglia di poter come Comune decidere di escludere alcune aree e di fissarne altre per i b&b, ad esempio aree periferiche da riqualificare. Oggi il PRG ci dice che i posti letto sono esauriti, ma con l’escamotage e B&B si possono aprire ovunque, ad esempio nella zona 167. Noi vogliamo poter circoscrivere le aree, come il borgo marinaro e il centro storico. Ne abbiamo parlato anche col presidente dell’ANCI, che ci ha anticipato che avrebbe reso il Comune di Vieste capofila di questa battaglia, avvertita anche dal Comune di Polignano. Detto questo, ci sono anche lati positivi: i b&b non solo offrono un'offerta nei periodi di bassa stagione ma in molti casi è un'offerta di qualità e quindi spingono anche gli altri ad innalzare i propri standard”.
Lotta al sommerso: c'è una parte della comunità che rema contro le azioni di contrasto al nero?
Nobiletti: “ Io penso che la maggior parte della popolazione apprezzi queste azioni di contrasto. Per me il 60-70% è emerso, il resto turismo sommerso. Abbiamo deciso di dare in affidamento il servizio di accertamento delle imposte. Nella gara si dà forte rilevanza alla capacità del privato di scovare gli evasori totali. Vogliamo beccare chi oggi è sconosciuto e sfugge a chiunque, non solo al Comune”.
Falcone: “Abbiamo inoltre comprato un applicativo per confrontare i dati delle strutture iscritte nei vari portali internet, ci sono i primi riscontri. Sono stati fatti inoltre incontri differenziati con le varie categorie: hotel, b&b, villaggi, seconde case. Il problema principale del sommerso riguarda soprattutto le seconde case non dichiarate come strutture ricettive. Abbiamo fatto capire, negli incontri, che sono obbligati a pagare la tassa di soggiorno anche loro.
Quali sono le responsabilità locali rispetto alla mancata destagionalizzazione? Cosa la impedisce, oltre alle ben note questioni infrastrutturali e all’assenza dell'aeroporto?
Nobiletti: "Il limite principale è economico. L’imprenditore viestano è bravo ma deve fiutare il business per buttarsi. Deve fiutare, ad,esempio, il business del segmento lusso. Oggi le strutture non sono nemmeno attrezzate per restare aperte tutto l'anno, è un limite oggettivo”.
Falcone: ‘‘Ho grandi difficoltà quando organizziamo gli eventi natalizi a fare stare aperti bar e ristoranti. Non dovrei nemmeno chiederlo, visto che il Comune investe risorse importanti per fare un cartellone di eventi. C'è una pigrizia dettata per me dal fatto di essere abituati a vivere in una destinazione balneare, per cui finita l'estate devono chiudere”.
Mariella Nobiletti: “Gli imprenditori viestani devono vedere i risultati, poi partono. Oggi i grossi alberghi non destagionalizzano perché non c'è l'opportunità di restare aperti facendo un ragionamento in termini di ricavi e costi. Gli stessi b&b stanno spingendo diversi hotel ad ammodernarsi. Siamo un comparto più vecchio di quello del resto della Puglia”.
Falcone: “Il fenomeno è recentissimo: diversi alberghi hanno iniziato a riqualificarsi per puntare anche al segmento lusso. Penso all’hotel Pizzomunno, che sta ristrutturando la bellezza di 300 camere. Ma ci sono anche l’Hotel Gargano, il Gattarella, Il Castellino, il Villaggio Cala Azzurra”.
Mariella Nobiletti: “L’investimento lo fai pian piano, i costi sono ingenti. Servono non meno di 2,5 milioni di euro per ristrutturare 60 camere. Abbiamo provato a ragionare con la Regione per sostegni economici agli imprenditori che vogliano riqualificare le proprie strutture. A noi non servono misure come il PIA Turismo”.
Trovate ascolto rispetto a tali istanze?
