Fortaleza Report

Anarchia migrante

E' il 1904  e nella città di San Paulo, arriva- confuso insieme ad altri immigranti italiani- Oreste Ristori, classe 1874. Nonostante si presenti come uno dei tanti disperati in cerca di lavoro nel grande paese sudamericano, le sue intenzioni sono ben altre.. proviene da Montevideo dove ad un ballo organizzato al centro Internazionale aveva conosciuto e poi sposato Mercedes, di origini indie. Curioso, ribelle ed intelligente era nato da una famiglia povera di origini contadine ad Empoli e qui giovanissimo aveva iniziato a frequentare altri giovani che si riunivano nelle piazze del mercato o nei bar per criticare le attività della Chiesa. La prima manifestazione politica cui partecipa, a San Miniato, risale al 1892. Questa la data d'inizio della sua attività militante nel gruppo anarchico, che lo porterà dopo alcuni anni, fra il 1897 e il 1898, ad essere confinato come prigioniero politico nell'isola di Ponza. Qui non sarà solo ma in buona compagnia, quella di altri famosi anarchici dell'epoca, quali Luigi Fabbri e Luigi Galleani, insieme ai quali organizzerà conferenze ed attività di propaganda. 

foto segnaletica di Oreste Ristori, Ventimiglia ( 1902)

Il 20 febbraio 1904 sul periodico anarchico Germinal, uno dei tanti che circolavano in Brasile, si parla di una conferenza tenuta dal Ristori.. a San Paulo viene ospitato da Tobia Boni, anarchico radicato qui sin dal 1898 e grazie a lui entra in contatto con la numerosa comunità di anarchici italiani (Giulio Sorelli, Pio Spadeo, Teobaldo Soderi, Angelo Badoni, Antonio Rova,Gigi Damiani,Alessandro Cerchiai) la cui attività si concentrava sulla pubblicazioni di riviste quali Caradura, A lanterna, Il Risveglio, O amico do povo, l'organizzazione di feste e conferenze propagandistiche negli ambienti operai e contadini..Oreste fonda un nuovo giornale "La Battaglia", ma preferisce viaggiare nei paesi dell'interno per fare propaganda e diffondere le varie campagne, dapprima in difesa delle condizioni di lavoro degli emigranti italiani in Brasile e poi contro l'immigrazione italiana in tale paese. Faceva, insieme ai suoi compagni, comizi davanti alle fabbriche, spingendo gli operai a scioperare, aiutava i lavoratori agricoli che fuggivano dalle fazendas ed offriva loro protezione nella capitale. 

Riproduzione del frontespizio de La Battaglia "Contro l'immirazione in Brasile,
São Paulo, 1906

La repressione politica era però in agguato e teneva sotto stretta sorveglianza il gruppo. Fra il 1911 e il 1912 fu incarcerato per aver lanciato una campagna contro un orfanotrofio legato alla chiesa cattolica. Criticato da altri compagni perchè scriveva, viveva e propagandava a costo di sacrifici degli altri, visse un periodo di crisi. Nel 1917 Ristori è costretto a fuggire a Buenos Aires. Qui e in Uruguai proseguì la sua attività editoriale, pubblicando una rivista di satira anticlericale, scrivendo articoli, ed organizzando altre attività. Gradatamente però il fervore anarchico si stempera. Nel 1925 Oreste Ristori ritorna in Brasile dove prende parte al golpe contro il governo del dittatore Getulio Vargas organizzato dalla Alianca Nacional Libertadora.

.

foto segnaletica di Oreste Ristori, San Paulo, 1911

Imprigionato, viene rispedito in Italia. E' il 1936 ed il governo di Mussolini dapprima lo condanna al confino e successivamente, nel 1943, verrà fucilato dai fascisti, come rappresaglia contro un attacco partigiano.

Secondo il suo biografo, Carlo Romani* "una morte eroica, con una sigaretta in bocca e cantando l'Internazionale"

* autore del libro "Oreste Ristori. Uma aventura anarquista"