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Afrodite, Maria o Yemanja
Post n°118 pubblicato il 15 Agosto 2010 da LivinginFortaleza
Tutte e due indossano una veste azzurra tempestata di stelle, sulla testa una corona e sulle spalle un bianco mantello... tutte e due legate alle acque, alla fertilità ed alla maternità.. i loro colori l'azzurro ed il bianco, simbolo di pace e purezza. I cattolici la chiamano l'Assunta, gli umbandisti Yemanjà. La regina del mare, considerata madre di tutti gli orixàs, Yemanjà viene celebrata a Fortaleza il giorno di Ferragosto, la festa della patrona della città Nossa Senhora da Assunção, in quel sincretismo tipico tutto brasiliano. E così se da una parte della città, oggi partirà la Caminhada de Maria, processione organizzata dalle parrocchie di ben 12 Km, dal ponte sul fiume Cearà, fino alla Cattedrale in centro città, cui si riverseranno migliaia di fedeli cattolici, dalla parte opposta, nella praia do Futuro sono attese circa 150.000 persone per celebrare una delle divinità più amate dai seguaci dell'Umbanda. In un sovrapporsi colorato di azzurri e bianchi arriveranno credenti da tutto lo stato, dalle varie comunità (terreiros) sparse sul territororio cearense, coloreranno la spiaggia, svolgeranno il rito con preghiere ed offerte.. specchietti, profumi, cibo bianco, frutta, bijoux.. i riti si svolgono in modo festoso cantando "zuelas" (musica sacra agli orixàs) e suonando il ritmo specifico di Yemanjà, l'"abatà". L'organizzazione dell'evento è affidata da 40 anni all' UECUM, União Espírita Cearense de Umbanda. Le celebrazioni prendono il via il sabato pomeriggio.. le sacerdotesse umbanda salite su una barca a Mucuripè si dirigono alla volta della vicina praia do Futuro. A metà strada porgono delicatamente sul mare, direttamente nelle mani della divinità le piccole offerte. Rito simile nel candomblè viene officiato il 2 febbraio a Salvador de Bahia, mentre a Rio de Janiero la festa cade il primo dell'anno. Tutto iniziò negli anni '50, quando le autorità ecclesiastiche incentivarono, per rafforzare e rivitalizzare la fede dei credenti le festività religiose e si scelse la Vergine Assunta, come patrona di Fortaleza, preferendola a Sao Josè. Una certa Mãe Júlia, portoghese, fu la prima ad istituire tali riti.. anno dopo anno i seguaci si moltiplicarono, fino ad arrivare, vent'anni dopo ad un pubblico di 20.000 persone. Provenivano da comunità di candomblè che si erano qui stabilite proveniendo da altri luoghi. Poi l'intervento massiccio della chiesa per estirpare tali credenze, ritenute magiche, anche con l'aiuto della polizia, pose fine temporaneamente a tali celebrazioni. Yemanjà altri non è che, secondo ricercatori e studiosi, una divinità della tribù africana degli Egbá, una delle tante schiavizzate e deportate in Brasile, appartenente al gruppo Ioruba, che abitava in un' area dove scorreva il fiume Iemanjá. Non poterono portare con sè nè il fiume sacro, nè oggetti rituali ma solo la memoria dei loro riti che vennero ricreati in un miscuglio sincretistico. Nell'Umbanda è la Grande Madre, chiamata con vari nomi : Inaé, Mucunã, Dandalunda, Janaína, Marabô, Princesa de Aiocá, Sereia e Dona Iemanjá. Per i cattolici è la Signora delle Candele, dei Naviganti, della Gloria e della Pietà, nonchè dell'Assunzione. Ma per alcuni suoi attributi, quali conchiglie e spuma marina, ed il suo forte legame con il mare , la si può associare anche ad Afrodite. Negli anni '80 la festa di Yemanjà nella praia do Futuro si è consolidata e per far fronte a tale successo la Chiesa nel 2003 si è inventata la Processione mariana. Oggi politici e chiesa tollerano la celebrazione umbanda in un'aperta dimostrazione di democrazia e rispetto della libertà di religione, ma qualche giornalista mormora che tale apertura, di questi tempi, è quanto meno "sospetta". In pieno clima elettorale, infatti, c'è chi pensa che tale tolleeranza nasconda in realtà la classica caccia ai voti fra le comunità di credenti dell'Umbanda, assai popolose..Gli organizzatori ogni anno intanto si rimboccano le maniche e tutti soli soletti si organizzano la festa.. mancano aiuti, sostegno e sovvenzioni... ma da buoni credenti la divinità li aiuterà.. e se c'è il rischio, assai poco piacevole, di subire uno scippo o un furto, c'è anche quello, assai più paradossale, di non riuscire neanche ad arrivare alla festa : mancano persino gli autobus ... |
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