Nobiletti: “Gli assessori regionali foggiani, oggi uno solo, sono più sensibili”.
Falcone: “Abbiamo provato a fare un tentativo con la Regione Puglia ma elettoralmente siamo pochi a Vieste. Qui ci sono 8mila votanti circa, che facciamo da soli? Anche per questo bisogna organizzarsi come sistema Gargano, dovrebbe esserci un discorso territoriale. Bisognerebbe guardare a quanto viene versato dalla città di Vieste in termini di Irap (imposta regionale sulle attività produttive, ndr), noi riceviamo in cambio le briciole. Quasi il 40% della capacità ricettiva dell'intera provincia di Foggia è situato a Vieste. Chiediamo bandi per cofinanziare la riqualificazione delle strutture, servizi e trasporto pubblico. Qui ci sono ben 40 km di litorale e non siamo nel piano regionale dei trasporti. Se non dobbiamo avere l’aeroporto a Foggia perlomeno ci siano buoni collegamenti con Bari”.
Che ne è stato del vecchio progetto di un piccolo aeroporto a Vieste, in zona Piano Grande?
Nobiletti: “Quel progetto non è tramontato, noi pensiamo che si possa collegare Vieste con Bari o Foggia con una elisuperficie per ultraleggeri, per bimotori a elica da 80 posti al massimo. L’idea nacque per la prima volta 15-20 anni fa per una elisuperficie privata. Il progetto di massima c’è. Noi non chiediamo di creare un aeroporto del Gargano, che faccia concorrenza a Bari, ma una aviosuperficie per ultraleggeri funzionale al turismo.
A quanto ammonta l'imposta di soggiorno?
Falcone: “Ammonta a 1,3 milioni, di cui 700mila euro sono vincolati al piano di rientro”.
Diversi esercenti lamentano costi maggiori per l'occupazione del suolo pubblico.
Starace: "Magari prima qualcuno pagava solo un mese e altri due no. In realtà stiamo incentivando l’apertura per lunghi periodi, quindi conviene per più mesi. Ma alcuni devono ancora comprenderlo”.
Sul turismo culturale state ottenendo i primi risultati?
Nobiletti: “Siamo partiti chiedendoci quali fossero le mancanze della nostra offerta turistica e che cosa il turista potesse fare a Vieste oltre che andare al mare o in bassa e media stagione. Cultura e natura sono molto importanti Vieste ha tanti beni culturali che finora sono stati inaccessibili o sommersi. Penso in particolar modo al Castello e al Faro, per i quali siamo in trattativa con la Marina Militare e il Ministero della Difesa per una co-gestione Cemune-Marina. Stimiamo non meno di 50- 60mila accessi al Castello in un anno, 100mila totali per il Polo Culturale. Oggi l'unico biglietto d'ingresso riguarda la Salata, ma vorremmo inserirne uno unico per il Polo culturale. Potremmo consentire a queste cooperative di autosostenersi e anche finanziare progetti di recupero dei luoghi. Inoltre stiamo facendo una gara per la demolizione di opere abusive”
Lucia Piemontese
L’Attacco
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Vieste/ “Mafia, nessun calo di attenzione. Coi nostri numeri saremo sempre nel mirino”.
La decapitazione dei clan mafiosi viestani, operata negli ultimi anni dalla Squadra Stato, insieme ad una presenza forte sul territorio da parte delle forze di polizia, ha determinato una situazione di calma e serenità dopo l’impressionante sequenza di omicidi che testimoniò non solo la pericolosità della guerra tra il clan Di Perna (ex Notarangelo) e quello rivale Raduano ma anche la capacità della criminalità organizzata di arruolare ed armare i giovanissimi, in primis nel traffico lucroso di stupefacenti.
La parola “mafia” non è mai stata un problema per l’amministrazione Nobiletti, i cui membri hanno usato infingimenti né temuto danni d’immagine per la città. Anzi, si è compreso che parlarne con forza è indispensabile per cambiare le cose, innanzitutto sul piano culturale. Anche di legalità e cultura ha parlato l’Attacco con sindaco e assessori nel forum di mercoledì scorso a Palazzo di città. “L'attenzione non è calata né da parte delle soluzioni né da parte delle forze di polizia”, ha sottolineato il primo cittadino Giuseppe Nobiletti. “Non può calare: Vieste ha flussi turistici così importanti da essere sempre nel mirino della criminalità”, ha fatto eco la vicesindaco Rossella Falcone.
“E’ con questa consapevolezza che dobbiamo continuare a lavorare a favore dei ragazzi dando sostegno sociale prima che sia troppo tardi, quando si è ancora in tempo per intervenire su di loro. Ricordo un episodio che mi ha riguardato personalmente: il 14 agosto 2010 fui vittima, con la mia famiglia, di una rapina a mano armata, in strada. Dopo quel fatto insieme ad altri abbiamo dato vita all’associazione antiracket, la prima della provincia di Foggia. Stare alla finestra, lamentarsi soltanto non serve. E’ troppo facile, bisogna denunciare. L'associazione nacque da un piccolo gruppo di imprenditori. Oggi gli iscritti - dunque coloro che hanno denunciato le estorsioni - sono aumentati, così come il numero di cittadini che seguono le iniziative poste in essere dell'associazione stessa”, “lo non credo che il messaggio di guerra alla illegalità non sia mai partito così chiaramente dal Comune", le parole dell'assessore allo sport Dario Carlino.
“Abbiamo la percezione di una forte presenza dello Stato anche oggi che la situazione è tranquilla”. “Siamo passati dal sentir parlare di Vieste sui media nazionali per gli omicidi di mafia a un'immagine positiva, legata ai grandi eventi organizzati”. “Noi amministratori non viviamo di politica, per fortuna. E quando ci sono concorsi indetti dal Comune non ci vengono a chiedere la raccomandazione, perché sanno che non la daremmo mai".
“La capacità di garantire un'offerta turistica che si rivolge anche a target più elevati e volta a garantire lavoro tutto l’anno è collegata anche alla cultura”, ha sottolineato l’assessora al ramo Graziamaria Starace, “ Io alla Regione Puglia chiederei anche un aiuto sui fondi per la cultura, sono certa che ad oggi ne arrivino molti meno sul Gargano rispetto al resto della Puglia. Qui non esistono fondazioni e l'ultimo bando sulle imprese culturali ci taglia fuori perché non abbiamo neanche imprese culturali.
Avere una fondazione significa avere privati disposti a investire. Siamo doppiamente penalizzati, sia per quanto riguarda i privati che per quanto riguarda gli enti pubblici che non ci sostengono. Abbiamo realizzato il Festival del Cinema archeologico, dato ampio spazio alla musica classica. Sono stati spesi molti soldi dal Comune. Vieste ha la miniera di selce più grande d'Europa ma non lo sa nessuno. Alla Regione Puglia diciamo che noi ci stiamo e che le cose le sappiamo anche fare, ma chiediamo di darci una mano.
Abbiamo posto in essere un'azione forte sul piano sociale con le scuole per recuperare molti ragazzi e l'abbiamo fatto sempre esclusivamente con fondi del Comune. Anche aver fatto realizzare agli studenti stessi la scalinata della legalità è emblematico, ha un valore particolare quando sono i ragazzi a provare in prima persona a cambiare una parte della loro città. La scalinata non solo ha riqualificato un luogo degradato ma ha anche un valore intrinseco. Gli effetti di questi interventi in ambito scolastico e sociale, realizzati oggi, li vedremo tra 15 anni. Stiamo insistendo”, ha concluso Starace, di professione insegnante in un istituto professionale, “soprattutto su progetti di legalità che interessano scuole elementari e secondarie di primo grado. Un esempio è la biblioteca itinerante della legalità".
L.P.
L’Attacco
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